Visualizzazione post con etichetta trasporto pubblico. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta trasporto pubblico. Mostra tutti i post

venerdì 4 marzo 2016

TRASPORTO PUBBLICO, GRIZON (PDL): “NO ALLA MOBILITA’ IN REGIONE DEL PERSONALE E DEI BUS ACQUISTATI CON I SOLDI DEI TRIESTINI”

Slitta al 21 marzo la gara europea. Mozione del Pdl a Palazzo Galatti a difesa dei bus e del trasporto pubblico

“La Regione per il nuovo corso del trasporto pubblico si “appella” alla primavera”. Claudio Grizon, capo gruppo del Pdl in Provincia ironizza sul nuovo termine del 21 marzo fissato per la presentazione delle offerte della gara europea sottolineando che “quando l’Ente passerà la mano anche su questa competenza temiamo che con il gestore unico inizieranno i problemi”. 
“Intanto – ricorda Grizon - il tpl triestino continua ad essere nelle mani della tanto vituperata Provincia che in questi 15 anni ha saputo gestire e mediare le esigenze del territorio, specie con i Comuni minori, assicurando con il concessionario quello che è considerato da più parti uno dei servizi migliori d’Italia, nonostante i problemi legati alla gestione del tram”.
Con la Provincia di Trieste, infatti, sta giungendo a termine anche lo stretto rapporto con la Trieste Trasporti iniziato ormai nel lontano 2001. Da ben 15 anni l’ex Azienda Consortile Trasporti sta infatti gestendo ininterrottamente il servizio di trasporto pubblico locale che, a seguito dell’avvio della gara europea, è stato inizialmente prorogato da Palazzo Galatti fino al 31 dicembre 2014 e poi ancora, a causa dei contenziosi sulla gara per tutto il 2015 e 2016.
“Il 4 aprile si apriranno le buste – aggiunge l’esponente del centro destra provinciale – e comunque vada da quel momento in poi ne vedremo delle belle”.
Se vincerà la società che è stata costituita dagli attuali gestori – spiega Grizon – avremo sicuramente una gestione con la “testa” a Udine e conseguentemente il rischio della mobilità in ambito regionale sia per i dipendenti che per i mezzi della Trieste Trasporti”.
Sia chiaro il parco dei 280 bus triestini deve rimanere a Trieste! - ammonisce Grizon -: sono frutto di precise scelte aziendali così come degli utili derivanti dai biglietti e degli abbonamenti dei triestini. Nessuno si sogni di mandarli in altre provincie per svecchiare i mezzi di altre unità di gestione”
Dovesse vincere Bus Italia – evidenzia Grizon – sarà ancora peggio. Anche perché vista la pioggia di ricorsi presentati non possiamo pensare certo a una “primavera” di rose e fiori”. 
“Inizierebbe in quel caso a porsi – spiega il consigliere – oltre al tema della mobilità, anche quello del destino dei bus attualmente in capo alle attuali gestioni, la probabile ricerca del taglio di tutti i costi, la perdita della qualità del servizio, il ridimensionamento della rete ed in particolare il forte rischio per il valore sociale del trasporto pubblico specie per la nostra comunità provinciale”.
“Per questo motivo – conclude Grizon – il gruppo del Pdl presenterà nei prossimi giorni in Provincia una mozione con la quale si ribadirà il valore del nostro servizio di tpl con la richiesta indirizzata alla Regione ad adoperarsi in ogni modo affinché siano scongiurate tutte le nostre preoccupazioni e quelle di tanti cittadini della nostra comunità provinciale”.

martedì 22 dicembre 2015

FONDI IN ARRIVO PER LA ROTONDA DI AQUILINIA

Da Il Piccolo del 22 dicembre 2015 - Pagina Provincia

Fondi in arrivo per la rotatoria di Aquilinia
Palazzo Galatti ha deciso di stanziare 180mila euro e i Comuni di Trieste e Muggia gli altri 120mila

di Riccardo Tosques

MUGGIA - Nuovo significativo passo avanti per la rotatoria di Aquilinia. Con una variazione urgente di bilancio che verrà votata dal consiglio il 28 dicembre, la Provincia ha deciso di stanziare 180mila euro da affidare al Comune di Muggia per l’intervento sulla rotonda che sorgerà in prossimità dell’ingresso nella frazione di Aquilinia, sulla ex Statale 15 (via Flavia, in Comune di Trieste) e via Flavia di Aquilinia in Comune di Muggia, all’intersezione stradale quindi tra i Comuni di Trieste, San Dorligo e Muggia, sul ponte del torrente Rosandra
Lo stanziamento proviene da fondi regionali per il miglioramento del trasporto pubblico locale. L’importo verrà trasferito al Comune di Muggia che fungerà in pratica da stazione appaltante per l’intervento che al momento ha una previsione di spesa pari a circa 300mila euro: 180mila euro dalla Provincia, 60mila euro da Muggia e 60mila euro dal Comune di Trieste
«L’opera che più volte ho sollecitato sia in Comune a Muggia che a palazzo Galatti - annuncia soddisfatto Claudio Grizon, consigliere comunale e provinciale del Pdl - e sulla quale ho trovato in particolare una pronta e convinta disponibilità dell’assessore alla Viabilità della Provincia, Vittorio Zollia, che ringrazio sentitamente, è ormai certa in quanto Zollia, rispondendo di recente a una mia domanda di attualità in consiglio, mi ha annunciato che a breve sarà sottoscritto un accordo di programma tra i Comuni interessati. A dir il vero – prosegue Grizon – anche il Comune di Muggia ha fatto la sua parte per quanto riguarda la progettazione e uno stanziamento di 60mila euro al pari del Comune di Trieste che, seppur dopo un iniziale disinteresse, con l’assessore Dapretto ha cambiato rotta». 
L’esigenza della rotatoria all’ingresso di Aquilinia, già prevista dal Piano regolatore del porto (seppur in una dimensione più grande), consentirà in primo luogo l’inversione di marcia al bus della linea 47 (che ora deve raggiungere Domio), operazione che permetterà un risparmio sensibile di chilometri che potranno esser ridistribuiti in modo più efficace sulla linea e sul territorio comunaleInoltre l’opera sarà sicuramente utile a rendere più sicuro il traffico, rallentando in particolare l’ingresso a Zaule
Infine, l’esponente del centrodestra ha auspicato di veder risolta la questione della 20 Express per rendere più veloce il collegamento tra Muggia e il centro di Trieste e una rivisitazione del percorso ad anello per le linee 7 e 27. «Auspico che prima della fine del mandato, l’amministrazione uscente sappia definire le basi di una rivisitazione dei percorsi delle linee sul territorio del Comune di Muggia che preveda, oltre al nuovo percorso e a una frequenza più idonea per la 47, un percorso ad anello e magari l’unificazione delle linee 7 e 27, confermi un collegamento diretto con Cattinara e assicuri l’unificazione del servizio via gomma e via mare. E quindi si giunga a un biglietto e abbonamento unico». 

sabato 19 dicembre 2015

PROVINCIA, ROTONDA DI AQUILINIA IN DIRITTURA D’ARRIVO

Grizon (Pdl): “ringrazio l’assessore Zollia per l’impegno e i due Comuni per la collaborazione: l’opera è ormai finanziata e consentirà un miglior utilizzo dei km del trasporto pubblico ed un viabilità più sicura”.

