Grizon e Gretti (Pdl): il revisori dei conti non sono una
commissione o un organo di partito della sinistra, sfregiati i diritti
dell’opposizione
“L’arroganza istituzionale di Nesladek & Co. è
prevaricata sul diritto e sulla consuetudine che riservano all’opposizione in
tutte le assemblee elettive d’Italia l’espressione di un componente del
collegio dei revisori dei conti”.
E’ inevitabilmente dura e ferma la replica dei consiglieri
del Pdl Claudio Grizon, Christian Gretti e Dario Grison all’esito
delle elezioni per il rinnovo del Collegio dei Revisori dei Conti tenutesi nel
corso dell’ultima seduta del consiglio.
“La sinistra muggesana – sottolineano Grizon e Gretti -
forse non si è resa conto che i revisori dei conti non sono un organo o
una commissione interna ai partiti di maggioranza ma bensì, come previsto
dalla legge, uno strumento istituzionale di controllo sugli atti di
bilancio del Comune e di consulenza sia per la giunta che il consiglio”.
“E’ consuetudine infatti – spiegano i consiglieri del Pdl -,
come lo è stato negli scorsi tre anni, che uno dei componenti del collegio
sia espressione dell’opposizione anche a garanzia della stessa maggioranza, in
quanto un collegio di parte, pur composto da qualificati tecnici, potrebbe non
avere quell’imparzialità e quel distacco necessario”.
“Completamente fuori luogo e inconsistenti – aggiunge
Grizon - le allusioni del capogruppo del PD Riccardo Bensi, rispetto ad
una mancata concordanza di vedute nel gruppo Pdl in quanto il ritardo
del consigliere Dario Grison è stato motivato esclusivamente da un precedente
ed improrogabile impegno professionale: d’altro canto è brutta consuetudine
del sindaco convocare arbitrariamente il consiglio all’ultimo momento utile, e
quindi anche solo tre giorni prima, strafregandosene degli impegni personali e
di lavoro dei consiglieri”.
“La mia assenza dall’aula per l’elezione del collegio –
precisa infatti Dario Grison - non è stata dovuta sicuramente a
presunti dissidi all’interno del PDL ma solo ed esclusivamente, ed aggiungo
fortunatamente, a mie impegni lavorativi, di cui il mio gruppo consiliare
era a conoscenza ed inoltre la mia assenza non ha causato alcun danno alla
nostra cittadina né ha impedito l’elezione del dott. Galluccio, che avrei
indicato come convenuto con il mio gruppo”.
“Chiara invece la posizione del Bensi – prosegue Grison - quando si dice addirittura “entusiasta” della solidità della maggioranza
sull’elezione del collegio. Non avevamo dubbi che quando si tratta di
lottizzare nomine ed incarichi retribuiti la maggioranza attuale trova l’unità
di intenti, peccato che lo stesso non si possa dire quando si votano
provvedimenti che interessano direttamente i cittadini dove assistiamo ad
uscite dall’aula o astensioni mai casuali”.
“Per quanto riguarda l’assenza del consigliere Claudio
Di Toro della Lega Nord - precisa ancora Gretti - com’è noto anche
alla maggioranza, ha giustificato la sua assenza nella conferenza dei capi
gruppo, prima dell’inizio del consiglio, in ragione di una concomitante
manifestazione provinciale del suo movimento”.
“La foga, l’arroganza politica e la smania di potere –
sottolinea Grizon – ancora una volta hanno mal consigliato la maggioranza
che, con un’astuzia meschina, ha precluso la possibilità all’opposizione di
riconfermare con i sei voti su otto dei consiglieri presenti il dott. Giampaolo
Galluccio quale componente del collegio”.
“Ma come si sa il “pesce puzza sempre dalla testa” e
quindi - concludono Grizon e Gretti – sappiamo bene che la regia di questo
ennesimo sfregio all’opposizione è da attribuire a Nesladek e non certo a Bensi che
evidentemente, preso dall’esigenza di nascondere le tensioni interne alla
maggioranza, è costretto ad ostentare un risibile ottimismo”.
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