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sabato 8 novembre 2014

MUGGIA, PIANO DEL PORTO: NO A RIGASSIFICATORE E MOLO VIII E GARANZIE PER IL BYPASS DI AQUILINIA E LA VIABILITA’

Grizon (Pdl): abbiamo corretto la delibera e dimostrato ancora una volta che su certi temi Muggia può e deve essere unita  

"Non potevamo essere noi – sottolinea il consigliere del Pdl Claudio Grizon – ad assicurare la maggioranza nel numero legale  necessario per votare l’immediata esecutività alla delibera sul parere sulla procedura di V.I.A. integrata V.A.S. relativa la piano regolatore portuale di Trieste pertanto il sindaco ha dovuto aggiornare la seduta al giorno dopo".
A causa di due assenze tra i consiglieri di maggioranza e dell’incertezza del voto del consigliere di Rifondazione Comunista il sindaco Nerio Nesladek ha dovuto aggiornare il consiglio convocato lo scorso 5 novembre al giorno dopo per proseguire i suoi lavori e smaltire i quindici punti all’ordine del giorno (rinviate le due mozioni di Mosetti).
"Nessuna polemica – aggiungono i consiglieri del Pdl - ma non possiamo non evidenziare che spesso la posizione di Rifondazione mette in sindaco in difficoltà sul numero legale e, alla luce delle critiche che Coslovich ha espresso nei confronti della sue ex maggioranza, prendiamo atto che la sinistra estrema va per conto suo e provocando evidenti imbarazzi".  
"Abbiamo ritenuto comunque necessario correggere la delibera proposta dalla giunta – spiega poi Grizon – che si era sostanzialmente limitata a recepire i pareri degli uffici, in quanto mancavano alcuni richiami e prescrizioni che riguardano l’impatto sul nostro territorio".
"A tal fine per la seduta di mercoledì 5 – prosegue l’esponente del centro destra - ho predisposto un emendamento che modificava ampiamente il dispositivo della delibera con l’adesione dei colleghi del Pdl Paolo Prodan, Christian Gretti, Nicola Delconte, Dario Grison e di Ferdinando Parlato di Un’Altra Muggia".
"In primo luogo abbiamo proposto di “prendere atto – facendole proprie - delle analisi, delle considerazioni e delle prescrizioni” non di “far propri i pareri espressi” dagli uffici e comunque di “voler evidenziare alcuni degli aspetti più significativi”."
“Considerato che dalla lettura delle Norme Tecniche non appare di immediata lettura l’esclusione della possibilità di realizzazione dell’impianto di rigassificazione a Zaule, come richiamato negli elaborati valutativi” abbiamo chiesto – ricorda Grizon - che “la destinazione a “polo energetico” attribuita alle aree denominate “ex Esso” debba essere modificata con una zonizzazione “aree industriali” ove siano vietati gli impianti di rigassificazione di GNL, depositi di GPL interrati o in superficie, impianti di produzione energetica funzionanti con combustibili fossili o impianti industriali siderurgici o petroliferi”.
Nel testo finale, risultato dell’unione del nostro testo con l’emendamento che Geremia Liguori ha presentato per la maggioranza il giorno dopo, riprendendo quasi il 90% delle nostre proposte – sottolinea l’esponente del Pdl - il testo finale è stato in parte modificato ribadendo che “si ritiene che negli elaborati progettuali del Piano venga esplicitamente esclusa la possibilità di realizzazione dei qualsiasi impianto di rigassificazione a terra o a mare, in superficie o interrato, nelle aree di competenza dell’Autorità Portuale e normate con il piano in parola. Di escludere inoltre la possibilità di realizzare depositi di GPL interrato o in superfice e di impianti di produzione energetica funzionanti con combustibili fossili. Di richiedere inoltre venga esclusa la possibilità di realizzare impianti a rischio di incidenti rilevanti”.
