venerdì 30 aprile 2010

GRIZON AL SINDACO: BRUTTA FIGURA SU TOMINI

LA NOTA

Sto verificando le leggi in materia ma una cosa è certa: la presenza di Tomini nel direttivo di ViviMuggia è inopportuna per varie ragioni e, se dovesse assumere l'incarico di presidente o vice presidente, lo sarà con ogni probabilità anche per la legge ed in particolare nel momento n cui il Comune dovesse dare contributi all'associazione. Conseguentemente ci aspetteremo le sue dimissioni dal consiglio e se non dovessero arrivar e le chiederemo noi.


Da Il Piccolo del 30 aprile 2010 - Pagina 20 - Trieste

LA POLEMICA SU VIVIMUGGIA

Grizon al sindaco: brutta figura su Tomini «Scegliendolo ha messo una testa di ponte nella nuova associazione»
MUGGIA Si tinge di sfumature politiche la polemica innescata dal ristoratore Paolo Cigui sulla richiesta di dimissioni del neo-consigliere di “ViviMuggia”, Fulvio Tomini, che è anche consigliere comunale della lista che fa capo al sindaco Nerio Nesladek: promette battaglia il coordinatore comunale del Pdl, Claudio Grizon che in una nota ribadisce l’ennesima brutta figura dello stesso sindaco «che ha messo una testa di ponte nel direttivo della nuova associazione – rileva Grizon – una presenza inopportuna se non sospetta: l’associazione deve trarre benefici dal rapporto con l’Amministrazione e il ruolo di componente del direttivo è potenzialmente in conflitto con quello di consigliere comunale di maggioranza perché può contribuire a determinare le scelte dell’Amministrazione». Claudio Grizon smantella poi la tesi difensiva di Tomini che alla richiesta di dimissioni di Cigui aveva replicato che anche il consigliere comunale di Forza Italia, Massimo Santorelli presiede la Compagnia del Carnevale e nessuno gli ha mai chiesto di dimettersi: «Il Carnevale è cultura, tradizione, spettacolo pubblico; il commercio è business, crea reddito e interessi per i titolari: sono questioni completamente diverse». L’esponente del Pdl solleva anche eccezioni normative: «Esiste una legge che stabilisce l’incompatibilità di cariche tra un consigliere comunale e un presidente o vice presidente di un’associazione che percepisca contributi dal Comune per importi superiori al 10 per cento del proprio bilancio: di sicuro Tomini non potrà ricoprire uno di questi incarichi, ma chiederemo ugualmente le sue dimissioni da consigliere comunale». (g.l.)

giovedì 29 aprile 2010

GRIZON (PDL): NON SONO LE PRESENZE IN AULA A FAR GOVERNARE MEGLIO

Da Il Piccolo del 29 aprile 2010

IL CASO DELL’EX SINDACO GASPERINI


Grizon (Pdl): non sono le presenze in aula a far governare meglio

«Non accettiamo lezioni di responsabilità o moralismo da Nesladek o dalla sua maggioranza: giudicheranno gli elettori, fra meno di un anno, chi ha fatto e chi non ha fatto». Sulle presenze dei consiglieri in consiglio comunale (nel 2009 l’ex sindaco di Forza Italia, Lorenzo Gasperini, ne ha totalizzate 4 su 16) il coordinatore comunale del Pdl, Claudio Grizon, e la capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Viviana Carboni, respingono gli addebiti e spiegano che «non è la presenza fisica l’elemento determinante per valutare i risultati politici o amministrativi: se fosse così, visto lo ”stakanovismo” del sindaco e la presunta assiduità dei consiglieri e della giunta, sia noi che i cittadini che rappresentiamo ci saremmo aspettati molti di più».
Precisando poi che ogni consigliere gestisce il suo mandato come meglio ritiene, Grizon e Carboni, senza far nomi, alludono a «chi per fare l’assessore sta in aspettativa con metà della paga che aveva lavorando, mantenendo curiosamente lo stesso tenore di vita; a chi fa l’assessore e non ha un lavoro anche se si considera ”superdotata”, a chi rischia di perderlo se dovesse assentarsi troppo, a chi ha rinunciato alla carriera per impegnarsi nella vita pubblica, a chi fa il pensionato e di tempo ne ha da vendere».
Un nome in realtà viene fatto, anzi, rifatto: è quello del sindaco Nesladek che «sta amministrando il Comune part-time perché non ha rinunciato al suo lavoro di medico».
Ultima notazione sulle presenze in commissione. Lo stesso Grizon ne aveva totalizzata una su 51: «Non faccio parte di alcuna commissione – precisa – una volta ho sostituito un collega». (g.l.)

mercoledì 28 aprile 2010

LE PROVINCE ITALIANE INCONTRANO LA BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI

Venerdì sarò a Roma per l'iniziativa nazionale UPI - Tecla - BEI - "Le Province italiane incontrano la BEI.

