Da Il Piccolo di venerdì 27 gennaio 2012 - Pagina 32 - Cronaca Trieste
«Edilizia scolastica, Provincia senza progetti»
Duro attacco dell’opposizione alla giunta della Bassa Poropat: «Non sa come spendere i soldi»
La giunta provinciale continua a chiedere contributi alla Regione in materia di edilizia scolastica. Ma i soldi in cassa ci sono già, il problema è che la Provincia non è in grado di gestirli al meglio con interventi mirati e qualificati. E’ questo l’attacco portato dagli esponenti del Pdl Tononi, Grizon e Romita all’amministrazione guidata da Bassa Poropat. Nel mirino la gestione dell’ente, definita lenta e poco incisiva, sul fronte degli interventi di riqualificazione degli edifici scolastici, nello specifico le scuole superiori della Provincia di Trieste. Secondo gli esponenti di centro destra, carte alla mano, l’amministrazione provinciale si è ritrovata con una disponibilità di risorse di tutto rispetto, pari a quasi 45 milioni di euro. Di questi, una parte deriva dal residuo delle precedenti amministrazioni targate Scoccimarro e Codarin, circa 20 milioni di euro. I restanti 24 milioni corrispondono invece ai contributi ottenuti dall’attuale giunta nei cinque anni del primo mandato e nei primi mesi del secondo mandato. «In un momento di crisi generale, è inutile chiedere interventi straordinari alla Regione, se poi questi soldi vengono tenuti fermi o addirittura fatti slittare ai prossimi anni – hanno precisato Grizon e Tononi – si è visto che la Provincia ha una capacità di spesa limitata. Non servono piccoli interventi di manutenzione ordinaria, ma progetti concreti, realizzabili in tempi brevi. Opere significative che vadano a migliorare effettivamente la qualità della vita di studenti e insegnanti».
Il messaggio indirizzato dal Pdl all’amministrazione provinciale dunque è chiaro. Troppi progetti di edilizia scolastica vanno a rilento e rischiano di prolungarsi oltre i tempi previsti. Serve insomma un’accelerazione importante alle operazioni da parte degli uffici provinciali, per rendere più efficiente tutto il sistema, magari con la collaborazione di figure esterne ad alta professionalità e specializzazione. Il riferimento va a tutti quei lavori di riqualificazione sospesi o riprogrammati per il prossimo biennio, come ad esempio quelli previsti per gli istituti Carli, Volta e Nautico, o a quello abbandonato del polo di Valmaura del Carducci. Un intervento con un preventivo di spesa di quasi 5 milioni di euro, non andato a buon fine per problemi sorti nello studio di fattibilità. «Tra i 25 edifici delle scuole superiori della provincia di Trieste, molti sono vetusti essendo stati costruiti ad inizio ottocento – hanno concluso Grizon, Tononi e Romita – sarebbe dunque il caso che la Provincia si adoperasse più che altro alla realizzazione di nuove strutture, e non solo alla ristrutturazione dei vecchi edifici. Ma soprattutto servono idee chiare e tempistiche adeguate, non continui cambi di direzione, altrimenti non si risolvono i problemi e non si migliora il quadro generale». (p.p.)
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