"Abbiamo motivato la nostro “parere non favorevole” in particolare al Molo VIII, che da solo nel 2009 – ricorda ancora Grizon - avevo già criticato per l’impatto derivante dalle dimensioni che porterebbero ad una pesante restrizione degli spazi per le movimentazioni navali dinanzi alla cittadina e per l’inquinamento derivante dalla potente illuminazione sulla struttura e del rumore che deriverebbe dall’operatività portuale".
La contrarietà ora è stata inoltre motivata, oltre ai pareri tecnici degli uffici, anche in ragione delle “significative movimentazioni navali conseguenti che si aggiungerebbero a quelle già gravitanti sul pontile della SIOT, sul canale navigabile ed in particolare sul pontile della KRI S.p.A. - gruppo Kuwait Petroleum (ex Shell) posto nell’ambito delle aree dell’ex raffineria, che gestisce anche i depositi di prodotti e benzine di cat.A (che avrebbero meritato degli approfondimenti)”. Considerazioni queste che la maggioranza non ha voluto accogliere.
Abbiamo poi voluto condizionare il nostro “parere favorevole in merito alle previsioni del Piano Regolatore del Porto di Trieste che riguardano il territorio del Comune di Muggia” – proseguono i consiglieri del Pdl - alla previsione di 2 ingressi/uscite di cui “il principale, verso Nord, seguirà l’attuale più immediata viabilità sul lato destro del canale navigabile, fino a raggiungere l’ampia via Malaspina e quindi, attraversata via Caboto, la grande viabilità; in subordine il traffico del Terminal passerà parallelo alla S.S. 15 – via Flavia, opportunamente separato dalla viabilità ordinaria, con le carreggiate poste tra i binari della ferrovia e la proprietà Autamarocchi, arretrando il muro perimetrale della sua proprietà, fino all’intersezione con la via Parlotti dove il traffico del Terminal potrà raggiungere il canale navigabile e poi, svoltando a destra, l’ampia via Malaspina e quindi, attraversata via Caboto, la grande viabilità”.
Posizioni queste che già nel 2009 avevamo ribadito ma in quest’occasione la maggioranza ha voluto sintetizzare tutto evidenziando solo che “l’ingresso/uscita verso nord e verso la grande viabilità” dovrà essere “realizzato in modo tale da non intralciare il traffico in ingresso/uscita dal comune di Muggia”. 
Mancava inoltre nella proposta della giunta un forte richiamo all’esigenza che “siano realizzati il By-pass di Aquilinia e le infrastrutture ferroviarie a servizio del Terminal (in quanto si rileva che la progettazione dell’accesso Nord non le prevede), considerato che già le Norme Tecniche di Attuazione del Piano medesimo prevedono l’impegno dell’Autorità Portuale a costruire un tavolo tecnico per la progettazione di tale accesso al quale dovranno partecipare le Amministrazioni interessate ed in particolare i Comuni di Muggia e di Trieste e l’Ente Zona Industriale  che ha competenza su questo ambito retroportuale”.
"Se non avremmo presentato l’emendamento - conclude Grizon - e se il consiglio non fosse stato rinviato al giorno dopo la delibera sarebbe rimasta quella proposta dalla giunta e noi non avremmo potuto votarla". 
"Per cui, pur nella condivisione di diversi temi, desideriamo sottolineare che il nostro apporto è stato determinante per giungere ad un testo migliore. Infatti, alla fine, dopo l’unificazione e la sintesi del nostro emendamento a quello di Liguori per la maggioranza, fatte alcune correzioni, è stato votato quasi all’unanimità con la sola contrarietà di Daniele Mosetti di FdI e la non partecipazione al voto di Coslovich per Rifondazione Comunista".