"La strategia e i progetti della Banca europea degli investimenti a sostegno degli enti locali per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva dell'UE". Parteciperò anch'io, nella mia veste di componente del Consiglio Direttivo e del Dipartimento Europa dell'UPI, a questo evento che si svolgerà a Roma il prossimo 30 aprile presso il Centro Congressi Rospigliosi che si inserisce tra le azioni di informazione promosse da UPI e Tecla (Infoday) per diffondere nuove opportunità di sviluppo dei territori.
L'obiettivo specifico dell'incontro, a cui parteciperà anche il Vicepresidente della BEI, Dario Scannapieco, è di fornire agli amministratori degli enti locali indicazioni e conoscenze su strumenti innovativi per una strategia finanziaria "locale" finalizzata alla realizzazione di opere pubbliche o di pubblica utilità.
Sarà illustrato con l'occasione anche il recentissimo programma ELENA, relativo ad efficientamento energetico e energie rinnovabili, nonché per ascoltare le testimonianze delle Province che hanno già avviato tali canali di finanziamento attivati dalla BEI.

BERLUSCONI: NON ABOLIREMO LE PROVINCE

Dal sito internet dell'Unione Province Italiane - 22 aprile 2010

Berlusconi: non aboliremo le Province

Castiglione "Apprezzamento per le parole del Presidente"

"Non possiamo che apprezzare il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, per le parole espresse oggi, che mettono la parola ‘fine' all'assurdo dibattito che continua a sollevarsi intorno alle Province".

E' il commento del Presidente dell'Upi, Giuseppe Castiglione, alle dichiarazioni espresse oggi dal Presidente Berlusconi, durante il suo intervento alla Direzione del Pdl, e nel quale il Premier ha ribadito che il Governo non intende abolire le Province, anche perché il risparmio che ne deriverebbe sarebbe irrisorio.
"Ancora una volta - commenta Castiglione - si chiarisce che abolire le Province non comporterebbe risparmi, perché i 14 miliardi dei bilanci provinciali non sono sprechi, ma risorse destinate a interventi indispensabili per le comunità.
Inoltre, come noi sosteniamo, la vera sfida da affrontare per modernizzare il Paese è quella della razionalizzare del sistema istituzionale. Una sfida che l'Upi ha accettato e a cui si può rispondere solo attraverso la Carta delle autonomie, strumento che porterà alla riorganizzazione e alla semplificazione dell'intero sistema delle autonomie locali. In questo ambito siamo pronti ad affrontare anche il tema della razionalizzazione delle Province
Resta fermo il nostro impegno a lavorare con Governo e Parlamento per ridurre costi e sprechi, e rendere il Paese più efficiente, attraverso la razionalizzazione e abolizione della miriade di enti inutili e pletorici che duplicano funzioni e accumulano sprechi, per valorizzare sempre più il ruolo e le competenze delle Province".

BASSA POROPAT, CONSUNTIVO 2009 GRIGIO ED IDEOLOGICO

Domani giovedì 29 aprile, alle ore 11.00, nella Sala del Consiglio Provinciale in Piazza Vittorio Veneto 4 alla CONFERENZA STAMPA indetta dall’opposizione sul tema:

BASSA POROPAT, CONSUNTIVO 2009 GRIGIO ED IDEOLOGICO
Con questo centro sinistra solo sprechi e contributi ai soliti noti

Intervengono:
Claudio GRIZON – Capo Gruppo di Forza Italia – PDL
Marco VASCOTTO – Capo Gruppo di Alleanza Nazionale – PDL
Paolo de GAVARDO - Capo Gruppo della Lista Dipiazza
Fabio SCOCCIMARRO – Capo Gruppo della Casa della Libertà - PDL

IL CASSONETTO DEI RIFIUTI DAVANTI AL CENTRO MILLO PER INEBRIARE I PASSANTI CON IL SUO OLEZZO NAUSEABONDO

NUOVA TROVATA DEL SINDACO NESLADEK

Oggi ho ricevuto una segnalazione
, che voglio condividere con i miei lettori, e che mi ha riportato alla mente quello che diceva spesso il sindaco Dipiazza a proposito della sinistra: "i comunisti non i gà il gusto del bel" ... infatti oltre a non avere il gusto del bello sono carenti anche nel buon senso e nella logica.



