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domenica 27 settembre 2015

A MUGGIA E' SCONTRO SULLA GESTIONE RIFIUTI

Da Il Piccolo di domenica 27 settembre 2015

A Muggia è scontro sulla gestione dei rifiuti

Grizon (Fi) attacca Nesladek su tariffe e “porta a porta”: «Servizio di raccolta appena sufficiente»

Il consigliere di opposizione «Poca chiarezza sull’appalto e più spese per i cittadini»
di Riccardo Tosques

MUGGIA «Dove sono finiti i nuovi modelli di gestione con il “porta a porta” e la tariffa puntuale sulla produzione dei rifiuti?» È il quesito posto all’amministrazione Nesladek da parte del consigliere comunale del Pdl Claudio Grizon. Sotto accusa il mancato risparmio negli ultimi due anni e mezzo per i cittadini e la poca chiarezza sull’appalto della raccolta dei rifiuti, che dal primo ottobre vedrà la scadenza della gestione affidata a Italspurghi. 
«Ad oggi, dopo l’entrata del Comune in Net, gli unici atti che abbiamo visto sono stati quelli per l’affidamento alla stessa società del servizio di spazzatura (che, oltre tutto, pare sia stato poi riappaltato a Italspurghi) e per dichiarare “il preminente interesse dell’amministrazione comunale alla realizzazione di un impianto per il trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani” proposto dalla società NRE Research, insediata all’Area di Ricerca, di cui non si sa nulla» tuona Grizon. Da qui il timore che «il servizio stia per essere formalmente affidato in fretta e furia a Net, anzi forse è già stato affidato senza che nessuno sappia nulla e senza che nessun atto sia stato reso pubblico. Net che probabilmente lo farà proseguire sempre a Italspurghi con le consuete modalità e con costi maggiori, anche per i cittadini, dovuti al passaggio di mano»
Per Grizon «l’avvio di un nuovo modello di gestione, magari già a partire da 2 anni e mezzo fa, prima delle proroghe a Italspurghi, che pur hanno portato ad alcuni risparmi che però non si sono visti sulle bollette, avrebbe consentito al Comune di raggiungere percentuali di raccolta differenziata ben più alti e probabilmente anche a costi più bassi per i cittadini». Da qui la stoccata finale: «Purtroppo in questi anni, grazie al Pd e al sindaco Nesladek, i cittadini hanno dovuto spendere di più per un servizio di raccolta appena sufficiente e di spazzamento forse sufficiente in centro ma nullo in periferia come ho più volte denunciato. Solo da poche settimane, con le elezioni alle porte, si nota qualche intervento». 
Pronta la replica del sindaco Nerio Nesladek: «Premettendo che sta scadendo non l’ultima, ma la prima e unica proroga tecnica prevista dal contratto per il periodo transitorio tra un gestore e il successivo, Grizon dovrebbe sapere, se solo fosse stato attento in aula, che le modalità di gestione future sono state descritte in sede di II Commissione e che sul tema è intervenuto anche il suo collega di opposizione Mosetti esprimendo l’opportunità che al sistema “porta a porta” si arrivi dopo una forte campagna informativa alla cittadinanza». Con la deliberazione n° 3/2015 del Consiglio «Net era legittimata a operare quale gestore dei servizi di igiene urbana. Da lì è conseguita la firma del contratto che, sulla base delle ipotesi tecniche e dei preventivi già esaminati, proseguirà per un periodo come ora, iniziando tutte quelle operazioni preparatorie al prossimo modello di raccolta. E sempre da li sono conseguiti i risultati positivi della nuova gestione dello spazzamento che sono sotto gli occhi di tutti». Per Nesladek «le percentuali di raccolta differenziata sono state in costante aumento, passando da circa il 20% di inizio appalto a oltre il 50%. Percentuali che non avrebbero risentito in alcun modo di variazioni – come d’altronde neanche di costi - dato che la cosiddetta “proroga” a Italspurghi era prevista dal contratto aveva una durata sostanziale di 5 anni (2010-2015)». Ricordando l’introduzione della raccolta dell’umido e l’implementazione della raccolta del verde/ramaglie, oltre all’adozione di sistemi porta a porta a Zindis e nella zona artigianale, «i costi si sono mantenuti stabili, nonostante l’aumento del costo di smaltimento nell’inceneritore e altre variabili in aumento come prezzo del gasolio. Anzi, in generale, la tassa rifiuti pagata a Muggia è paragonabile a quella pagata da Comuni con percentuali di raccolta differenziata più alte».