L’annunciata realizzazione della rotonda in prossimità dell’ingresso nella frazione di Aquilinia, all’intersezione dei comuni di Trieste, San Dorligo Della Valle e Muggia, sul ponte del torrente Rosandra, sembra ormai prossima.
“L’opera che più volte ho sollecitato sia in Comune a Muggia che a Palazzo Galatti – annuncia soddisfatto Claudio Grizon, capo gruppo Pdl in Provincia e consigliere a Muggia – e sulla quale ho trovato in particolare una pronta e convinta disponibilità dell’assessore alla viabilità e ai trasporti della Provincia, Vittorio Zollia, che ringrazio sentitamente, è ormai certa in quanto Zollia, rispondendo di recente a una mia domanda di attualità in consiglio, mi ha annunciato che a breve sarà sottoscritto un accordo di programma tra i Comuni interessati”.
“A dir il vero – prosegue Grizon – anche il Comune di Muggia ha fatto la sua parte per quanto
riguarda la progettazione e uno stanziamento di 60 mila euro al pari del Comune di Trieste che, seppur dopo un iniziale disinteresse, con l’assessore Dapretto ha cambiato rotta”.
A confermare lo stato d’avanzamento dell’iter sulla rotonda – spiega inoltre Grizon - c’è anche una variazione di bilancio urgente che sarà presentata in consiglio provinciale il prossimo 28 dicembre al fine di consentire alla Provincia di stanziare per l’opera 180 mila euro (fondi regionali per il miglioramento del tpl, fanno parte del budget generale per la gestione del tpl)”. 
Importo sarà trasferito al Comune di Muggia che fungerà da stazione appaltante per l’intervento che al momento ha una previsione di spesa di 300 mila euro (180 Provincia, 60 Muggia e 60 Trieste).
“L’esigenza della rotonda – ricorda Grizon -, già prevista dal piano regolatore del porto (seppur in una dimensione più grande) consentirà in primo luogo l’inversione di marcia al bus della linea 47 (che ora deve raggiungere Domio), operazione che consentirà un risparmio sensibile di km del tpl potranno esser ridistribuiti in modo più efficace sulla linea e sul territorio comunale”.
“L’opera sarà poi sicuramente utile – conclude l’esponente del centro destra – a rendere più sicuro il traffico, rallentano in particolare l’ingresso nel centro abitato di Zaule”.

venerdì 31 luglio 2015

GRIZON E ROMITA (PDL): “CALO DEI PASSEGGERI TRA IL 5,8 E L’11%, CONTRARIETA’ DEL 62% DEGLI UTENTI MA NESSUN COSTO PER LA PROVINCIA SULLA SPERIMENTAZIONE FALLITA!”

PEDONALIZZAZIONE DI VIA MAZZINI

GRIZON E ROMITA (PDL): “CALO DEI PASSEGGERI TRA IL 5,8 E L’11%, CONTRARIETA’ DEL 62% DEGLI UTENTI MA NESSUN COSTO PER LA PROVINCIA SULLA SPERIMENTAZIONE FALLITA!”

"Nessun costo per la Provincia, nessuna riduzione di servizio sul territorio, una riduzione sensibile degli utenti sui bus tra il 5,8 e l’11% e la contrarietà del 62% dell’utenza interessata".
Questo è in sintesi l’esito degli approfondimenti svolti dalla Commissione Trasparenza della Provincia, riunitasi nei gironi scorsi su iniziativa dei consiglieri Claudio Grizon e Massimo Romita del Pdl, sull’ormai fallita sperimentazione della chiusura al traffico di via Mazzini.
"Ci è stato confermato – sottolinea Grizon – che è stata la Provincia a pretendere una sperimentazione con le scuole aperte, anche se il vero “stress test” – come ci ha ricordato l’assessore ai trasporti Vittorio Zollia - si potrebbe avere solo con l’avvento della stagione autunnale".
"Com’era già evidente dagli atti – prosegue il consigliere Grizon – è stato ribadito che nessun costo farà carico sul bilancio della Provincia in quanto a farsene carico sarà il Comune di Trieste: non avendo però ancora approvato il bilancio 2015 di fatto è stata Trieste Trasporti ad anticipare le spese al momento stimate in 139 mila euro". Solo a dicembre, in presenza di eventuali km residui sul budget provinciale, parte dei costi potrebbero ricadere sui finanziamenti regionali per il tpl.
"La pedonalizzazione di via Mazzini ha comportato però per il tpl – ricordano Romita e Grizon - la rottura della centralità dei cambi sullo snodo di Piazza Goldoni e, sulla base dei monitoraggi svolti da Trieste Trasporti, sono stati registrati sensibili cali di presenze del 5,8% sulla linea 5 e dell’11% sulla linea 9 e, pur probabili, non è stato al momento possibile misurare il calo di vendite dei biglietti”.
"Da quanto ci ha spiegato l’assessore Zollia “la sperimentazione della pedonalizzazione di via Mazzini, prevista dal nuovo piano del traffico varato della giunta Cosolini, è fallita perché per mancanza di risorse il Comune non lo ha potuto realizzare completamente” e sempre Zollia ha proseguito sottolineando che “se si vuol cambiare la mobilità e il trasporto pubblico cittadino bisogna avere coraggio ma se si aumentano le fasce di pedonalizzazione dev’esser chiaro che si allontana il servizio dal centro”".
Difficoltà sono state registrate per l’utenza sulla via Valdirivo in considerazione dei marciapiedi stretti alle fermate e sono emerse inoltre perplessità anche da parte delle organizzazioni sindacali in particolare per il passaggio della 9 in via Gallina. Sarebbe emerso inoltre che la sperimentazione, pur scontentando la maggioranza degli utenti, abbia registrato un aumento della velocità commerciale dei bus.
"L’indagine svolta su un campione di 1000 utenti da parte di Trieste Trasporti – ricordano infine Grizon e Romita - ha evidenziato la contrarietà alla pedonalizzazione di via Mazzini del 62%, un 30% di persone indifferenti e solo il 18% di utenti favorevoli: ci paiono queste motivazioni sufficienti per non tediare i cittadini con altri provvedimenti sperimentali che alla fine rischiano solo di disincentivare l’uso del trasporto pubblico, comportare minori introiti per Trieste Trasporti e aumentare i costi per le pubbliche amministrazioni. Infatti ci è stato confermato che i costi per la sperimentazione della chiusura al traffico di via Mazzini al sabato, per 20 mila euro su base annua, ricadranno anch’essi sul Comune di Trieste". 

giovedì 16 luglio 2015

PEDONALIZZAZIONE DI VIA MAZZINI, GRIZON (PDL): "TROPPI DISAGI PER CITTADINI E ANZIANI, UN FALLIMENTO ANNUNCIATO"

Da Il Piccolo di giovedì 16 luglio 2015 - Trieste Cronaca

Esito a sorpresa del sondaggio del Piccolo. E intanto il caso entra nel dibattito del Consiglio provinciale