...che bella idea che ha avuto l'amministrazione comunale nella cura degli interessi - soprattutto olfattivi - dei suoi cittadini e contribuenti e dell'ambiente che si dispiega in piazza della Repubblica nonché dell'arredo urbano!!!
... a tre metri lineari dalla porta del palazzo Millo da oggi campeggia nel suo colore marrone plasticato un bidone della spazzatura di rifiuti umidi. Più di qualcuno già si è lamentato perché aleggiano e si propagano nell'ambiente vaporosi odori di rifiuti in decomposizione e oggi poi, che è una giornata calda !!!
... è solo una semplice osservazione, non solo mia ma di varie persone che ho sentito lamentarsene.
...

Ovviamente anche in questo caso non servono commenti.... in fin dei conti Muggia è una città turistica!!!??? Grazie sindaco Nesladek!!!

NESLADEK SUL COMMERCIO HA MESSO TUTTI CONTRO TUTTI

LA NOTA

Ennesima puntata della telenovela sul commercio muggesano dove ormai tutti sono contro tutti: ennesima brutta figura per Nesladek che con Tomini, capogruppo della sua lista in Comune, ha messo una "testa di ponte" nel direttivo di ViviMuggia andando contro lo statuto. Giustamente Cigui chiede le sue dimissioni. Tomini gestisce l'agriturismo Scheriani e quindi la sua presenza è poco opportuna se non sospetta perchè l'associazione deve trarre dal rapporto con l'amministrazione benefici per le attività aderenti per cui il suo ruolo di componente del direttivo si pone potenzialmente in conflitto con il suo ruolo di consigliere comunale di maggioranza ove può contribuire a determinare le scelte dell'amministrazione.
Inconferente l'esempio del presidente delle Compagnie del Carnevale Massimo Santorelli, anche lui consigliere comunale, in quanto non ha alcun interesse personale, non è presidente di alcuna Compagnia e oltretutto sta all'opposizione di questa inconcludente giunta. E poi il carnevale è cultura e tradizione mentre le attività commerciali sono business personale dei titolari: questioni evidentemente molto diverse ma che Tomini non riesce a comprendere. Il che ci fa dire che le sue dimissioni dall'associazione sono dovute, altrimenti le chiederemo noi in consiglio comunale.


Da Il Piccolo di mercoledì 28 aprile 2010 - Pagina 18 - Trieste

SCOPPIA LA POLEMICA SULL’ELEZIONE DEL CONSIGLIO DELLA NUOVA ASSOCIAZIONE
LA REPLICA

Cigui: «Tomini si dimetta da ViviMuggia»


Il presidente di Asecot: la presenza di un politico nel direttivo è contraria allo statuto
«Poteva sollevare questo problema al momento della mia candidatura. Il ritardo è sospetto»
di GIOVANNI LONGHI


MUGGIA - Non c'è pace a Muggia. Neanche il tempo di brindare alla nascita del direttivo di ViviMuggia, che già esplode la polemica. A dare fuoco alle polveri è il ristoratore Paolo Cigui, presidente di Asecot, l’associazione cui fanno capo alcuni ristoratori, pubblici esercenti e operatori turistici, in parte iscritti anche al neonato sodalizio. Senza tanti preamboli Cigui invita Fulvio Tomini alle immediate dimissioni dalla carica di consigliere. Motivo, la sua contemporanea carica politica nel consiglio comunale.
«Assolutamente nessuna pregiudiziale verso l’uomo – spiega Cigui – ma ViviMuggia è per statuto apolitica e apartitica. La presenza nel suo direttivo di un esponente politico è assolutamente contraria a quanto abbiamo accettato firmando lo statuto dell’associazione. Tomini deve dimettersi e lasciare il posto al primo degli esclusi (Franco Aucello, ndr)».
Per Cigui il rischio è di creare un pericoloso precedente: «E se al prossimo rinnovo delle cariche viene eletto un assessore comunale? E poi – continua il ristoratore – come viene garantita l’imparzialità delle scelte, e soprattutto come si evita il rischio che qualcuno degli altri consiglieri si senta limitato nell’esporre le proprie critiche all’amministrazione se il consigliere che gli siede accanto ne è anche esponente?».
A chi poi gli prospetta, al contrario, l’opportunità per ViviMuggia di avere una sorta di testa di ponte all'interno del consiglio comunale, Cigui replica rilevando che, comunque, incontri periodici del direttivo sono già stati programmati con il sindaco, per cui il ruolo di Tomini, in questo senso, si rivelerebbe superfluo.
Comunque, tutte complicazioni che, secondo Cigui, si azzerano se Tomini, eletto in rappresentanza dei ristoratori che non avevano aderito ad Asecot, farà un passo indietro.
Secca la replica dell’interessato, che è anche titolare della nota azienda agricola Scheriani, in località Darsella San Bartolomeo. «Sinceramente non vedo alcuna incongruenza – sottolinea Tomini – lo stesso presidente delle Compagnie del Carnevale è un consigliere comunale (Massimo Santarelli di Forza Italia, ndr) e nessuno gli ha mai detto che deve dimettersi. D’altra parte il signor Cigui poteva sollevare questo problema al momento della mia candidatura. Il ritardo con cui lo ha fatto è un po’ sospetto».
Entro lunedì la questione dovrà essere chiarita: sono in programma le nomine del presidente, del vice e dell segretario.
Questi i nomi dei consiglieri di ViviMuggia eletti lunedì scorso, con il rispettivo settore merceologico di appartenenza: Simone Viola (artigiani), Cristina Pranzo (commercio), Donatella Mondo (tabacchi), Enrico Ramazzina (sport), Michela De Ponte (abbigliamento), Sara Peteani (Asecot), Roberto Sponza (turismo), Denis Balbi (servizi), Fulvio Tomini (ristoratori).
Oggi intanto è in programma un incontro tra i soci di Asecot per definire i passi da intraprendere per formalizzare la richiesta di dimissioni di Fulvio Tomini.

