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sabato 28 aprile 2012

DAL 1° MAGGIO LA PROVINCIA ELIMINA LE 577 TESSERE BUS "ANTICRISI"

Bocciata la mozione del capo gruppo del Pdl Claudio Grizon che proponeva di ripensare e proseguire con l’iniziativa


Dal 1° maggio la Provincia non erogherà le 577 tessere bus “anticrisi” di cui beneficiavano, ormai dal giugno 2009 alle persone con redditi bassi e in difficoltà, nell’ambito del piano anticrisi siglato anche dai sindacati.


“Così ha deciso la presidente Bassa Poropat – rivela il capo gruppo del Pdl Claudio Grizon – e a nulla è servita la mozione che ho presentato, con l’adesione di tutti i consiglieri di opposizione, per tentare di far cambiare idea alla maggioranza proponendo di rivedere e proseguire con l’iniziativa”.
“La mozione – annuncia Grizon è stata bocciata dal centro sinistra nel corso dell’ultima seduta del consiglio, con i voti favorevoli di Pdl e Lista Dipiazza (Lega e Un’Altra Trieste assenti per precedenti impegni), come se nulla fosse, con buona pace di quanti hanno contato su quel sostegno fino a ieri”.
“Avessimo bloccato noi questa iniziativa – commenta Grizon assieme al vice capo gruppo Massimo Romita - la sinistra avrebbe aizzato i beneficiari contro l’amministrazione organizzando manifestazioni di protesta in piazza Vittorio Veneto con bandiere rosse al vento”. “Lo fanno loro va tutto bene – prosegue il capo gruppo – anzi, son stati addirittura capaci di convincere i sindacati che togliere da un giorno all’altro 577 abbonamenti bus a persone in difficoltà, e oltretutto quasi complessivamente extracomunitarie, è cosa buona e giusta”. “Per un’iniziativa come questa – aggiungono Grizon e Romita – l’amministrazione avrebbe potuto chiedere un sostegno alla Fondazione CRTrieste e recuperare qualcosa dall’avanzo di amministrazione del 2011: con tutte le spese inutili che si fanno a palazzo Galatti non era impossibile garantire la continuità del servizio, avremmo volentieri contribuito ad indicare i capitoli dove si poteva tagliare”. 
“In consiglio li ho sollecitati a rivedere le modalità – rivela Grizon – a prevedere di “buoni” annuali personali o familiari a sostegno delle spese di trasporto pubblico, a coinvolgere i Comuni, a semplificare le questioni amministrative ma nulla è servito a far cambiare idea neanche alla sinistra del SEL”. “Assieme al collega Giorgio Rossi, capo gruppo della Lista Dipiazza – ricorda il consigliere – abbiamo in tutti i modi provocato questo centro sinistra che a parole si dice attento alle persone in difficoltà ma alla fine fa quello che più gli aggrada o che ritiene possa dare maggior consenso”. “Non hanno capito che è cambiata la musica – aggiunge Giorgio Rossi, della Lista Dipiazza – e che vanno tagliate le spese non prioritarie a favore delle cose importanti come ad esempio il sostegno che veniva dato con questi 577 abbonamenti”. “Dal governo Monti – prosegue Rossi - ci arrivano continui solleciti ad un’amministrazione rigorosa, a rivedere le priorità e a gestire sempre meglio le pubbliche amministrazioni: anche in piazza Vittorio Veneto ci sarebbe molto da fare”. 
Secondo l’assessore ai trasporti Vittorio Zollia le ragioni del blocco dell’iniziativa sono legate alla complessità dei controlli da effettuare sui beneficiari, caratterizzati da circa il 50% di autocertificazioni non veritiere, e dal crescente costo dell’iniziativa che se fosse proseguita nel 2012 sarebbe pesata per 200 mila euro sulle casse della Provincia. "Considerata la valenza sociale dell’iniziativa - suggeriscono Grizon e il vice capo gruppo Massimo Romita, la Provincia avrebbe potuto fare un accordo con il Comune di Trieste per poter disporre di almeno una persona esperta di procedure amministrative ai fini sociali che potessero alleviare il lavoro degli uffici provinciali e coinvolgere i Comuni minori nella distribuzione”.

giovedì 8 marzo 2012

LE TESSERE BUS "ANTICRISI" SONO UNA PRIORITA'

Grizon e Romita (Pdl): “non possiamo passare da 500 abbonamenti al mese a zero; la presidente chieda aiuto alla Fondazione CRT e recuperi qualcosa dall’avanzo di amministrazione 2011”


