venerdì 17 luglio 2015

«IN PROVINCIA C’È UN ASSESSORE DI TROPPO»

Da Il Piccolo di venerdì 17 luglio 2015

La legge del contrappasso. Resta disoccupato l’assessore che si occupa di lavoro. Succede alla Provincia di Trieste. E qualcuno ora ne chiede la rimozione immediata nell’ottica della spending review.
«Dopo il trasferimento delle competenze sul lavoro alla Regione in Provincia c’è un assessore di troppo: la presidente Bassa Poropat ne tagli uno, non è tempo di spese inutili», chiede l’opposizione di centrodestra mettendo la firma sotto una mozione che però il presidente operaio del Consiglio provinciale Maurizio Vidali (Unione slovena) non trova il modo di inserire all’ordine del giorno. «Si è rifiutato su richiesta della presidente Maria Teresa Bassa Poropat che al momento è in ferie», denuncia Claudio Grizon, capogruppo del Pdl
Lunedì prossimo, 20 luglio, quando in Provincia arriva l’assessore regionale Paolo Panontin (autore della riforma che ha soppresso le Province), non si discuterà del taglio dell’assessore di troppo. 
Se ne parlerà forse il 30 luglio prima della pausa estiva in modo da non rovinare le ferie dell’assessore che risponde al nome dell’ex sindacalista Adele Pino, in quota Pd, che somma le deleghe “Politiche attive del lavoro e Collocamento mirato, Programmazione scolastica e diritto allo studio, Cooperazione Sociale”. Ma il lavoro, la delega più pesante, non c’è più: è traslocato dal primo luglio assieme ai i 37 dipendenti alla Regione.
«È impensabile che le residuali competenze attribuite all’assessore spogliato del “lavoro” possano giustificare di questi tempi un assessore che costa alla collettività oltre 36 mila euro all’anno. Le stesse competenze possono essere agevolmente ripartite tra gli altri componenti della giunta considerando che l’amministrazione s’appresta ad affrontare i suoi ultimi dieci mesi di mandato effettivo (la scadenza naturale è fissata ad aprile 2016 ma ci potrebbe essere anche una proroga fino ad ottobre)», spiega Grizon, che lascia la scelta dell’assessore da “mandare a casa” alla presidente. 
«In ogni caso non creeremo nessun disoccupato visto che quattro assessori (Igor Dolenc, Mariella Magistri De Francesco, Adele Pino e Vittorio Zollia) su cinque sono già in pensione, come la Bassa Poropat», aggiunge il capogruppo Pdl che ha avviato sulla pagina Facebook una specie di “battaglia navale” per scegliere l’assessore da affondare. «Un gioco sotto l’ombrellone per l’estate», l’ha definito con poco rispetto per il tempo libero degli elettori. In palio dieci aperitivi e un calice di frizzantino. 
«Tutto questo si sarebbe potuto evitare se la presidente avesse tagliato l’assessore di sua iniziativa. Una scelta di buon senso», spiega Andrea Sinico (Un’Altra Trieste). Impietoso Giorgio Rossi (Lista Dipiazza): «Non ha molto senso giocare a battaglia navale con un giunta già affondata e una Provincia in mano alla troika Poropat, Zollia, De Francesco. Siamo all’agonia». Tanto varrebbe staccare la spina. Disoccupare l’assessore al Lavoro è solo un palliativo. (fa.do.)

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