Grizon (Pdl): “ringrazio Prodani per aver sollecitato i Ministeri e Longo per l’intervento sul Demanio:
su quell’area con un mio emendamento il piano regolatore ha previsto un camposanto; interpellerò anche la Provincia.”
“Spero davvero che nei serbatoi interrati di Montedoro non ci siano davvero carburanti o idrocarburi abbandonati ma bene ha fatto, una volta per tutte, l’on. Aris Prodani di Alternativa Libera, che ringrazio, a porre formalmente, con un’interrogazione ai Ministri della Difesa e dell’Ambente, la richiesta che a distanza di 75 anni dalla loro realizzazione si faccia finalmente piena luce su ciò che è contenuto in quelle gallerie e cisterne, provvedendo ad una completa bonifica”.
Commenta così Claudio Grizon, consigliere comunale e provinciale del Pdl, l’iniziativa parlamentare assunta dall’on. Prodani, a cui ha fatto seguito l’esposto alla magistratura, ricordando che “io ad Aquilinia ci vivo da quel settembre del 1972 quando a causa dell’attentato ho visto bruciare i serbatoi della Siot” ma a dire il vero né da parte dei residenti né da parte degli esponenti politici che si sono succeduti alla guida del Comune ho mai sentito preoccupazioni in merito al contenuto di quei serbatoi: forse il problema è sempre stato sottovalutato”.
“Condivido quindi – sottolinea Grizon - la conseguente richiesta dell’assessore all’ambiente Fabio Longo nei confronti dell'Agenzia del Demanio, tesa a assicurare trasparenza su ciò che è realmente contenuto in quei vecchi depositi e a sollecitare immediati interventi di bonifica, specie se dovessero essere confermate presenze di idrocarburi e rifiuti industriali”.
“Quella è un’area verde caratterizzata da prati e aree boscate con roverelle – spiega l’esponente del Pdl - che oltretutto, a seguito di un mio emendamento, il consiglio comunale ha disposto che con il piano regolatore in corso di approvazione, sia in parte dedicata alla realizzazione del nuovo camposanto comunale”.
“Sul tema, in qualità di consigliere provinciale, – conclude Grizon – interpellerò anche la Provincia di Trieste, affinché nell’ambito delle sue competenze, solleciti l’Agenzia del Demanio a far luce sul contenuto di quei depositi e a disporre se necessario, di concerto con l’ARPA e la Regione, monitoraggi sulle dispersioni in atmosfera e nel terreno di sostanze inquinanti analizzando a valle di quell’area le acque dei ruscelli presenti in zona”.
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