Il 43% rivuole via Mazzini pedonalizzata
di Pierpaolo Pitich

C’è poco da fare. La questione che riguarda via Mazzini continua ad appassionare ma allo stesso tempo a dividere la cittadinanza. Ieri pomeriggio alle 18 si è chiuso il nuovo sondaggio promosso tra i lettori del Piccolo, chiamati ad esprimersi sul “ritorno all'antico” nell’arteria che collega le Rive a piazza Goldoni, dopo il dietrofront dell’amministrazione comunale che da lunedì scorso ha ripristinato la viabilità dei bus lungo l’asse e archiviato almeno per il momento l'idea della pedonalizzazione, al termine di quella che è stata un’autentica sollevazione popolare portata avanti a suon di petizioni con record di raccolta firme. 
Ebbene, come prevedibile, la maggioranza dei votanti si è detta favorevole al ritorno al passato (57%), anche se, a sorpresa, si registra sull’altro fronte un 43% di votanti che ha di fatto difeso l’esperimento di pedonalizzazione avviato dal Comune e al momento messo nel congelatore, in attesa di essere riproposto più avanti come affermato dallo stesso sindaco Roberto Cosolini. 
Dunque il segnale che la vicenda rimane attuale e piuttosto calda, oltre a continuare a raccogliere schieramenti contrapposti, tra cittadini e commercianti, oltre che tra le forze politiche di maggioranza e opposizione. 
A questo proposito, la chiusura di via Mazzini e le ripercussioni sul trasporto pubblico locale approdano nella commissione Trasparenza della Provincia, convocata per mercoledì prossimo a Palazzo Galatti su richiesta dei consiglieri Pdl Claudio Grizon e Massimo Romita
All’ordine del giorno della commissione - si legge nella convocazione - ci saranno i costi a carico di Trieste Trasporti ed eventualmente della Provincia a seguito dei vari provvedimenti, ma anche le modalità di informazione sulla modifica del servizio del trasporto pubblico locale per i cittadini, oltre ad eventuali proposte o segnalazioni
Ad inizio seduta ci sarà l’elezione del consigliere Roberto Degioia, che sarà il presidente della commissione fino alla fine del mandato. A relazionare in commissione l'assessore ai trasporti Vittorio Zollia ed i responsabili della funzione per il trasporto pubblico della Provincia. 
«Il fallimento della sperimentazione portata avanti dalla giunta Cosolini era annunciato», attacca Grizon: «Un esperimento che ha causato grossi disagi e problemi per tutta la cittadinanza, soprattutto per la popolazione anziana a causa dello spostamento delle fermate dei bus: una vicenda che peraltro appare non conclusa visto che c’è l’intenzione da parte della giunta di mettere nuovamente mano al Piano del traffico per riproporre la pedonalizzazione».
L’assessore provinciale ai Trasporti Vittorio Zollia dal canto suo ribadisce «il senso di responsabilità dell’amministrazione comunale: fare un passo indietro dopo aver sperimentato significa aver tenuto conto di quelle che sono le richieste della cittadinanza». 

mercoledì 15 luglio 2015

LA CHIUSURA DI VIA MAZZINI FINISCE NELLA COMMISSIONE TRASPARENZA DELLA PROVINCIA

La questione della fallita sperimentazione della pedonalizzazione di via Mazzini, la sua chiusura al traffico con il conseguente cambio di rotta del sindaco Roberto Cosolini dopo le proteste dei cittadini, su richiesta dei consiglieri del Pdl Claudio Grizon e Massimo Romita, sarà all'ordine del giorno della Commissione Trasparenza della Provincia, convocata dal presidente uscente Andrea Sinico (Un'Altra Trieste) per mercoledì 22 luglio alle ore 9.00. L'incontro è aperto al pubblico.  
Ovviamente la Commissione valuterà gli aspetti che competono alla Provincia, ovvero le ripercussioni sul servizio del Tpl a seguito dei predetti provvedimenti, i costi a carico della Trieste Trasporti ed eventualmente della Provincia di Trieste, le modalità di informazione sulla modifica del servizio del Tpl nei confronti dei cittadini ed eventuali segnalazioni o proteste sopraggiunte alla Provincia in merito.
All'inizio della seduta si provvederà all'elezione del consigliere Roberto Degioia (Indip.) che sarà il presidente della commissione fino alla fine del mandato. Relazioneranno l'assessore ai trasporti Vittorio Zollia e i responsabili della funzione per il trasporto pubblico della Provincia.

giovedì 26 febbraio 2015

LA QUESTIONE TESSERE BUS AGEVOLATE PER GLI ESULI ISTRIANI VA IN "COMMISSIONE TRASPARENZA"

Grizon e Romita (Pdl): "presenteremo una mozione urgente affinché la Regione affronti la questione, faccia chiarezza e se necessario individui le coperture necessarie"


Per fare il punto sulla vicenda delle tessere bus agevolate per gli esuli istriani Andrea Sinico (Un'Altra Trieste) su richiesta dei consiglieri del Pdl Massimo Romita e Claudio Grizon, ha convocato per lunedì 2 marzo, alle ore 9.00, una riunione della Commissione Trasparenza di cui è presidente.
I consiglieri del centro destra hanno chiesto all'assessore Vittorio Zollia e al responsabile dell’unità operativa sul trasporto pubblico locale approfondimenti in merito all'applicazione da parte degli uffici delle disposizioni della LR 23/2007, art.34, comma 3 lettera d), riguardanti appunto le tessere per il trasporto pubblico agevolato, sulla modulistica dedicata e sulle modalità di diffusione dei benefici previsti nonché sull' organizzazione dello Sportello per il rilascio delle tessere per il tpl agevolato.
Si ricorda che la Commissione Trasparenza è pubblica ed che i cittadini interessati possono assistere ai lavori, ovviamente senza possibilità di intervenire o interloquire con i consiglieri.
Intanto i consiglieri Claudio Grizon e Massimo Romita (Pdl) preannunciano che sul tema "proporremo al Consiglio una mozione urgente affinché la Regione affronti la questione, faccia chiarezza e se necessario individui le coperture necessarie per assicurare ai potenziali beneficiari delle tessere di cui alla lettera d), comma 3, dell'art.34 della LR 23/2007, affinché questa non sia l'ennesima beffa per chi per amore dell'Italia ha perso tutto". 

martedì 24 febbraio 2015

100 ESULI ISTRIANI IN PROVINCIA PER CHIEDERE LA TESSERA AGEVOLATA PER IL TPL

"Sono stati 100 oggi gli esuli istriani che si sono messi in fila allo Sportello della Provincia in via S.Anastasio per presentare la domanda per ottenere l'abbonamento agevolato per gli autobus".
Lo annuncia Claudio Grizon, capo gruppo del PDL a Palazzo Galatti, che ricorda "si aggiungono ai 20 di ieri e probabilmente ai 150 o 200 di domani".
"La legge c'è, l'ha confermato anche Zollia - sottolinea Grizon - e quindi la Provincia non si può rifiutare di accogliere le domande". "Purtroppo - aggiunge Grizon - come ci ha confermato l'assessore oggi in commissione capi gruppo consigliano agli esuli di non fare domanda".
"Evidentemente la situazione è complessa - riconosce il consigliere pidiellino - e vorremmo sapere se nell'ambito delle previsioni del comma d) dell'articolo di legge che prevede l'agevolazione, quello riservato anche ai perseguitati politici o razziali e agli ex deportati nei campi di concentramento o prigionia, ci siamo delle persone che hanno beneficiato della tessera".
"Spero davvero - conclude Grizon - che questa non sia l'ennesima beffa nei confronti degli esuli: abbiano il coraggio di dare attuazione alla legge o di cancellarla, chi ha perso tutto per amore dell'Italia non merita di essere trattato così".