giovedì 26 marzo 2009

UN NUOVO MURO DI TRAFFICO TRA MUGGIA E TRIESTE

Dal sito dell'Associazione "Impronta Muggia" - www.improntamuggia.it

Tornerà ad essere impossibile per i muggesani raggiungere Trieste con tempi di percorrenza non biblici? E' quanto ci si deve chiedere alla luce delle cose che stanno avvenendo, da ultimo con la viabilità proposta dall'Ente Porto per il suo nuovo Terminal Ro Ro. Andiamo con ordine.
La zona della Valle di Noghere-Aquilinia continua ad essere interessata da importanti progetti, tutti di grande impatto e con grandi riflessi locali. Uno dei principali aspetti è la viabilità, per la quale si gioca una partita determinante per la mobilità veloce e sicura dei nostri concittadini. Il tratto di Grande Viabilità aperto di recente ha sicuramente migliorato la velocità di percorrenza, lasciando comunque irrisolti molti problemi (Rabuiese-Vignano, collegamento non autostradale con la Slovenia ecc.).

L'accavallarsi delle competenze, Stato, Regione, Provincia,Comune di Muggia, Trieste e San Dorligo, EZIT, Ente Porto, Anas, e altre società, rende particolarmente difficile il lavoro dei nostri amministratori,. E ciò è pericoloso, perché la totalità (o quasi) degli altri soggetti sono interessati all'attraversamento o all'uso del territorio, senza particolare riguardo sugli effetti locali.

La nostra Associazione si occupa di mobilità sostenibile, e cioè di trasporto pubblico e ciclo-pedonabilità . E non possiamo essere che preoccupati. Ma lo saremmo anche se fossimo solo degli automobilisti perché le progettazioni oggi in essere ci fanno pensare che, se non stiamo attenti , un vero e proprio muro di traffico verrà eretto sul nostro territorio tra noi e Trieste, con conseguenze pesantissime sulla velocità e sulla sicurezza dei nostri spostamenti.

Elenchiamo le situazioni che si sono cumulate e si accumuleranno:
1. sulla S.P. Di Noghere/Farnei sono collegati i Centri commerciali esistenti (Famila e Castorama e altri); la viabilità è in parte da completare; è interdetto infatti il collegamento tra la S.P. di Farnei e lo svincolo di Noghere;

2. è recente l'apertura del Centro Freetime : le soluzioni viarie previste non hanno preceduto l'apertura- come avrebbe dovuto essere – ma si stanno realizzando ora. Ci sarà una nuova rotonda sulla S.S. Flavia di fronte al Centro (lo spazio ricavato per gli autobus del trasporto pubblico è gravemente carente), sarà ripristinato il doppio senso di marcia dal tratto Freetime -Via Caduti sul Lavoro, in modo da permettere al traffico (soprattutto quello in uscita) di collegarsi con la Grande Viabilità. Questo impegnerà tre rotonde, tra cui quella di Via delle Saline/Via Caduti del Lavoro, il cosiddetto svincolo di Noghere;

3. il traffico in uscita da Muggia che intende immettersi nella Grande Viabilità impegna lo svincolo di Noghere;

4. sono già stati approvati dal C.C. Gli strumenti idonei alla realizzazione di un nuovo Centro Commerciale nella zona degli ex serbatoi Aquila – di grandezza doppia del Freetime- quello delle Coop Nord Est . Le Varianti adottate riguardano sia gli aspetti commerciali sia la viabilità. Per quanto riguarda la viabilità è prevista la realizzazione di una nuova rotonda su Via delle Saline. Il traffico in entrata e in uscita (totalmente) sarà su Via delle Saline e intesserà due rotonde: quella da realizzare e quella dello svincolo di Noghere.Già la somma dei soli traffici verso Trieste e verso la Slovenia di Freetime a regime e del nuovo Centro della Coop Nord Est (20.000 mq di alimentari, 200 negozi!) renderà lo svincolo di Noghere , da dove passa tutto, problematicissima.

Il tutto ignorando o almeno sorvolando su un altro aspetto : il trasporto pubblico. Si parla, e giustamente, di metropolitana leggera. Il tratto ferroviario fino alla foce dell'Ospo esiste già. E i binari dove passano ? Attraversano Via delle Saline in prossimità dello svincolo di Noghere ( Rotonda Via Delle Saline/Via Caduti sul Lavoro.)

