MUGGIA
«Fido Lido, Nesladek ha fallito»
Grizon (Pdl): «La giunta deve fare chiarezza sulla spiaggia dei cani»
MUGGIA «Prendiamo atto che è miseramente fallito quello che è stato presentato come uno dei fiori all'occhiello della giunta Nesladek». Claudio Grizon, consigliere comunale del Pdl muggesano, non usa mezzi termini sulla vicenda Fido Lido. La revoca della convenzione in atto tra il Comune di Muggia e l'associazione Crescere Insieme, richiesta dalla stessa amministrazione comunale che ha chiare lettere ha comunque evidenziato l'intenzione di non volere chiudere Fido Lido, costituisce per Grizon «un atto di chiarezza sulla tormentata vicenda del progetto» della spiaggia riservata ai cani.
Nato nell'agosto del 2009 con l'affidamento dell'area al sodalizio presieduto da Carlalberto Dovigo il progetto prevedeva nella delibera d'allora la gestione del parco urbano, mentre l'associazione si era impegnata per la realizzazione di una zona recintata e dedicata ai bambini: progetti che non sono mai sorti.
«L'area in questione fa parte del demanio marittimo a cui il Comune paga un canone annuale credo di circa 2mila euro ed il Comune per poterla affidare ha dovuto pure chiedere l'autorizzazione dall'Autorità Portuale – ricorda Grizon -. Considerato che "l'attività non ha scopo di lucro" la giunta Nesladek ha stabilito poi che il rapporto fosse caratterizzato per la gratuità».
Oltre che per le inadempienze richiamate dagli uffici «l'Associazione - ricorda Grizon - si era resa protagonista di alcuni lavori di sistemazione del terreno con scavi e movimentazione di terra che sono vietati in un'area ricompresa nel Sin che hanno portato poi il presidente ad autodenunciarsi presso le autorità competenti».
A questo punto con la revoca dell'area rimangono però diverse questioni aperte. «Gli inquinanti presenti che hanno portato anche alla perimetrazione di una parte dell'area, se poi il Comune debba rivalersi sull'associazione per quanto accaduto, considerato che il progetto enunciato ed oggetto della convenzione non ci pare si sia mai completato e infine se la spesa assunta dal Comune per la concessione dell'area di circa 9-10 mila euro possa costituire un danno erariale in quanto ci pare di poter evidenziare che il progetto non si è sviluppato come preannunciato». Riccardo Tosques
Nessun commento:
Posta un commento