ESULI IN FILA PER LA TESSERA BUS "MA LA LEGGE E' INAPPLICABILE"

Da Il Piccolo – Pagina Regione del 24 febbraio 2015

Esuli in fila per la tessera bus
«Ma la legge è inapplicabile»


Una ventina di potenziali beneficiari degli sconti si sono presentati agli sportelli
La Provincia: «Allo stato le domande non sono accoglibili». La palla alla Regione


di Gianpaolo Sarti


TRIESTE Le decine e decine di telefonate al consigliere regionale di Forza Italia Bruno Marini e all’addetto di segreteria Maurizio Marzi che nei giorni scorsi avevano pubblicato il proprio numero di cellulare per fornire chiarimenti e per invitare i potenziali beneficiari a pretendere il “dovuto”. Ma, soprattutto, la ventina di persone ieri in coda agli sportelli in Provincia, in via Sant’Anastasio, che il “dovuto” sono ben che andati a domandarlo. È l’abbonamento annuale dell’autobus semigratuito per gli esuli istriani, come previsto da una legge del 2007, finora mai applicata, a seminare il caos. 

Ed è proprio la Provincia, l’ente preposto ad autorizzare il mega sconto (5,15 euro anziché 343,50), a stoppare le richieste. In un lungo comunicato l’assessore provinciale ai Trasporti Vittorio Zollia spiega infatti perché, stando alla sua analisi, l’agevolazione è «inapplicabile». Salvo un ulteriore contributo finanziario della Regione. Prima, però, una premessa: «Ancora una volta mi vedo costretto a intervenire a fronte di iniziative e dichiarazioni che proprio per la qualifica dei soggetti che le hanno assunte possono creare, come di fatto stanno creando, grave confusione nell’utenza interessata e notevoli difficoltà operative agli uffici coinvolti». Zollia non fa nomi. Ma il riferimento è, oltre a Marini, al presidente dell’Anvgd (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) Renzo Codarin e al capogruppo provinciale del Pdl Claudio Grizon
Proprio quest’ultimo aveva esortato gli esuli a rivolgersi agli sportelli. Impossibile, precisa Zollia, spiegando che «il problema è noto» e che «alle poche richieste pervenute nel tempo la Provincia, sentita la Regione, ha sempre risposto negando motivatamente il rilascio». 
Il motivo, aggiunge, discende proprio dalle norme che regolano la controversa questione. L’assessore, in particolare, cita la legge regionale 20 del 1997 che individuava i beneficiari – al tempo gli invalidi e “i perseguitati politici italiani antifascisti e razziali, gli ex deportati nei campi nazisti” – e precisava che a queste categorie i benefici sono garantiti «nell’ambito degli impegni assunti in sede di gara». Impegni, ricorda Zollia, che i concessionari (come la Trieste Trasporti) «sono tenuti a rispettare dalla data della stipula dei relativi contratti» e che «sono coperti finanziariamente dai corrispettivi pattuiti». 
Dieci anni dopo, nel 2007, per una sorta di “compromesso storico”, il Consiglio regionale aggiunge anche gli esuli tra i beneficiari. Tuttavia nello stesso testo, qualche articolo dopo, come fa notare Zollia, puntualizza che l’estensione degli sconti agli esuli si realizzerà solamente «a decorrere dall’entrata in vigore della legge regionale di assegnazione delle risorse finanziarie necessarie per compensare i maggiori oneri derivanti dall’imposizione dell’obbligo di servizio». In pratica, quando ci saranno più soldi. Un punto, questo, su cui l’assessore dedica una sottolineatura: «La Regione potrà imporre alle concessionarie il rilascio delle ulteriori tessere gratuite solamente quando sarà in grado di dare alle Province risorse specifiche rispetto al corrispettivo contrattuale vigente».
La partita si ingarbuglia ancora. Nel 2008 la Finanziaria regionale chiarisce infatti che la Regione «è autorizzata» a sostenere le spese citate in quei commi (gli abbonamenti agli esuli) con i fondi stanziati a bilancio in cui, testuale, «risultano allocate risorse sufficienti per le finalità indicate». Quanto serve, quindi, si prende da là. La norma non è mai stata cancellata, sussiste tutt’ora. Ed è per questo che Marini, Grizon e altri reclamano il benefit. 
Ma la Regione, oltre ad “autorizzare”, ha anche effettivamente sborsato denaro in più per le tessere? Per Zollia è proprio questo il fatto: no, non l’ha fatto. «Dunque non è un passaggio giuridicamente valido – spiega in serata al telefono – se non attraverso una riduzione dei servizi resi ai cittadini». Questo però non c’è scritto da nessuna parte: «Già – chiarisce l’assessore – quindi o si integra la norma con la previsione di un taglio al trasporto pubblico, oppure non si applica proprio fintanto che non arrivano soldi freschi dalla Regione». Ciò perché, insiste, «si dimentica che esiste quell’articolo della legge 2007 sui trasporti lì dove si sostiene “che i contratti di servizio stipulati dagli enti locali (quindi la Provincia, ndr) con i gestori, esistenti alla data di entrata in vigore della presente legge, restano disciplinati dalla normativa regionale previgente in materia di trasporto pubblico locale”». 
Una garanzia, altrimenti le norme successive manderebbero all’aria i contratti in essere tra Provincia e aziende e, in ultima analisi, pure le prestazioni rese. In sostanza, per dare le tessere agli esuli non basta una legge venuta dopo, come la Finanziaria 2008: o si aggiungono altri fondi, oppure si rimette mano al contratto. Fuori da quel terreno non si va. Anche perché, osserva ancora l’assessore, «la Provincia non ha mai ricevuto dalla Regione per tali finalità risorse in più rispetto ai contratti, peraltro tutt’ora attuali in regime di proroga, oggi tecnica, quindi sempre riferiti ai medesimi corrispettivi, come ridotti nel 2012 e sino ad oggi coperti senza nemmeno l’applicazione dell’indicizzazione Istat». 

Questione di soldi e contratti: «Ogni 1000 tessere rilasciate varrebbero 85.000 Km di servizio in meno, previa stipula dei relativi atti aggiuntivi qualora naturalmente la Regione volesse integrare la norma in tal senso». L’ultima parola spetterebbe alla giunta Serracchiani. «È invitata a fare chiarezza definitiva su questa vicenda», conclude Zollia. Nell’attesa «le domande non si possono accogliere». Finisce qui? Non proprio. Grizon invita gli uffici a registrare comunque le richieste degli esuli: «Spetterà alla giunta e al Consiglio regionale garantire le coperture finanziarie perché non è compito dello sportello valutare se ci sono o meno i fondi». Ribatte a distanza Zollia: «Le domande non sono accoglibili perché, al momento, costituirebbero solo un’inutile spesa per i cittadini». La saga continua. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

lunedì 23 febbraio 2015

OLTRE UNA VENTINA DI ESULI IN FILA IN PROVINCIA PER L’ABBONAMENTO AGEVOLATO PER IL TPL

Grizon (Pdl): “la Provincia accolga tutte le domande, spetterà poi semmai alla giunta e al consiglio regionale garantire le coperture finanziarie”.