“Ben vengano gli interventi nel campo dell’occupazione finalizzati al mantenimento dei posti di lavoro e l’erogazione di incentivi per le assunzioni e per l’avvio di nuove imprese ma sospendere gli abbonamenti per gli autobus perché, come dichiara la presidente Bassa Poropat, la richiesta è in forte aumento” ci pare un’assurdità, anche perché non avrebbe richiesto, come sostiene la presidente, uno sforzo economico insostenibile”.
Con queste parole Claudio Grizon e Massimo Romita, rispettivamente capo gruppo e vice capo gruppo del Pdl a palazzo Galatti, anche a nome delle consigliere Viviana Carboni e Daniela Pallotta, commentano le dichiarazioni della presidente Maria Bassa Poropat dopo l’annuncio dello stop alle tessere bus per le persone svantaggiate avanzando alcune proposte.
“Fa piacere - sottolineano Grizon e Romita - riscontrare che finalmente la giunta Bassa Poropat con il suo piano anticrisi si sia orientata maggiormente al sostegno delle aziende che, attraverso i tirocini formativi, possono da un lato offrire occasioni di crescita professionale e dall’altro trovare una risposta seppur a breve termine per i propri carichi di lavoro, anche se in consiglio abbiamo criticato la volontà della giunta di decidere autonomamente sui criteri più significativi dei bandi".
Comunque sia gli abbonamenti distribuiti gratuitamente dalla Provincia sono una priorità – aggiunge Grizon – anche perché non possiamo passare da 500 tessere al mese a zero, si potrebbero generare situazioni critiche nelle famiglie”.
“Per un’iniziativa come questa – prosegue il capo gruppo del PDL – l’amministrazione potrebbe chiedere un sostegno alla Fondazione CRTrieste e recuperare qualcosa dall’avanzo di amministrazione del 2011”.
“Secondo l’assessore Zollia, che sappiamo molto sensibile su questo tema – sottolineano Grizon e Romita - il costo annuo degli abbonamenti potrebbe assestarsi in 200 mila euro, oltre all’organizzazione e al costo del personale impiegato nella distribuzione, per cui non è impossibile, viste alcune spere non indispensabili dell'amministrazione”.
“D’altra parte – suggeriscono Grizon e Romita – considerata la valenza sociale dell’iniziativa la Provincia potrebbe fare un accordo con il Comune di Trieste per poter disporre di almeno una persona esperta di procedure amministrative ai fini sociali che possa alleviare il lavoro degli uffici provinciali che stanno cominciando a soffrire i carichi di lavoro e coinvolgere i Comuni minori nella distribuzione”.

domenica 8 agosto 2010

IL PIANO ANTICRISI? SOLO CACCIA AI CONSENSI

LA NOTA
Oltre due settimane dopo Il Piccolo pubblica, tagliati con l'accetta, alcuni frammenti del comunicato diffuso dopo la conferenza stampa che il PDL di Muggia aveva indetto sul c.d. piano anticrisi della maggioranza che il quotidiano  aveva precedentemente magnificato con almeno 5 o 6 articoli. Alla nostra confernza stampa il giornale non aveva ritenuto di partecipare ed oggi ci propone una versione "aggiustata" di quel comunicato per non disturbare troppo Nesladek e i suoi. Tutto questo ci fa preoccupare non poco visto l'approssimarsi delle prossime elezioni comunali e fa intendere, fin d'ora e dopo 4 anni e mezzo, quale coalizione sia gradita al quotidiano.
 
Da Il Piccolo dell'8 agosto 2010 - Pagina 17 - Trieste

«Il piano anticrisi? Solo caccia ai consensi»

Muggia, il Pdl contro il progetto biennale: speso un tesoretto straordinario

MUGGIA «Il cosiddetto Piano anticrisi della giunta retta da Nerio Nesladek costituisce in realtà soltanto il tentativo di recuperare consensi con una serie di interventi, nella maggior parte dei casi di pura valenza elettorale».
Claudio Grizon e Christian Gretti, coordinatore e vice del Pdl di Muggia, hanno definito così il progetto biennale del Piano anticrisi approvato con i voti della maggioranza durante l'ultima seduta del consiglio comunale.
I due esponenti dell'opposizione hanno stigmatizzato come il centrosinistra abbia speso «un tesoretto straordinario da oltre due milioni di euro, frutto in particolare del lavoro impostato dalle precedenti amministrazioni di centrodestra e costituito dagli oneri di urbanizzazione del centro commerciale Montedoro Free Time per 770 mila euro e dall’acconto pari a un milione e 500 mila euro (su un totale di due milioni e mezzo) di quelli dovuti da Coop Nord Est per quello che dovrebbero realizzare nella valle delle Noghere».
I due esponenti del Pdl hanno inoltre ricordato come nel «contro-piano anticrisi e di sviluppo» presentato dal Pdl stesso ma «bocciato frettolosamente» dal sindaco Nesladek «abbiamo portato gli interventi per iniziative rivolte specificamente alla crisi alla percentuale del 50% (circa un milione 200 mila) destinando inoltre ben mezzo milione di euro per dare avvio alla realizzazione di un nuovo asilo nido per dare risposte di accoglimento a tutte le circa 40 richieste delle famiglie che rimangono annualmente senza risposta».
Secca la risposta del sindaco Nesladek: «Devo registrare con rammarico il fatto che il centrodestra non abbia approvato con i suoi voti gli interventi in favore di lavoro, società sportive, parrocchie e carnevale, mentre per quanto riguarda il loro emendamento questo è stato proposto con delle modifiche al Piano inaccettabili da un punto di vista prettamente tecnico». (r.t.)