Prendiamo atto che è miseramente fallito quello che è stato presentato come uno dei fiori all'occhiello della giunta Nesladek.
Questa revoca costituisce finalmente un atto di chiarezza sulla tormentata vicenda del progetto Fido Lido promosso dal Comune con la collaborazione dell'associazione triestina Crescere Insieme.
Il progetto è nato con la delibera n.195 del 19 agosto 2009 con la quale la giunta ha affidato l'area alll'Associazione Crescere Insieme inizialmente per un anno e poi fino al 31 agosto 2014. La delibera prevedeva addirittura "la gestione del parco urbano" che però non ho mai visto realizzare ne rendere fruibile alla cittadinanza ed inoltre dinanzi l'ingresso ha sempre campeggiato un segnale di divieto di accesso.
L'Associazione si era pure impegnata alla "realizzazione di una zona recintata e dedicata ai bambini" che non è mai stata presentata e aperta alla comunità.
L'area in questione fa parte del demanio marittimo per la quale il Comune paga un canone annuale credo di circa 2 mila euro ed il Comune per poterla affidare ha dovuto pure chiedere l'autorizzazione dall'Autorità Portuale.
La giunta Nesladek considerato che "l'attività non ha scopo di lucro" stabiliva poi che "il rapporto si caratterizzerà per la gratuità".
In particolare sembra che l'Associazione abbia violato tra l'altro le disposizioni degli artt. 6 e 8 dell'atto di convenzionale dove si stabilisce tra l'altro che "l'Associazione deve essere in possesso di tutte le autorizzazioni previste per l'esercizio del progetto" e che "si obbliga a manlevare ed a tenere indenne il Comune di Muggia da ogni pretesa, molestia, azione danno o responsabilità che da chiunque possano derivare per qualsiasi motivo in relazione al progetto Fido Lido".
Va ricordato poi che oltre che per le inadempienze richiamate dagli uffici l'Associazione si era resa pure protagonista di alcuni lavori di sistemazione del terreno con scavi ed movimentazione di terra che sono vietati in un'area ricompresa nel SIN che hanno portato poi il presidenente ad autodenunciarsi presso le autorità competenti.
A questo punto con la revoca dell'area rimangono però in piedi le questioni legate agli inquinanti presenti e che hanno portato anche alla perimetrazione di una parte dell'area ed inoltre sarà da valutare se il Comune debba rivalersi sull'Associazione per quanto accaduto, considerato che il progetto enunciato ed oggetto della convenzione non ci pare si sia mai completato.
Infine sarà da capire se la spesa assunta dal Comune per la concessione dell'area di circa 9-10 mila euro possa costituire un danno erariale in quanto ci pare di poter evidenziare che il progetto non si è sviluppato come preannunciato ed alcun servizio sia stato assicurato alla comunità muggesana in quanto l'area a quanto mi consta è sempre stata chiusa al pubblico e quindi riservata ai soci paganti.
Ci rimane infine l'amarezza di dover constatare che dopo oltre 7 anni di amministrazione Nesladek l'ingresso a Muggia è ancora nel completo degrado ed abbandono e nessun intervento di riqualificazione è previsto sul piano delle opere.
Ci rimane la consolazione che in autunno inizieranno finalmente i lavori per la rotonda sull'Ospo che provvederanno a sistemare un po la zona e che avrebbero potuto costituire l'occasione per un progetto completo di riqualificazione dell'ingresso nella cittadina quantomeno dalla discesa della SP. 14 per la quale si richiede il doppio quantomeno fino a tutta l'area sotto il cavalcavia per Santa Barbara.
Nessun commento:
Posta un commento