“Sono stati almeno una ventina gli esuli che questa mattina si sono rivolti allo Sportello per il rilascio delle tessere per il tpl agevolato negli uffici della Provincia in via S. Anastasio.”
“I dati mi sono stati forniti dal dott. Fabio Cella dirigente della Funzione Trasporti della Provincia – annuncia Claudio Grizon, capo gruppo del Pdl – a cui ho raccomandato la massima attenzione alle richieste dei cittadini in attesa della Commissione Trasparenza che abbiamo chiesto”.
“Purtroppo da alcuni cittadini che si sono rivolti allo Sportello abbiamo ricevuto informazioni preoccupanti – evidenzia Grizon – in quanto gli uffici, pur ammettendo l’esistenza della norma, tendono a disincentivare la presentazione delle domande asserendo che la legge non prevede la copertura della spesa conseguente”.
Per quanto attiene poi i documenti da allegare all’istanza “pretendono addirittura che gli interessati si rivolgano alla Prefettura per chiedere copia del decreto di profugo, andando in contro anche al pagamento del bollo, quando invece il Dpr 445/2000 assicura la facoltà di esibire copia (o copia autentica) della “qualifica di profugo” oppure idonea autocertificazione, ovvero dichiarazione sostitutiva di atto notorio, in cui il richiedente ne attesta il possesso”.
Non spetta allo sportello valutare se ce o non ce copertura – spiega Grizon – quella a nostro avviso ci dovrebbe essere ma comunque è un fatto tecnico giuridico o politico che è deve essere approfondito dalla presidente Maria Teresa Bassa Poropat o, eventualmente, nel caso, risolto dalla giunta o del consiglio regionale”.
“Non ho fatto io la legge – commenta ancora Grizon - e posso concordare con quanti forse ritengono che ci sono istriani che stanno bene e che non hanno bisogno dell'abbonamento scontato, ma ce ne sono tanti invece che potrebbero averne bisogno. Il fatto è che in molti hanno strumentalizzato il loro dramma e anche questa situazione lo conferma: hanno fatto una legge e poi l'hanno dimenticata, questa è l'ennesima presa in giro”.
“A questo punto – conclude l’esponente del Pdl - abbiano il coraggio di attuarla o di cancellarla: gli esuli a Trieste e alla loro amata Italia hanno dato molto, semmai è lo Stato italiano ad esser stato ingeneroso con loro, e non sarà certo una tessera agevolata a risarcirli definitivamente dei torti subiti”.

«GLI ESULI CHIEDANO LO SCONTO BUS»

Da Il Piccolo del 23 febbraio 2015 

Nel centrodestra si scatena la corsa al bonus. 
Grizon: "vengano in Provincia"

TRIESTE «Gli esuli istriani fiumani e dalmati che desiderano un abbonamento annuale per la rete dei bus triestina a soli 5,15 euro anziché a 343,50 euro possono rivolgersi da domani mattina agli uffici della Provincia di Trieste, in via Sant’Anastasio 3, dalle 9 alle 12». Firmato Claudio Grizon. Capogruppo del Pdl alla Provincia di Trieste
La kafkiana vicenda degli abbonamenti agevolati sui mezzi di trasporto per gli esuli non si esaurisce. Semmai, negli ambienti più vicini agli esuli del centrodestra, scatena quasi una “competizione” finalizzata a garantire il benefit sinora fantasma a istriani, fiumani e dalmati. All’indomani della chiamata alla mobilitazione di Bruno Marini, il consigliere regionale di Forza Italia che ha scoperto il comma di una legge approvata otto anni fa che garantisce sconti pesanti sull’autobus agli esuli ma che non è mai stato applicato, si mobilita infatti il capogruppo provinciale del Pdl. 
«Bene ha fatto il consigliere Marini, dopo circa 8 anni dal voto della legge che ha opportunamente istituito questo piccolo beneficio, a denunciare il sospetto silenzio che ha caratterizzato questo provvedimento e a richiederne l’applicazione immediata, ma non credo proprio che saranno necessarie “spedizioni” in Provincia di Trieste per richiedere l’applicazione della legge» afferma Grizon. E aggiunge: «Sul sito istituzionale della Provincia di Trieste è evidenziato, contrariamente a quanto avviene su quello di Trieste Trasporti, che il trasporto pubblico agevolato spetta anche agli “esuli provenienti dagli ex territori italiani”
Pertanto credo proprio che non vi saranno problemi». Seguono i consigli pratici: «Per ottenere l’abbonamento scontato gli esuli, in possesso della qualifica di profugo rilasciata dalla prefettura, possono presentarsi direttamente agli uffici provinciali per compilare il modulo di richiesta, un’autodichiarazione che attesti un reddito minore di 30 mila euro lordi annui e per consegnare una copia autenticata della qualifica di profugo. Ottenuta entro 30 giorni l’autorizzazione dalla Provincia, gli interessati potranno ritirare la tessera negli uffici di Trieste Trasporti in via Lavoratori 2».

domenica 22 febbraio 2015

TRASPORTO PUBBLICO, ABBONAMENTI AGEVOLATI PER GLI ESULI: BASTA LA QUALIFICA DI PROFUGO

Grizon (Pdl): "non servono “spedizioni” in Provincia, le domande vanno presentate in vi S. Anastasio dalle 9.00 alle 12.00; chiederemo una commissione trasparenza per far luce sui fatti"

“Gli esuli istriani fiumani e dalmati che desiderano un abbonamento annuale per la rete dei bus triestina a soli 5 euro e 15 centesimi anziché a 343,50 euro possono rivolgersi da domani mattina agli uffici della Provincia di Trieste, in via S.Anastasio 3, dalle 9.00 alle 12.00”.
“Bene ha fatto il consigliere Marini dopo circa 8 anni dal voto della legge che ha opportunamente istituito questo piccolo beneficio – sottolinea Claudio Grizon, capo gruppo del Pdl in Provincia di Trieste – a denunciare il sospetto silenzio che è ha caratterizzato questo provvedimento e a richiederne l’applicazione immediata, ma non credo proprio che saranno necessarie “spedizioni” in Provincia di Trieste per richiedere l’applicazione della legge”.
“Infatti – sottolinea Grizon – sul sito istituzionale della Provincia di Trieste è evidenziato, contrariamente da quello di Trieste Trasporti, che il trasporto pubblico agevolato spetta anche agli “esuli provenienti dagli ex territori italiani” pertanto credo proprio che non vi saranno problemi”.
“Quindi – spiega Grizon che è consigliere nazionale e vice presidente provinciale dell’ANVGD – tanto per essere concreti, va detto che i cittadini del territorio provinciale, esuli dall’Istria da Fiume e dalla Dalmazia, in possesso della qualifica di profugo rilasciata dalla Prefettura al momento del loro arrivo in Italia, per ottenere l’abbonamento scontato possono presentarsi direttamente agli uffici provinciali per compilare il modulo di richiesta, una autodichiarazione che attesti un reddito minore di 30 mila euro lordi annui e consegnare una copia autenticata della qualifica di profugo”.
“Comunque sia – aggiunge ancora Grizon – ottenuta, entro 30 gg, l’autorizzazione dalla Provincia gli interessati potranno ritirare la tessera presso gli uffici di Trieste Trasporti in via Lavoratori 2”.
“Per far luce sulla questione – annunciano infine i pidiellini Grizon e Massimo Romita - presenteremo una richiesta urgente per la convocazione di una commissione trasparenza ai fini di verificare se, al di là di quanto compare sul sito, per quali ragioni in questi otto anni né la Regione né la Provincia stessa hanno dato evidenza di questa opportunità”.