martedì 27 aprile 2010

PER NESLADEK IL CONSIGLIO E’ UN FASTIDIO, NON ACCETTIAMO LEZIONI DI MORALISMO DA LUI

Oggi Il Piccolo ci propone la classifica delle presenze dei consiglieri alle sedute dei consigli e delle commissioni. Ovviamente lo fa senza un'analisi delle ragioni personali. Di seguito il comunicato stampa che replica in modo abbastanza efficace e obiettivo coniugando le questioni delle presenze, delle assenze e dei risultati legati alla presenza.


Per il sindaco Nerio Nesladek il consiglio comunale è solo un fastidio, visto che a forza di variazioni di bilancio effettuate dalla giunta, prelevamenti dal fondo di riserva ed impegni disattesi, a partire da quello di votare contro al piano regolatore del porto ad una manciata di mozioni votate all’unanimità, dimostra nei fatti la prevaricazione rispetto alle sue competenze e di disattendere le sue decisioni.
Ogni consigliere esercita il suo mandato come meglio ritiene e per questo si assume le sue responsabilità davanti all’elettorato: c’è chi ha i suoi impegni di lavoro a cui non può rinunciare, c’è chi viene e dopo un poco se ne va, c’è chi partecipa assiduamente come accade nelle file della maggioranza, ma a verbale da quattro anni non c’è neanche una sua dichiarazione; c’è chi fa il pensionato per cui di tempo ne ha da vendere e, pur studiando, non sempre lo impiega nel migliore dei modi.
C’è chi invece, per fare l’assessore, sta in aspettativa con metà della paga che aveva rispetto a quando lavorava mantenendo curiosamente e buon per lui lo stesso tenore di vita.
E poi ancora c’è anche chi fa l’assessore e non ha un lavoro anche se si considera “superdotata”, c’è chi rischia di perderlo se dovesse assentarsi troppo, c’è chi ha rinunciato alla carriera perché ha scelto di impegnarsi nella vita pubblica. Ma c’è anche chi, come il sindaco Nesladek, non ha rinunciato al suo lavoro di medico per cui si dedica al Comune che sta amministrando solo a part time.
Tra i consiglieri c’è anche chi il lavoro lo sta cercando o che ha un’attività d’impresa o commerciale dove la sua presenza è indispensabile.
Quindi non accettiamo lezioni di responsabilità o moralismo da Nesladek e della sua maggioranza perché la presenza silente ed inerte della sua maggioranza in consiglio non è certo migliore delle assenze dovute a ragioni personali e professionali dell’opposizione, considerato oltretutto che l’opposizione non ha responsabilità di governo.
Comunque sia non giudichiamo la presenza fisica quale elemento determinante per valutare i risultati politici o amministrativi né dei consiglieri né della la giunta. Fosse così, vista la presunta assiduità e lo “stacanovismo” di sindaco, giunta e maggioranza, sia noi che i cittadini che rappresentiamo ci saremmo aspettati molto, molto di più.
Ma a giudicare su chi è presente o non lo è, su chi ha fatto o non ha fatto e su cosa ha fatto o non ha fatto saranno gli elettori, fra ormai meno di un anno.
Infine vogliamo sottolineare che i dati sulle presenza nelle commissioni sono sballati in quanto nel corso del 2009 tra consigli e commissioni ce ne saranno state complessivamente una ventina e quindi le 51 riunioni di commissione non si potrebbero svolgere neanche nel corso di 5 anni. Oltretutto i consiglieri Gasperini e Grizon non fanno parte di alcuna commissione: semmai lo stesso Grizon ha sostituito in alcune occasione i consiglieri di Forza Italia.