mercoledì 23 settembre 2015

MUGGIA, APPALTO RIFIUTI SCADUTO: PROBABILE IL PASSAGGIO A NET CON LE STESSE MODALITA’

Dove sono finiti i nuovi modelli di gestione con il “porta a porta” e la tariffa puntuale? Persi almeno 2 anni e mezzo: i cittadini avrebbero potuto risparmiare con un modello più innovativo


Sta scadendo l’ultima proroga di sei mesi dell’appalto per la raccolta dei rifiuti affidato a Italspurghi ma nulla si sa su come il servizio sarà gestito a partire dal primo ottobre.

Dove sono finiti i roboanti progetti dell’amministrazione sul nuovo modello di gestione del servizio basato anche sul “porta a porta” e su una puntuale tariffazione sulla base della produzione dei rifiuti?

Che fine hanno fatto le nuove soluzioni proposte dagli uffici, poi fatte proprie dalla giunta, per le quali erano stati valutati anche i costi?
Ad oggi, dopo l’entrata del Comune in NET, gli unici atti che abbiamo visto sono stati quelli per l’affidamento alla stessa società del servizio di spazzatura che, oltre tutto, pare sia stato poi riappaltato ad Italspurghi e per dichiarare “il preminente interesse dell’amministrazione comunale alla realizzazione di un impianto per il trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani” proposto dalla società NRE Research, insediata all’Area di Ricerca di cui non si sa nulla.
I mesi passano e le elezioni, grazie a Dio, si avvicinano ma temiamo che a questo punto il servizio stia per essere formalmente affidato in fretta e furia a NET, forse è già stato affidato senza che nessuno sappia nulla e senza che nessun atto sia stato reso pubblico, la quale probabilmente lo farà proseguire sempre per mano di Italspurghi con le consuete modalità e con costi maggiori, anche per i cittadini, dovuti al “passaggio di mano”.
Tanto rumore per nulla, a quanto pare, visto che è alquanto improbabile che il Pd con una coalizione posticcia, s’arrischi di sperimentare un nuovo modello di gestione alla vigilia delle elezioni in quanto l’avvio del servizio comporterebbe sicuramente malcontenti e un periodo di assestamento che comprometterebbero la già pessima immagine della sinistra.
Le amministrazioni Nesladek sono passate dall’appalto ad Ecoverde (finito nelle aule dei tribunali nel corso del primo mandato) alle successive per lo più fallite sperimentazioni, fino ai 5 anni e mezzo consecutivi con Italspurghi dove ora 6 dipendenti sono a rischio licenziamento.
L’affidamento in house a NET avrebbe dovuto rappresentare la nuova era ma si è perso troppo tempo, anche a causa delle note divergenze d’opinione che caratterizzano la “maggioranza” anche su questo tema. Emergono però nel contempo, nonostante le ampie assicurazioni di sindaco e giunta, forti perplessità sulla legittimità di questa modalità di affidamento, sostenute da sentenze.
L’avvio di un nuovo modello di gestione, magari già a partire da 2 anni e mezzo fa, prima delle proroghe a Italspurghi, che pur hanno portato ad alcuni risparmi che però non si sono visti sulle bollette, avrebbe consentito al Comune di raggiungere percentuali di raccolta differenziata ben più alti e probabilmente anche a costi più bassi per i cittadini.
Purtroppo in questi anni, grazie al Pd e al sindaco Nesladek, i cittadini hanno dovuto spendere di più per un servizio di raccolta appena sufficiente e di spazzamento forse sufficiente in centro ma nullo in periferia come ho più volte denunciato. Solo da poche settimane con le elezioni alle porte si nota qualche intervento sul territorio. Motivazioni queste per bocciare l’amministrazione su tutto il fronte senza se e senza ma.
Ci chiediamo come la lista Meio Muja, con la quale abbiamo condiviso alcuni obiettivi in merito ad una nuova gestione del servizio, possa lasciar correre tutto questo visto che dell’esigenza di un nuovo modello di gestione della raccolta dei rifiuti ne ha fatto giustamente un manifesto elettorale.
Come se non bastasse, infine, a complicare la situazione alla giunta, sono da registrare le dimissioni del funzionario responsabile del settore ambiente che a Muggia ha preferito la città di Lignano.