martedì 17 febbraio 2015

CAAF INTASATI PER IL NUOVO ISEE, CLAUDIO GRIZON (PDL): "RINVIARE I TERMINI PER LE DOMANDE SU TPL E LIBRI DI TESTO"

Interpellanza urgente del Pdl alla presidente Bassa Poropat: verificare la situazione, rinviare i termini e chiedere un intervento della Regione

“Il termine per la presentazione delle domande per il trasporto pubblico e i libri di testo degli studenti scade il 31 marzo 2015 ma, a causa dei CAAF intasati dalle richieste per le nuove certificazioni dell’ISEE i termini potrebbero essere troppo stretti”.
Lo sottolinea Claudio Grizon, capo gruppo del PDL in Provincia, in una interpellanza urgente indirizzata alla presidente Maria Teresa Bassa Poropat, dove evidenzia tra l’altro che “dalle informazioni raccolte e verifiche effettuate risulterebbe che i CAAF, a seguito della nuova norma in materia, risultino particolarmente congestionati dalle richieste di certificazioni ISEE da produrre, con le nuove modalità, alla pubblica amministrazione per accedere ai vari benefici di legge previsti”.
“Infatti – scrive l’esponente del PDL - i CAAF triestini avrebbero istruito ad oggi una media del 50% delle pratiche di ISEE realizzate lo scorso anno nel medesimo periodo”.              
Considerato che i CAAF in regione FVG gestiscono il 90% delle richieste di certificazioni ISEE per le varie pratiche legate ai contributi nel settore istruzione, sociale e previdenziale “il tema – evidenzia Grizon – va affrontato con un coordinamento tra i vari enti interessati al fine di evitare che i cittadini e le famiglie rimangano impantanate nei tempi dei CAAF e dell’INPS al punto di perdere opportunità e contributi”.
“Alla luce dei fatti ho interpellato la presidente della Provincia – scrive Grizon - affinché si faccia carico del problema per quanto di competenza dell’ente e sensibilizzi i Comuni affinché verifichino la compatibilità dei termini delle loro scadenze con i carichi di lavoro dei CAF e dell’INPS”.
“Se necessario – conclude Grizon - la Provincia proroghi i propri termini di scadenza per la presentazione delle istanze sul diritto allo studio, e altre eventuali facenti capo all’ente, e promuova una verifica sul tema con i Comuni chiedendo eventualmente alla Regione provvedimenti di proroga ai termini di scadenza per la presentazione delle istanze di contributo”.

giovedì 8 gennaio 2015

“PER TRIESTE TRASPORTI IL TESSERINO DI RICONOSCIMENTO ERA UN’OPERAZIONE IN PERDITA OLTRECHE' ILLEGITTIMA"

“Fortunatamente Trieste Trasporti si è resa conto che l’operazione tesserino di riconoscimento era un’irritante, inutile e costoso adempimento burocratico”. E’ questo il commento del capo gruppo del Pdl a Palazzo Galatti Claudio Grizon che insieme al collega Massimo Romita ha presentato una mozione per sollecitare la sospensione del provvedimento. 
“Finora – sottolinea però Grizon - forse non è emerso che era anche un’operazione in perdita per l’azienda”. Infatti per ottenere il tesserino, secondo il sito web della società, “basta registrarsi sul sito webticketing.triestetrasporti.it e richiedere il rilascio del tesserino provvisorio. Il tesserino definitivo verrà successivamente consegnato, a cura dell’Azienda, al domicilio indicato”. Ovviamente in alternativa bastava andare negli uffici di via dei Lavoratori. 
“Quindi, oltre ai già citati costi per l’utente - spiega l’esponente del centrodestra - tra cui quelli per la foto, il permesso dal lavoro per raggiungere gli uffici ed i famosi 5 euro, vi sono i costi di Trieste Trasporti per inviare al domicilio degli abbonati il tesserino”. 
“Si tratta – aggiunge Grizon - dei costi sopportati per gli applicativi web, i costi del personale amministrativo impegnato per gestire le pratiche a cui si aggiunge il costo di 5.10 euro per la raccomandata (come mi è stato confermato da alcuni utenti) con cui veniva inviata ai richiedenti la tessera di riconoscimento a cui si aggiungeva il costo di una simpatica T Shirt (vedi la foto in alto) inviata in omaggio”. 
“Quindi – conclude il consigliere del Pdl - è evidente che i 5 euro non coprivano certo le spese e quindi l’operazione era, oltre che irritante per gli abbonati, in perdita per Trieste Trasporti. A questo punto auspico che non ci siano in futuro tentennamenti o che non si inventino soluzioni simili che vadano contro la logica della semplificazione della burocrazia e contro le norme”.

mercoledì 7 gennaio 2015

GRIZON E ROMITA (PDL): "UN ASSURDO BALZELLO IMPOSTO AI VIAGGIATORI"

Da Il Piccolo del 7 gennaio 2015

Piovono altre critiche da Federconsumatori, gruppi Pdl in Provincia e Cinquestelle in Comune richieste da destra
Grizon e Romita chiedono che in alternativa la giunta Poropat finanzi l’abbattimento del costo di 5 euro del tesserino
Continuano intanto a piovere da ogni parte le proteste contro il tesserino da 5 euro istituito da Trieste Trasporti. 