Trieste, 27 aprile 2010

Claudio Grizon
Consigliere Comunale di Forza Italia e Coordinatore Comunale del PDL


Viviana Carboni
Consigliere Comunale di Muggia - Capo Gruppo di Forza Italia


lunedì 26 aprile 2010

NESLADEK, FIDO LIDO E IL TURISMO MUGGESANO

Ho ricevuto via email questo interessante commento che ho pensato di pubblicare sul mio blog: pone in evidenza diverse questioni che abbiamo già trattato... alcune molto interessanti...


Fido Lido tanto osannato e pubblicizzato (freetime, coop, coopsette)... una ripulita sommaria e cosa altro, sevizi per gli animali e per i padroni? In futuro vedremo.
Tra l'altro un luogo tranquillo per gli animali vicino alla strada dove i quattro zampe assieme ai propri padroni potranno fare il bagno sulle foci di un canale, il rio Ospo con le sue acque cristalline e con le barche che passano. Se mi consente di cercare il pelo nell'uovo... vicino al tiro al piattello. Tra sei mesi il luogo sarà peggio di prima. O le cose si fanno bene dall'inizio oppure vanno a finire sempre nella medesima maniera.
Ma a Muggia dove le strade... non si investe nulla sul turismo, il comune quest'anno incasserà non poco denaro, chi ha pensato la priorità del ponte sul Mandracchio? Ma se le sognano di notte?

RINNOVATO IL DIRETTIVO DEGLI "AMICI DELLA CONTRADA"

Eletto il nuovo Consiglio Direttivo dell’Associazione Amici della Contrada: Maria Grazia Plos sarà la nuova Presidente



Lunedì 19 aprile, nel corso dell’Assemblea ordinaria dei Soci, è stato eletto il nuovo Consiglio Direttivo dell’Associazione Amici della Contrada. A prendere il posto di Ariella Reggio, che per sei anni ha retto le sorti dell’Associazione, è stata designata Maria Grazia Plos (a sinistra nella foto; a destra Ariella Reggio). Attrice molto apprezzata sia in ambito cittadino che nazionale, la Plos fa parte della Compagnia stabile della Contrada da numerosissimi anni e in tale veste è stata interprete applaudita di innumerevoli pièces teatrali, a partire dalla recente, intensissima, Caracreatura di Pino Roveredo. La Plos si è esibita sul palcoscenico degli “Amici della Contrada” sin dagli inizi delle attività dell’Associazione, rivestendo numerosi ruoli protagonistici nel “Teatro a Leggìo”.

Il ruolo di vice Presidente sarà ricoperto da Ariella Reggio, mentre alla direzione dell’Associazione è stato confermato Paolo Quazzolo. Il Consiglio Direttivo, che rimarrà in carica sino al 2012, è inoltre composto da Noella Picotti, Claudio Grisancich, Danilo Soli, Claudio Grizon e Maria Luisa Taucer. Revisori dei conti sono stati eletti Livia Amabilino, Livio Chersi, Stefano Nedoh.

Il nuovo Consiglio Direttivo ha ricevuto mandato dai Soci di provvedere alla preparazione del cartellone di “Teatro a Leggìo” per la Stagione 2010-2011 e di programmare le varie iniziative culturali dell’Associazione per il prossimo anno sociale, che si aprirà a ottobre.


DUE PAROLE SUL'ASSOCIAZIONE...

L'Associazione è sorta a Trieste nel 1998 per volontà di un gruppo di persone operanti nel settore culturale e imprenditoriale: Mario Licalsi, Tullio Kezich, Armando Zimolo, Mario Diego, Ariella Reggio, Sergio D'Osmo, Bruno Maier, Livio Chersi, Claudio Grisancich, Adriano Dugulin, Danilo Soli, Claudio Grizon e Paolo Quazzolo.
Fra i suoi scopi la promozione di attività di carattere culturale volte a diffondere la conoscenza del teatro e a sostenere l'immagine della Contrada - Teatro Stabile di Trieste.
Nel corso di questi anni gli Amici della Contrada hanno superato il migliaio di adesioni, ottenendo vivi consensi da parte del pubblico, della critica, degli organi di informazione e il riconoscimento delle maggiori istituzioni cittadine, collocandosi così tra le associazioni culturali più vivaci nell'ambito triestino.
Sino ad ora sono state prodotte quasi centocinquanta letture teatrali, svariati incontri con attori, conferenze, mostre, tavole rotonde, presentazioni di spettacoli, proiezioni video, serate di poesia e musicali.
Particolarmente apprezzati i cicli di letture "Teatro a Leggìo" diretti per molti anni dal regista Mario Licalsi, che hanno avuto interpreti quali Ariella Reggio, Orazio Bobbio, Lidia Kozlovich, Elke Burul, Massimo Somaglino, Adriano Giraldi, Maurizio Zacchigna,Maurizio Repetto, Maria Grazia Plos, Marisandra Calacione, Marzia Postogna, Mariella Terragni, Gualtiero Giorgini, Fabio Musco, Manuel Fanni Canelles e molti altri ancora.
Il crescente successo dell'iniziativa ha reso necessario - dopoi primi anni di attività presso la sedel del Circolo delle Assicurazioni Generali - il trasferimento del "Teatro a Leggìo" sul palcoscenico del Teatro Bobbio.
La prossima Stagione di "Teatro a Leggìo" sarà presentata in occasione della conferenza stampa del prossimo ottobre.
Le adesioni all'Associazione per l'anno 2010-2011 potranno essere rinnovate a partire da settembre 2010.


