venerdì 2 novembre 2012

“NESLADEK & CO. CI HANNO USURPATO UN REVISORE”

Grizon e Gretti (Pdl): il revisori dei conti non sono una commissione o un organo di partito della sinistra, sfregiati i diritti dell’opposizione

“L’arroganza istituzionale di Nesladek & Co. è prevaricata sul diritto e sulla consuetudine che riservano all’opposizione in tutte le assemblee elettive d’Italia l’espressione di un componente del collegio dei revisori dei conti”.
E’ inevitabilmente dura e ferma la replica dei consiglieri del Pdl Claudio Grizon, Christian Gretti e Dario Grison all’esito delle elezioni per il rinnovo del Collegio dei Revisori dei Conti tenutesi nel corso dell’ultima seduta del consiglio.
La sinistra muggesana – sottolineano Grizon e Gretti - forse non si è resa conto che i revisori dei conti non sono un organo o una commissione interna ai partiti di maggioranza ma bensì, come previsto dalla legge, uno strumento istituzionale di controllo sugli atti di bilancio del Comune e di consulenza sia per la giunta che il consiglio”.
E’ consuetudine infatti – spiegano i consiglieri del Pdl -, come lo è stato negli scorsi tre anni, che uno dei componenti del collegio sia espressione dell’opposizione anche a garanzia della stessa maggioranza, in quanto un collegio di parte, pur composto da qualificati tecnici, potrebbe non avere quell’imparzialità e quel distacco necessario”.
Completamente fuori luogo e inconsistenti – aggiunge Grizon - le allusioni del capogruppo del PD Riccardo Bensi, rispetto ad una mancata concordanza di vedute nel gruppo Pdl in quanto il ritardo del consigliere Dario Grison è stato motivato esclusivamente da un precedente ed improrogabile impegno professionale: d’altro canto è brutta consuetudine del sindaco convocare arbitrariamente il consiglio all’ultimo momento utile, e quindi anche solo tre giorni prima, strafregandosene degli impegni personali e di lavoro dei consiglieri”.
La mia assenza dall’aula per l’elezione del collegio – precisa infatti Dario Grison - non è stata dovuta sicuramente a presunti dissidi all’interno del PDL ma solo ed esclusivamente, ed aggiungo fortunatamente,  a mie impegni lavorativi, di cui il mio gruppo consiliare era a conoscenza ed inoltre la mia assenza non ha causato alcun danno alla nostra cittadina né ha impedito l’elezione del dott. Galluccio, che avrei indicato come convenuto con il mio gruppo”.
Chiara invece la posizione del Bensi – prosegue Grison - quando si dice addirittura “entusiasta” della solidità della maggioranza sull’elezione del collegio. Non avevamo dubbi che quando si tratta di lottizzare nomine ed incarichi retribuiti la maggioranza attuale trova l’unità di intenti, peccato che lo stesso non si possa dire quando si votano provvedimenti che interessano direttamente i cittadini dove assistiamo ad uscite dall’aula o astensioni mai casuali”.
Per quanto riguarda l’assenza del consigliere Claudio Di Toro della Lega Nord - precisa ancora Gretti - com’è noto anche alla maggioranza, ha giustificato la sua assenza nella conferenza dei capi gruppo, prima dell’inizio del consiglio, in ragione di una concomitante manifestazione provinciale del suo movimento”.
La foga, l’arroganza politica e la smania di potere – sottolinea Grizon – ancora una volta hanno mal consigliato la maggioranza che, con un’astuzia meschina, ha precluso la possibilità all’opposizione di riconfermare con i sei voti su otto dei consiglieri presenti il dott. Giampaolo Galluccio quale componente del collegio”.
“Ma come si sa il “pesce puzza sempre dalla testa” e quindi - concludono Grizon e Gretti – sappiamo bene che la regia di questo ennesimo sfregio all’opposizione è da attribuire a Nesladek e non certo a Bensi che evidentemente, preso dall’esigenza di nascondere le tensioni interne alla maggioranza, è costretto ad ostentare un risibile ottimismo”. 
   

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