«Rivolgiamo un invito formale a Trieste Trasporti affinché desista dal procedere nella richiesta di dotarsi del tesserino di riconoscimento specifico ai propri abbonati». è quanto afferma a nome della Federconsumatori Angelo D’Adamo. «Trieste Trasporti ha tutti gli strumenti organizzativi e normativi per combattere gli abusi o i cosiddetti “furbetti" e far rispettare le regole sull' uso degli abbonamenti. La carta d'identità è più che sufficiente per identificare correttamente il possessore del titolo di viaggio. Crediamo non sia corretto chiedere ad un utente, triestino o forestiero che acquista un abbonamento per un mese - afferma Federconsumatori - di munirsi di una tessera di 5 euro senza sapere se l'abbonamento sarà nuovamente richiesto dalla persona successivamente. Non abbiamo alcuna evidenza dei costi che l'Azienda dovrà sostenere, anzi, crediamo che l'operazione "tesserino" sia semplicemente un improprio guadagno slegato dal servizio».
«La Provincia sensibilizzi fermamente e formalmente Trieste Trasporti affinché non si avvalga della facoltà di obbligare gli utenti di munirsi di un tesserino di identità anche per gli abbonamenti mensili, al costo di 5 euro». È questo l’impegno che i consiglieri del Pdl a Palazzo Galatti Claudio Grizon e Massimo Romita chiedono con una mozione alla giunta Bassa Poropat. «Tale misura – scrivono i due esponenti del centrodestra provinciale - è inutilmente onerosa e vessatoria, oltre che di dubbia legittimità, in quanto i cittadini sono già, generalmente, dotati di un documento di identità e, quanto all'abbonamento annuale, questo era finora già completo di foto dell'utente. Qualora Trieste Trasporti dovesse snobbare la richiesta - continuano Grizon e Romita – proponiamo alla giunta di valutare la possibilità di stanziare una parte dei circa 180mila euro che avrà a disposizione nel 2015 per l’incentivazione del trasporto pubblico per abbattere l’assurdo balzello che la Trieste Trasporti ha imposto ai propri utenti, oppure di utilizzare gli eventuali interessi maturati con la giacenza dei trasferimenti regionali per il Tpl sui conti del Tesoriere»
«È molto grave che Trieste Trasporti - dichiarano Paolo Menis e Stefano Patuanelli, consiglieri comunali M5S - nell’anno che dovrebbe segnare l’avvio della gestione unica regionale del trasporto pubblico locale, scelga di applicare ai cittadini che usano gli autobus un subdolo balzello di 5 euro dicendo che il tesserino identificativo avrà validità quinquennale. Trieste Trasporti sa già che vincerà il bando di gara per il trasporto pubblico locale dei prossimi anni? Oppure è una scommessa fatta sulla pelle degli utenti?». M5S annuncia che proporrà alle altre forze politiche una delibera urgente per chiedere a Trieste Trasporti di far fare marcia indietro sul tesserino e di attivare piuttosto altre forme di abbonamento. «Nel frattempo - continuano Menis e Patuanelli - invitiamo i cittadini a non acquistare il tesserino identificativo». (s.m.)

martedì 6 gennaio 2015

PROVINCIA, GRIZON E ROMITA (PDL): “ELIMINARE LA TESSERA DI RICONOSCIMENTO PER GLI ABBONAMENTI MENSILI PER IL TPL”

Grizon (Pdl): “Trieste Trasporti è riuscita a scontentare tutti per ricavare poche decine di migliaia di euro che rispetto ai 53 milioni stanziati dalla Regione per il Tpl provinciale sono una goccia nell’oceano; oltretutto avrebbe potuto risparmiarli rinunciando alla ridicola causa contro la Provincia per il nuovo regolamento di vettura che prevede il trasporto dei cani”
“La Provincia a sensibilizzi fermamente e formalmente Trieste Trasporti affinché non si avvalga della facoltà di obbligare gli utenti di munirsi di un tesserino di identità anche per gli abbonamenti mensili, al costo di 5 euro”.
E questo l’impegno che i consiglieri del Pdl a Palazzo Galatti Claudio Grizon e Massimo Romita chiedono con una mozione alla giunta Bassa Poropat sul caso del tesserino imposto dalla Trieste Trasporti. 
“Tale misura – scrivono i due esponenti del centro destra provinciale - è inutilmente onerosa e vessatoria – oltre che di dubbia legittimità – in quanto i cittadini sono già, generalmente, dotati di un documento di identità legale e, per quanto all'abbonamento annuale, questo era finora già completo di foto e dati dell'utente”.
“Qualora Trieste Trasporti dovesse snobbare la richiesta di rinunciare al tesserino - evidenziano Grizon e Romita – pur non avendo competenza sulle tariffe del trasporto pubblico locale e sulle modalità di pagamento, come per altro non ce l’hanno i Comuni (le tariffe le determina la Regione), con la mozione proponiamo alla giunta di valutare la possibilità di stanziare una parte dei circa 180 mila euro che avrà a disposizione nel 2015 per l’incentivazione del trasporto pubblico per abbattere l’assurdo balzello che la Trieste Trasporti ha imposto ai propri utenti, oppure di utilizzare gli eventuali interessi maturati con la giacenza dei trasferimenti regionali per il Tpl sui conti del Tesoriere”.
“E’ tristemente risibile l’atteggiamento di Trieste Trasporti in questa vicenda – concludono Grizon e Romita – in quanto ideando questo adempimento, pur previsto dalla legge regionale ma non obbligatorio, sta indispettendo tutti, dai cittadini ai partiti di ogni schieramento, e tutto per ricavare un importo di qualche decina di migliaia di euro che paragonato agli oltre 53 milioni di euro che riceverà dalla Regione tramite la Provincia sono una goccia nell’oceano e che avrebbe potuto recuperarli rinunciando alle spese per la ridicola causa contro la Provincia sul nuovo regolamento di vettura che, contro il parere di Trieste Trasporti, prevede il trasporto dei cani”.

martedì 25 novembre 2014

TRASPORTO PUBBLICO, GIOVEDI’ IN CONSIGLIO SU INIZIATIVA DEL PDL AUDIZIONE SULLA NUOVA GARA REGIONALE


"Il 23 gennaio 2015 scadranno i termini per la nuova gara europea sul trasporto pubblico nella nostra regione - ricorda Claudio Grizon, capo gruppo del Pdl a Palazzo Galatti  - e oltre ad individuare il nuovo gestore per i prossimi tre lustri il nuovo bando sancirà il ritorno della competenza sul Tpl in Regione dopo 15 anni di gestione sul territorio da parte delle Provincie".
"Abbiamo chiesto di invitare in audizione le organizzazioni sindacali - spiega Grizon - per verificare quali sono i problemi che ancora preoccupano gli 803 lavoratori di Trieste Trasporti che il recente protocollo d'intesa siglato con la Regione credo abbia chiarito solo in parte".
"Alla richiesta del Pdl si sono aggiunti tutti i colleghi di opposizione - ricorda l'esponente del centro destra provinciale - e, dopo una certa riluttanza ad invitare le oo.ss., il centro sinistra ha ceduto proponendo, con il nostro assenso, di invitare anche l'assessore regionale ai trasporti Mariagrazia Santoro per un confronto diretto che si terrà il prossimo giovedì 27 novembre".
"Sono molto preoccupato per il futuro del Tpl triestino - conclude Grizon - anche perché con un unica società a gestire il servizio e con la gestione ed il controllo spostato in una Regione sempre più friulano centrica rischiamo di perdere, oltreché posti di lavoro, anche quelle posizioni di primo piano che i lavoratori e la Trieste Trasporti hanno conquistato nel corso degli anni: a partire dall'età media dei mezzi di solo 3,7 anni contro i 7 delle altre società fino alla percentuale dei costi di gestione coperti da biglietti ed abbonamenti per il 30% contro il 20/22% del resto della regione".       
 