sabato 24 aprile 2010

IL 9 MAGGIO FESTA DELL'EUROPA

Vedendo nelle agende e nei calendari alla data del 9 maggio l'indicazione "Festa dell'Unione europea" viene spontaneo chiedersi cosa sia successo il 9 maggio e in quale anno.
Pochi sanno infatti che il 9 maggio 1950 è nata l'Europa comunitaria, proprio quando lo spettro di una terza guerra mondiale angosciava tutta l'Europa.
Quel giorno a Parigi la stampa era stata convocata per le sei del pomeriggio al Quai d'Orsay, sede del Ministero degli Esteri, per una comunicazione della massima importanza. Le prime righe della dichiarazione del 9 maggio 1950 redatta da Robert Schuman, Ministro francese degli Affari Esteri, in collaborazione con il suo amico e consigliere, Jean Monnet, danno un'idea dei propositi ambiziosi della stessa.
"La pace mondiale non potrebbe essere salvaguardata senza iniziative creative all'altezza dei pericoli che ci minacciano". "Mettendo in comune talune produzioni di base e istituendo una nuova Alta Autorità le cui decisioni saranno vincolanti per la Francia, la Germania e i paesi che vi aderiranno, saranno realizzate le prime fondamenta concrete di una federazione europea indispensabile alla salvaguardia della pace".
Veniva così proposto di porre in essere una Istituzione europea sovrannazionale cui affidare la gestione delle materie prime che all'epoca erano il presupposto di qualsiasi potenza militare, il carbone e l'acciaio.
Ora i paesi chiamati a rinunciare con queste modalità alla sovranità puramente nazionale sul "nerbo" della guerra uscivano da poco da un conflitto spaventoso che aveva seminato innumerevoli rovine, materiali ma soprattutto morali, odi, rancori, pregiudizi. Per comprendere l'impatto rivoluzionario del gesto basterebbe immaginare oggi un'iniziativa analoga tra Israele e i Palestinesi, tra i Serbi e i Bosniaci, tra popolazioni tutsi e hutu; e all'epoca l'ordine di grandezza era ben maggiore e le ferite più profonde!
Tutto è cominciato il 9 maggio e al vertice tenuto a Milano nel 1985 i capi di Stato e di governo hanno deciso di festeggiare questa data come Giornata dell'Europa.
Ogni paese che ha democraticamente scelto di aderire all'Unione europea adotta i valori di pace e di solidarietà su cui si fonda la costruzione comunitaria.
Questi valori si realizzano grazie allo sviluppo economico e sociale e all'equilibrio del contesto ambientale e delle varie regioni , i soli fattori che possono garantire un livello di qualità della vita diffuso equamente tra i cittadini.
L'Europa, come insieme di popoli consapevoli di appartenere ad una medesima entità avente culture analoghe o complementari, esiste da secoli, ma senza regole o istituzioni e la consapevolezza di questa unità di fondo non era mai bastata ad evitare i disastri. Ancora oggi alcuni paesi che non fanno parte dell'Unione europea non sono al riparo di tragedie spaventose.
Come qualsiasi opera umana di pari portata, l'integrazione dell'Europa non sarà realizzata nè in un giorno, nè in qualche decennio: le lacune sono ancora numerose, le imperfezioni evidenti. L'impresa avviata all'indomani della seconda guerra mondiale era talmente nuova! Ciò che nei secoli o millenni scorsi poteva avvicinarsi a un tentativo di unione era di fatto il frutto della vittoria degli uni sugli altri. Queste costruzioni non potevano durare e i vinti avevano la sola aspirazione di recuperare la loro autonomia.
Oggi la meta è un'altra: costruire un'Europa che rispetti la libertà e l'identità di ciascuno dei popoli che la compongono, gestita in comune applicando il principio per cui "ciò che può essere meglio fatto in comune, deve esserlo". Solo l'unione dei popoli può garantire all'Europa la sovranità sul suo destino e il suo prestigio nel mondo.
L'Unione europea è all'ascolto e al servizio dei cittadini. Pur mantenendo la sua specificità, le sue abitudini di vita, la sua lingua, ogni cittadino deve tuttavia sentirsi a casa nella patria europea nella quale può circolare liberamente.