E' proprio il fatto dei binari che tagliano Via delle Saline che ci deve indurre a riconsiderare la funzione di questa strada, che è stata una manna dal cielo per i muggesani, ma è, e con il traffico ferroviario tornerà ad essere, una strada interna dell'EZIT, che non dovrebbe essere interessata da flussi veicolari civili: sarà al servizio delle attività industriali e commerciali delle aziende che lì operano (non dimentichiamo che c'è anche l'ipotesi Mercato Ortofrutticolo).

In presenza del traffico ferroviario dobbiamo pensare ai flussi veicolari escludendo, almeno come opzione principale, Via delle Saline.

Chiediamoci:
- dove passerà il traffico locale da Muggia Centro diretto a Trieste? Non facendo affidamento, per le ragioni suesposte, su Via delle Saline, a disposizione ci sarà la sola S.P.12 di Farnei, il che significherà incrociare il traffico dei Centri commerciali -soprattutto il Freetime usando la vecchia Statale - e significherà anche attraversare la vecchia galleria e il centro di Aquilinia;

- quale viabilità verrà utilizzata dal nuovo Centro Coop Nord Est? Dalla nuova rotonda su Via delle Saline andrà verso l'affollatissimo svincolo di Noghere, superando un passaggio a livello?

In questa situazione, complicatissima, si inserisce ciò che è ora oggetto della valutazione del Consiglio Comunale di Muggia : la Variante al Piano Regolatore dell'Ente Porto. L'Ente Porto, che si occupa dei traffici marittimi, fa la sua parte: e nella nuova Variante propone un nuovo terminal per il traffico Ro Ro, così descritto nella relazione di sintesi del Piano:
"Nuovo Terminal Ro Ro Noghere Il piano prevede innanzitutto la demolizione del pontile SI.LO.NE., un nuovo terrapieno, da torrente Rosandra a rio Ospo, con un fronte banchinato di circa 1250 m, in prima approssimazione dotato di 4-5 sporgenti di circa 25 m (“denti”) atti all’ormeggio di navi Ro-Ro, la cui ubicazione sarà definita in una fase progettuale successiva. L’area recuperata a mare risulta pari a circa 31 ha. Si renderanno in tal modo disponibili 5 accosti dedicati alla movimentazione di merci Ro Ro".
Ovviamente nella relazione si dice che “Il nuovo terminal richiede la realizzazione di adeguate infrastrutture di collegamento stradale a servizio delle funzioni previste.

E quale percorso è indicato nel Piano per le migliaia di mezzi, TIR e automobili sbarcate per raggiungere l'autostrada ? Lo si trova alla pag.1 della Relazione di Sintesi "Per l’accesso all’area di sviluppo portuale a mare a valle dell’area ex-Aquila (terminal Ro-Ro), sono previsti collegamenti realizzati attraverso tronchi stradali in parte dedicati e in parte condivisi con il traffico urbano e suburbano, adeguati a sostenere le funzioni commerciali ed industriali esistenti e previste, rispettivamente:
- un nuovo collegamento stradale principale da un accesso stradale sul lato est del terminal, oltrepassando il torrente Rosandra, si innesta sulla Via Flavia, in corrispondenza del by-pass di Aquilinia, a circa 1500 metri dallo svincolo di Via Caboto della GVT;

- un secondo collegamento stradale, da un accesso sul lato sud del terminal, nei pressi dell’area Edison Termoelettrica, si innesta sulla Via di Trieste in comune di Muggia, in affiancamento in sede propria o con opportuna riqualificazione della stessa, e quindi, attraverso la viabilità esistente – attraversamento dell’area ex-Aquila in direzione ortogonale alla costa o in alternativa aggiramento della stessa area oltrepassando il Rio Ospo e seguendo la SP 15 per Farnei – raggiungendo l’esistente SS 15 e il nuovo raccordo autostradale Lacotisce-Rabuiese in corrispondenza dello svincolo delle Noghere.
Concetto ribadito a pag. 27 dove si dice :
"Il nuovo collegamento Lacotisce-Rabuiese si stacca dalla G.V.T. per raggiungere il valico internazionale. Esso include una tratta di circa 2 km in galleria, prevede uno svincolo a 2 livelli (con il collegamento stesso in viadotto) in corrispondenza dell’area ex-Aquila, in comune di Muggia (svincolo delle Noghere), quindi in posizione ottimale per servire il traffico portuale generato dal terminal commerciale Ro-Ro previsto dal Piano mediante espansione a mare a valle della stessa area ex-Aquila".
Più chiaro di così! Ottimale, per smaltire il traffico veicolare del terminal Ro Ro, secondo il Porto, è lo svincolo delle Noghere, cioè sempre la stessa Rotonda Via Delle Saline/Via Caduti sul Lavoro. Hanno lo svincolo sulla Grande Viabilità di Via Caboto a 100 mt. dal Canale Navigabile, senza quasi uscire dalla zona demaniale, e indicano come Viabilità portuale due soluzioni, entrambe nel territorio del Comune di Muggia, che pesantemente complicano la nostra viabilità.