Claudio Grizon
Consigliere della Provincia di Trieste
Capo Gruppo PDL



venerdì 21 novembre 2014

PROVINCIA, TRASPORTO PUBBLICO: AUDIZIONE DEI SINDACATI PER LA NUOVA GARA


"Il 23 gennaio 2015 scadranno i termini per la nuova gara europea sul trasporto pubblico nella nostra regione - ricorda Claudio Grizon, capo gruppo del Pdl a Palazzo Galatti - e oltre ad individuare il nuovo gestore per i prossimi tre lustri il nuovo bando sancirà il ritorno della competenza sul Tpl in Regione dopo 15 anni di gestione sul territorio da parte delle Provincie".
"Abbiamo chiesto di invitare in audizione le organizzazioni sindacali - spiega Grizon - per verificare quali sono i problemi che ancora preoccupano gli 803 lavoratori di Trieste Trasporti che il recente protocollo d'intesa siglato con la Regione credo abbia chiarito solo in parte".
"Alla richiesta del Pdl si sono aggiunti tutti i colleghi di opposizione - ricorda l'esponente del centro destra provinciale - e, dopo una certa riluttanza ad invitare le oo.ss., il centro sinistra ha ceduto proponendo, con il nostro assenso, di invitare anche l'assessore regionale ai trasporti Mariagrazia Santoro per un confronto diretto che si terrà il prossimo giovedì 27 novembre".
"Sono molto preoccupato per il futuro del Tpl triestino - conclude Grizon - anche perché con un unica società a gestire il servizio e con la gestione ed il controllo spostato in una Regione sempre più friulano centrica rischiamo di perdere, oltreché posti di lavoro, anche quelle posizioni di primo piano che i lavoratori e la Trieste Trasporti hanno conquistato nel corso degli anni: a partire dall'età media dei mezzi di solo 3,7 anni contro i 7 delle altre società fino alla percentuale dei costi di gestione coperti da biglietti ed abbonamenti per il 30% contro il 20/22% del resto della regione". 

domenica 14 settembre 2014

PROGETTO COSTA, RISERVE DI PDL-NCD MUGGIA

Da Il Piccolo di sabato 14 settembre 2014 - Pagina Provincia

«Ok al progetto ma ribadiamo il no al senso unico sulla Strada provinciale per Lazzaretto e all’eventuale passaggio al Comune: costerebbe troppo gestirla». Claudio Grizon, consigliere comunale del Pdl-Ncd, approva con forti riserve il progetto di riqualificazione della costa affrontato pochi giorni fa dalla Conferenza dei servizi. 
Esprimendo soddisfazione per l’evolversi dell’iter il consigliere, a nome del gruppo consigliare presente in Comune, ha ribadito l’assoluta contrarietà all’ipotesi del senso unico sulla strada provinciale per il Lazzaretto «sulla quale per altro la stessa Provincia con l’assessore Vittorio Zollia ha sempre espresso contrarietà»
Secondo Grizon «acquisirla nel patrimonio dell’Ente, per eludere questa contrarietà, ci parrebbe poi assurdo in quanto per il futuro bisognerebbe assicurarne la manutenzione ordinaria e straordinaria con costi importanti che ricadrebbero sul bilancio comunale»
Per quanto riguarda il progetto complessivo della costa muggesana Grizon ha evidenziato come «la stessa presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat mi ha espresso perplessità, che condivido, sulla collocazione del parcheggio da 101 posti auto e sul suo impatto visivo sulla costa»
Grizon ha stigmatizzato poi come alla Conferenza dei Servizi si siano registrate la presenza «solamente di Provincia, Porto e Capitaneria sulle 16 istituzioni invitate a cui si sono aggiunti i pareri scritti inviati dall'Agenzia del Demanio e dal Servizio tutela del paesaggio e biodiversità della Regione». Da qui l'affondo politico: «Oltre alle caratterizzazioni e alle autorizzazioni ambientali, per portare a buon fine il progetto finanziato con 1 milione e 300 mila euro dalla giunta guidata da Tondo, è necessario che la Regione, oggi guidata dalla Serracchiani, assicuri al Comune la disponibilità di tutte quelle risorse e gli spazi finanziari necessari che per quest’anno invece ha di fatto azzerato mettendo a rischio i finanziamenti già stanziati anche su altri interventi».
Per l'esponente del centrodestra «rimane quindi ancora attuale la proposta avanzata dal consigliere regionale Roberto Dipiazza con cui sollecitava la Regione ad assumere la regia del progetto assicurando le risorse necessarie»
Pronta la replica del Comune. «Abbiamo cercato e trovato probabilmente il modo per superare almeno parzialmente l’ostacolo rappresentato dal patto di stabilità attraverso un recente provvedimento della Regione che permetterebbe di utilizzare un terzo circa di tale somma», spiega il sindaco di Muggia Nerio Nesladek. «Si è poi agito anche in altre sedi quali, per esempio, l’Autorità Portuale per il lungo lavoro di caratterizzazione e in Provincia affinché si raggiungesse un accordo sulla strada provinciale, strada su cui è ancora tutto da decidere», prosegue Nesladek. Per il sindaco «fondamentale, in primo luogo, per la sicurezza, è che debba divenire una strada ad uso turistico. Ma chiedo a Grizon: a chi andrà quella strada una volta che la Provincia non ci sarà più: non è meglio anticipare i tempi per metterci al lavoro?» Sulla partnership con Dipiazza, Nesladek annuncia che collaborerà volentieri con l'ex sindaco se servirà ad accelerare l’iter. Posso garantire, comunque, che oltre a lui, attuale Amministrazione regionale è interessata al progetto». Riccardo Tosques

giovedì 8 maggio 2014

IL PDL CHIEDE UNA ROTATORIA VICINO ALL'INGRESSO DELLA TESECO

Da Il Piccolo di giovedì 8 maggio 2014 - Pagina 28 Nazionale 

Interrogazione in Provincia: la nuova struttura risolverebbe i problemi di traffico e del percorso della linea 47

MUGGIA - Istituire una rotatoria tra il ponte sul Rosandra e l’ingresso alla Teseco per risolvere i problemi del traffico e del percorso della 47. È la richiesta avanzata dal consigliere provinciale del Pdl Claudio Grizon in una interrogazione avanzata all’assessore alla Viabilità della Provincia Vittorio Zollia
«La rotonda dovrebbe essere realizzata, stando a quanto detto dall’assessore Zollia, anche se non si sa quando – racconta Grizon - essendo per altro prevista, con dimensioni più importati di quelle che sarebbero sufficienti per il traffico ed il trasporto locale, anche dal piano regolatore portuale e dalla destinazione delle aree dell’ex raffineria al district park per attività portuali».
«Pare che i contatti con il Comune di Trieste siano in atto anche se la giunta Cosolini sembra non attribuire priorità a questa rotonda – prosegue Grizon -, che sorgerebbe proprio sull’intersezione tra i tre comuni (Trieste, Muggia e San Dorligo, ndr), e che contribuirebbe in modo risolutivo a ridurre la velocità del traffico in quel punto, oggi condizionato da un limite assurdo e non rispettato da nessuno di 30 cbhilometri orari come nei centri storici»
Come riferito dall’assessore alla Viabilità della Provincia, ricorda Grizon, «per dare il senso dell’interesse di Cosolini su quest’opera va evidenziato che il sindaco di Trieste pretenderebbe che la rotonda, pur insistendo sul suo comune, dovrebbe essere gestita a cura e con oneri della Provincia».
La realizzazione della rotatoria dinanzi all’ingresso della Teseco, poco dopo il ponte sul Rosandra in direzione Trieste, consentirebbe di girare regolarmente ai bus della linea 47, oggi invece costretti a raggiungere la località di Domio, con un evidente consumo di chilometri che per Grizon invece «potrebbero essere utilizzati per un miglio servizio». Infine l’esponente del centrodestra ha auspicato di veder risolta la questione della 20 Express per rendere più veloce il collegamento tra Muggia e il centro di Trieste e una rivisitazione del percorso ad anello per le linee 7 e 27. (ri.to.)