domenica 28 agosto 2011

GRIZON: "ACQUARIO? TUTTA COLPA DI NESLADEK"

Da Il Piccolo del 28 agosto 2011 - Pagina 53 - Cronaca Trieste

QUERELLE POLITICA SUL SITO INQUINATO

Grizon: «Acquario? Tutta colpa di Nesladek»
Il consigliere Pdl: «Ora minaccia i cittadini, ma è stato lui a invitarli a riprendersi la costa»


MUGGIA «Nesladek passa alle minacce su Acquario? Mi sembra inopportuno dopo aver incitato i cittadini con lo slogan “riprendiamoci la costa”..». Claudio Grizon, consigliere comunale del Pdl muggesano, torna all’attacco sulle vicende del terrapieno di strada per Lazzaretto, frequentato come luogo di balneazione da muggesani e non solo da quando l’intervento di pulizia dell’area e la realizzazione di percorsi tracciati e punti di illuminazione pubblica hanno reso il sito appetibile al punto da far dimenticare i numerosi cartelli che ne vietano l’accesso. «Prima la rivisitazione dell’area e ora intimidazioni di pesanti sanzioni amministrative se non addirittura di rilevanza penale. Mi pare che dopo la “carota”, che gli è valsa la rielezione, ora il sindaco stia brandendo il bastone sulla testa degli sprovveduti avventori del terrapieno inquinato, tratti in inganno dall’aspetto dell’area e memori dell’invito a riprendersi la costa», chiosa, pungente, Grizon. Concorda con l’associazione Impronta Muggia il consigliere, che denuncia gli interventi imposti dal sindaco ai suoi uffici con un’ordinanza straordinaria per poter accelerare le procedure amministrative ben due anni dopo la mareggiata che aveva minato la stabilità della massicciata sul perimetro dell’interramento. I lavori avrebbero dovuto mirare all’esclusiva messa in sicurezza del sito per evitare la contaminazione del mare con il dilavamento del terreno, ma così non è stato. Un “di più” l’operazione di “maquillage” dell’area, effettuata pur non avendo ancora ottenuto la concessione demaniale dell’area da parte della Regione e contestata dall’opposizione e dal gruppo di Rothenaisler perché lontanissima dalla motivazione alla base delle procedure straordinarie, ovvero il grave pericolo per la salute umana. «A questo punto auspicheremmo che qualche autorità pubblica indaghi e chiarisca in merito alla correttezza delle procedure seguite e degli atti adottati, a partire dall’affidamento dei lavori in convenzione e senza gara pubblica al Cigra (Centro interdipartimentale per la gestione ed il recupero ambientale)», continua Grizon. Si prospettano nuovi contrasti su Acquario. Si confida, nel frattempo, che i cittadini, per amor proprio, abbiano abbandonato l’abitudine a consolidare la tintarella distesi su materiali inquinanti e pericolosi. (va.ma.)

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