L’operazione costerà duecento euro a rottame.
Ancora da decidere i tempi dell’intervento.
Rimane il problema delle montagne di pneumatici sepolti
di Riccardo Tosques
MUGGIA - Le carcasse degli autoveicoli siti lungo la Parenzana
verranno rimosse. Costo? 200 euro a pezzo per un totale di cinquemila 324 euro.
Quando? Ancora non si sa. Con una determina l'Ufficio ambiente del Comune di
Muggia ha dato intanto il nulla osta alla rimozione di veicoli/rottami
stazionanti nei pressi del sedime della ciclovia che collega Muggia con la
Slovenia.
Complessivamente saranno 22 gli autoveicoli e due i motocicli e vari
motori abbandonati da lunghi anni lungo il percorso della Parenzana ad essere
presi in carico dalla ditta Autodemolizioni Adriano.
Un intervento necessario
per assicurare l’ultimazione dei lavori e la percorribilità in sicurezza della
pista da parte dell’utenza, “in attesa di convenire quanto prima con le
rispettive proprietà, doveri ed oneri in carico alle stesse anche a riguardo
delle problematiche ambientali ad essi collegate”, fermo restando come da atti
d’ufficio, “la responsabilità accertata dell’abbandono dei mezzi da parte di un
soggetto terzo che gestiva attività abusiva di rottamazione e non intenzionato
e/o impossibilitato a procedere nel merito delle operazioni in argomento”.
In
seguito ai diversi articoli apparsi sul Piccolo – come rimarcato nella
determina - l'Autodemolizioni Adriano si è proposta per effettuare i lavori di
rimozione. E “poiché non sussistono le condizioni temporali per ricevere altri
preventivi”, il Comune ha deciso di partire con l'iter, evidenziando come la
ditta con sede in Strada Nuova per Opicina “conosce a fondo il territorio di
competenza e possiede i requisiti per le operazioni di prelievo, trasporto e
smaltimento di tali tipologie di materiali abbandonati” anche perché risulta
quale “centro raccolta autorizzato dalla Provincia di Trieste per la
demolizione e radiazione dei veicoli a motore”.
Il Comune di Muggia ha già
preannunciato di riservarsi in merito alla spesa qui preventivata e di
procedere con il recupero delle somme anticipate in danno dei soggetti
obbligati.
«Era ora che la giunta Nesladek si desse una mossa: avrebbero potuto
e dovuto intervenire ben prima e se non fosse stato per la mia denuncia e di
quella di Fareambiente sul Piccolo se ne sarebbe lavata le mani lasciando
quello scempio attorno alla Parenzana», commenta il consigliere comunale del
Pdl Claudio Grizon. «Mi chiedo: dove sono gli ambientalisti di sinistra e le
loro associazioni? Perché su questa vicenda hanno taciuto? Perché non si
occupano dei problemi ambientali di Muggia?», dice l'esponente pidiellino.
«Questo per me è solo un primo passo – aggiunge ancora Grizon – anche perché
con i lavori della Parenzana sono stati visibilmente interrati rifiuti d’ogni
tipo che dovrebbero essere rimossi ed inoltre sul lato valle della ciclabile ci
sono abbandonati centinaia di pneumatici che andrebbero smaltiti». Sulla
vicenda è intervenuto anche Giorgio Cecco, coordinatore regionale di
FareAmbiente: «Evidentemente le sollecitazioni a seguito delle segnalazioni
pervenute alla nostra associazione e le verifiche sul sito per valutare la
situazione, sono state utili per sensibilizzare l’amministrazione muggesana
nell’affrontare il problema della pista ciclabile denominata “Parenzana” –
dichiara l'esponente ambientalista -. Il fatto che sono stati affidati ad una
ditta specializzata l’asporto e lo smaltimento dei veicoli e rottami, non può
che essere valutato positivamente, anche se probabilmente si poteva intervenire
già nella fase di esecuzione delle opere o comunque prima che l’impianto fosse
pronto: ora auspichiamo si proceda anche nell’asporto degli altri rifiuti». A
tale proposito il Comune si sta muovendo per implementare l’opera,
contestualmente all’intervento previsto, con un’ulteriore operazione nell’area
che si concretizzerà grazie ad un'azione di pulizia condivisa effettuata da
diverse realtà del territorio resesi disponibili a farlo.
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