NESLADEK INAUGURA "FIDO LIDO", LA SPIAGGIA PER I CANI DI TRIESTE

L'associazione "Crescere Insieme" sbarca a Muggia e inaugura "un paradiso per i cani"


Oggi ho ricevuto da un imprenditore muggesano un "sms" simpaticamente ironico ma anche drammaticamente corrispondente alla realtà... chi ha orecchie per intendere intenda...



Da "omissis"
A "Claudio Grizon"


Ciao Claudio,
non volevo disturbarti perché so che sei stato invitato alla festa per l'inaugurazione della spiaggia per i cani. So che il Sig. Sindaco ha risolto tutti i nostri problemi del sito inquinato pertanto ha tutto il tempo di dedicarsi a queste cose più importanti. Scusami ma volevo salutarti...


Anche se amo i cani a dir il vero alla festa non sono invitato :-( ma sono certo che il sindaco Nesladek sarà stato in prima fila accompagnato con il suo fedele cane. Comunque ora sono a casa a leggere i documenti del bilancio consuntivo che andrà al voto il 28 aprile: tante, tante, tante parole e tanta ordinaria amministrazione.... Ma è certamente più facile passeggiare con il proprio cane su quella spiaggia che Il Piccolo ha definito "Un paradiso per cani e non" piuttosto che sistemare o realizzare le spiagge per i muggesani.
Ma si sa che magari fra qualche giorno il nostro sindaco prometterà anche questo... ormai ne spara quasi una al giorno. Ma dopo quattro anni ormai a credergli sono sempre meno...

RITORNA LA DISCARICA ABUSIVA IN DARSELLA SAN BARTOLOMEO

Nesladek spende per le campagne d'informazione sulla raccolta differenziata ma ogni anno ritorna la discarica


Ancora una volta ritorna protagonista la "discarica abusiva" di Darsella San Bartolomeo. Pubblico volentieri la segnalazione che mi è pervenuta corredata da una eloquente documentazione fotografica, così come mi è arrivata... colorita con qualche termine che da la misura del malcontento dei cittadini...



Caro Claudio,
stiamo diventando la brutta copia di Napoli.
La piazzola ecologica sta diventando la discarica di tutti gli sfalci del campeggio e di tutte le ditte del verde che operano nel circondario. In pratica i residenti non hanno dove buttare lo sfalcio del verde.
Negli ultimi giorni sono stati depositati pallet, paioli e pavimenti di legno marci, “preingressi” delle roulotte di campeggio in legno, sedie, bidoni e cazzate varie. Ora addirittura i camion delle ditte del verde non è che mettono lo sfalcio nei bidoni ma usando la ribalta scaricano direttamente a terra su un’area di marciapiede di proprietà privata che viene pulita 5-6 volte all’anno dai legittimi proprietari che passano tutta l’estate a tenerselo pulito perché “i soliti stronzi” continuano a depositarci sopra di tutto e di più.
Oltre ai maleducati italiani ci sono anche gli sloveni che al mattino depositano stronzate varie e borse delle immondizie nei nostri cassonetti.
Visto che nell’area retrostante gli uffici dell’ex valico di San Bartolomeo sono stati posizionati dei cassonetti per la raccolta del verde il “responsabile delle campagne ecologiche” veda di posizionare il vecchio cassone smontabile, porti li anche le campane del vetro e della plastica che sono qui da noi e smantellino la piazzola che hanno costruito nel piazzale di Darsella di San Bartolomeo. Inoltre visto che noi residenti non possiamo usufruire dei cassonetti chiediamo che, come già svolgeva il servizio la vecchia “ASPICA” e come viene fatto in diverse provincie italiane, quando un privato mette a posto il giardino e ha dello sfalcio verde chiama la ditta preposta della nettezza urbana la quale lascia un contenitore, che il privato riempie e poi lo vengono a ritirare.
Se la situazione non verrà risanata, a questo punto saremo costretti a raccogliere delle firme e a fare degli appostamenti fotografici rilevando le relative targhe, visto che in zona cominciano a circolare dei ratti, due li ha già catturati il nostro gatto.
Inutile fare tanta pubblicità sulla differenziata quando non sono capaci di controllare e gestire il corretto uso delle piazzole.
Le ditte in questo modo dichiarano meno soldi perché non vanno a conferire il verde nelle piazzole a loro destinate, e questa è una truffa all’erario.
Se le cose non cambiano e vengono gestite in maniera consona provvederemo a raccogliere delle firme per eliminare tutti i cassonetti o chiameremo l’ufficio igiene.