Una prima soluzione riguarda un innesto sulla via Flavia all’inizio dello stradone: i mezzi, provenendo dal fronte canale, per potersi immettersi in direzione Trieste dovranno attraversare la Statale, che taglieranno probabilmente con un’ennesima rotonda; una seconda soluzione è l’uscita presso “il Cason de Nacia” o termine della discesa di Aquilinia, con due nuove rotonde sulla provinciale verso Muggia, facendo confluire il traffico su Via delle saline e la S.P. Di Farnei : 5 Km di giro, torneranno infatti verso Trieste, per non usare Via Malaspina e lo svincolo autostradale di Via Caboto.

Perché? E comunque: a noi di Muggia va bene ?
Quando le proposte sembrano decisamente non buone per la nostra comunità non le contrastiamo respingendole e richiedendo le necessarie modifiche, ma ci limitiamo a richiedere una successiva verifica. Verifica, parola magica , invece di dire no, verificheremo, l'Amministrazione non si fa nemici, l'interlocutore è contentissimo (nessuno verificherà mai niente, quello rimarrà un sì) e intanto ci sfogliano come un carciofo: così è stato per il Freetime ,così è stato per il nuovo Centro delle Coop Nordest ,cosi sta avvenendo per la Viabilità portuale. E' necessario che i consiglieri comunali di Muggia facciano uno sforzo di approfondimento per conoscere tutto quello che si realizzerà o si intende realizzare in quella zona. E uno sforzo unitario per scelte condivise, per il bene comune, tutelando innanzitutto gli interessi dei cittadini di Muggia. Noi abbiamo verificato la situazione in zona Canale Navigabile e possiamo tranquillamente affermare che il traffico proveniente dal nuovo terminal Ro Ro può facilmente raggiungere lo svincolo autostradale di Via Caboto, senza interferire sul traffico locale, con vantaggio di tutti. La nostra Associazione pertanto, in base alle informazioni di cui dispone e che sono state qui riportate , ritiene necessario:

1. richiedere la modifica della viabilità prevista dall’Ente Porto per il Terminal Ro-Ro, escludendo che il traffico del terminal possa essere convogliato a sud in Val di Noghere, o, peggio ancora, innestato su Via Flavia con pesante compromissione del traffico locale da e per Trieste;

2. richiedere che la Variante dell'Ente Porto rispetti la pianificazione della Regione e dei Comuni di Trieste e Muggia in fatto di collegamento ciclabile Trieste- Muggia, e preveda il passaggio della cosiddetta ciclabile del mare in territorio demaniale;
3. ritiene altrettanto necessario verificare le decisioni già adottate per la viabilità del Centro Coop Nord Est, che confluisce su via delle Saline e non sembra funzionare in direzione della Grande Viabilità per la presenza del passaggio ferroviario.L’Associazione spera anche che il Consiglio Comunale intero sostenga la realizzazione del by pass di Aquilinia, il cui finanziamento è messo oggi in dubbio dalla nuova amministrazione regionale, senza il quale torneremmo a situazioni peggiori di quelle che abbiamo vissuto in tutti questi anni, già molto pesanti, prima dell’apertura della Lakotisce Rabuiese.