giovedì 13 ottobre 2011

ELIMINATA LA PAGHETTA DELLA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’ IN PROVINCIA DI TRIESTE

Grizon (Pdl): abbiamo costretto il centro sinistra ad accettare la nostra richiesta, saranno risparmiati 3240 euro all’anno, oltre 16 mila nell’arco del mandato”

“Con l’eliminazione della paghetta di 300 euro al mese per la presidente della commissione pari opportunità – annuncia Claudio Grizon, capo gruppo del PDL a palazzo Galatti – abbiamo contribuito a far risparmiare all’ente 3240 euro all’anno, oltre 16 mila nell’arco del mandato”.
“Dopo la mia ferma richiesta di eliminare questa anacronistico e immotivato “rimborso forfettario” da 300 euro al mese – rivela Grizon - che neanche un anno fa il centrosinistra ha voluto assegnare alla presidente uscente Eloisa Cignatta con la contrarietà dei consiglieri del centro destra, sostenuta anche dai capigruppo Rossi, Polidori e Cervesi, il presidente del consiglio provinciale Maurizio Vidali ci ha comunicato ieri, a nome  della maggioranza, che la nostra proposta è stata accolta”.
"In realtà – ricorda il capogruppo del PDL – la maggioranza avrebbe voluto mantenere per la presidente della commissione pari opportunità l’indennità ridotta del 10% e quindi di 270 euro. Ma dopo le nostre insistenze e aver annunciato nella commissione capigruppo che se non ci avesse pensato la maggioranza ce ne saremmo occupati noi presentando una delibera d’iniziativa consiliare per cassare i 300 euro, evidentemente il centro sinistra è ritornato sui suoi passi pur di non dover votare una delibera che abbiamo già preparato e che li avrebbe messi in forte imbarazzo”.
"Ora – conclude Grizon – approfondiremo il tema dell’indennità della consigliera di parità – nominata direttamente dalla presidente della Provincia - che è una figura poco nota, ma ben pagata, sembrerebbe attorno ai 25 mila euro all’anno, che non si sa bene se sia realmente utile, considerato che ha funzioni di tutela delle donne pari ad un difensore civico, che sono già ben espletate dai giudici di pace e dalle varie organizzazioni sindacali e patronati”.

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