Claudio Grizon

Consigliere del Comune di Muggia PDL

martedì 28 aprile 2015

NUOVA GESTIONE DEI RIFIUTI, GRIZON (PDL): “HO CONTRIBUITO CON SUGGERIMENTI E CON IL VOTO SU NET S.P.A. MENTRE NESLADEK SNOBBAVA LE RIUNIONI INDETTE DA LONGO"

A rischio 6-7 posti di lavoro in quanto Net non intende assumere i lavoratori della Italspurghi   

“La spavalderia strafottente del sindaco Nerio Nesladek nei confronti dell’opposizione sulla questione rifiuti in realtà trincera le tensioni che serpeggiano nella sua maggioranza, dove ognuno, e non da oggi, la pensa un po’ come vuole e non solo sul nuovo modello di gestione della raccolta dei rifiuti”.
Il consigliere del Pdl Claudio Grizon va giù duro dopo le “farneticazioni di Nesladek” a proposito dell’asserita staticità dell’opposizione sul tema rifiuti e precisa che “per quanto ci riguarda ad essersi sottratto al confronto su questo tema, dopo aver mietuto figuracce per 9 anni, specie nel primo mandato, è stato proprio il sindaco uscente Nesladek che non ha mai convocato ne riunioni di commissione ne di consiglio per dibattere su questo tema”.
“L’unico ad aver promosso due incontri aperti anche ai consiglieri di opposizione – ricorda Grizon - con la presenza del responsabile dell’ufficio ambiente Arch. Paolo Lusin è stato l’assessore all’ambiente Fabio Longo. Ho potuto partecipare al primo incontro che ha preceduto la presentazione in consiglio della delibera per l’adesione alla società Net S.p.A. di Udine a cui l’amministrazione intende affidare la gestione del servizio”.
“In quell’occasione, dove la maggioranza era scarsamente rappresentata e Nesladek ha brillato per la sua assenza – stigmatizza l’esponente del centro destra muggesano -, ho avuto modo di rappresentare a Longo e a Lusin, oltre che ai colleghi, con un lungo ed articolato intervento, tutti i suggerimenti e le preoccupazioni che ritenevo opportuno comunicare all’amministrazione che l’assessore Longo so che ha annotato puntigliosamente”.
“Successivamente – prosegue Grizon – in consiglio, nel corso della discussione sulla delibera per l’adesione a Net, ho ribadito le mie posizioni sul modello da definire sottolineando che non mi preoccupa molto il “contenitore” che gestirà il servizio ma il modello che verrà scelto ed ho aggiunto il mio voto favorevole a quelli della maggioranza e ad alcuni dell’opposizione con cui non ho voluto certo esprimere fiducia a Nesladek ma un gesto di distensione con l’auspicio che l’amministrazione volesse raccogliere nella definizione del modello di gestione i nostri suggerimenti”.
“Devo però sottolineare – aggiunge il consigliere pidiellino - che da allora in poi la ditta Nesladek & Co. ha proseguito per conto suo il percorso adottando gli atti che riteneva di cui si sa ben poco. Con le sua improvvida battuta, falsa e di cattivo gusto, Nesladek ha perso ancora una volta per tacere piuttosto che cercare di ricomporre quello che rimane della sua maggioranza senza alzare polveroni che in realtà dovrebbero nascondere solo i suoi fallimenti sia sul piano delle relazioni umane che politiche”.  
"Osservo intanto – conclude Grizon - che mentre Nesladek si sta avviando ad affidare baldanzosamente la nuova gestione a Net mi risulta che sono a rischio 6 o 7 posti di lavoro nell’ambito della società Italspurghi di operatori che da anni erano stati impiegati nella gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e nella gestione del centro di Vignano, in quanto Net non prevederebbe l’assunzione del personale attuale ma intende a sua volta bandire una gara dove spesso, per le informazioni che ho assunto, a vincere sono ditte siciliane o comunque provenienti dal sud con tutti i rischi ed i problemi conseguenti in quanto vincono abbassando molto i prezzi. Anziché sparare accuse infondate il sindaco si attivi con Net per trovare una soluzione per i lavoratori di Italspurghi anche se questa non dovesse partecipare alla gara”.