Ovviamente non credo che ci sia nulla da aggiungere.

giovedì 22 aprile 2010

BASSA POROPAT, LACRIME DI COCCODRILLO SULLA CULTURA

Senza sprechi e spese inutili si poteva mantenere il budget dello scorso anno


“Cara presidente Bassa Poropat cosa ci fa un’associazione culturale con 500 euro?” E’ questa l’ironica ed amara domanda che Claudio Grizon, capo gruppo di Forza Italia – PDL in Provincia – pone alla presidente della Provincia il giorno dopo la presentazione del riparto dei contributi per le attività delle associazioni, su cui la Provincia ha applicato un taglio di oltre il 20% rispetto al budget dello scorso anno, che “si poteva facilmente evitare, nonostante le minori risorse in campo”.

“Quelle della Poropat – continua Grizon - sono lacrime di coccodrillo e se avesse fatto meno errori frutto dell’arroganza della sua amministrazione e sprecato meno risorse in attività inutili i 117 mila euro si trovavano facilmente”.

“Ad esempio – spiega il consigliere del Pdl – ci sono i 15 mila euro che la Provincia dovrà pagare ad una società che ha fatto ricorso sulla gara per l’europrogettazione persa a causa di un errore della Provincia e tutte le relative spese legali e processuali, poi ci sono alcune decine di migliaia di euro di spese legali che dovrà pagare agli avvocati di alcuni esponenti della giunta precedente, per aver costituito la Provincia come parte civile su procedimenti che li hanno visto assolti. Ricordo poi gli sprechi delle edizioni del Festival Teatri a Teatro al teatro romano, dove l’ultima edizione è costata 800 mila euro e le spese continue e ridondanti per sostenere ogni tipo di attività nel comprensorio dell’ex OO.PP e al Teatrino”.

“Ma per raggiungere e superare i 117 mila euro – ricorda Grizon – possiamo prendere anche i circa cinquanta mila euro anni dati inutilmente all’ormai ex portavoce Angelo Baiguera del quale ho visto le imbarazzanti e stringatissime relazioni sulle sue attività mensili”.

“Serve a poco – ironizza il capo gruppo di FI-PDL – che questi importi, che vanno in generale dai 500 al 1200 euro, siano stati deliberati ad aprile, anche perché mi chiedo cosa ci faranno alcune associazioni con quei 500 euro? Quali eventi potranno realizzare con quell’elemosina? Comunque, la presidente, le iniziative che amava di più le ha tutelate con i contributi legati a convenzioni: evidentemente proposte da associazioni e ambienti culturali più a lei vicini di altri”.

“E sarebbe ora anche di finirla con la storia di questo “distretto culturale evoluto” – conclude Grizon –, in quattro anni la Poropat ha dato solo consulenze all’associazione del sindacalista Luca Visentini e promosso costosi quanto inutili convegni. Quello della Poropat sarebbe un’alibi per finanziare solo certa presunta cultura dell’elite legata ad ambienti ben noti, non certo per aumentare il budget a sua disposizione su cui oggi piange”.

martedì 20 aprile 2010

NESLADEK DISERTA LE RIUNIONI SUL RIPARTO DEI FONDI PER LE GIORNATE DELL’AGRICOLTURA

“Per quale ragione il sindaco Nerio Nesladek o il suo assessore Edmondo Bussani non hanno partecipato alla riunione indetta dal sindaco Fulvia Premolin venerdì 16 aprile nel Comune di San Dorligo della Valle per ripartire i fondi destinati alle Giornate dell’Agricoltura, assieme agli altri Comuni della provincia?
“E’ curioso – interviene Claudio Grizon, consigliere comunale del Pdl – che Nesladek non si preoccupi dei fondi che dovrebbero essere destinati al suo Comune, nell’ambito dei 60 mila euro stanziati dalla Regione per la manifestazione, per le iniziative da svolgersi il prossimo novembre durante la Festa di San Martino a lui tanto cara”.
Fortunatamente c’è stato qualcuno – prosegue Grizon – che si è fatto carico di tutelare anche il nostro Comune, prevedendo un importo non scontato di 3 mila euro che, a quanto pare poteva anche slittare al 2011, come i Comuni di Trieste e Duino Aurisina, a cui si aggiungeranno i 9 mila che saranno suddivisi tra i Comune di Sgonico, Monrupino e San Dorligo”.
“Oppure – si chiede Grizon – Nesladek pensava di poterne fare a meno di quell’importo, visto che la Festa di san Martino viene sostenuta anche dalla Provincia? Quanti soldi riceverà quest’anno per l’iniziativa?”
“Oltretutto – conclude il consigliere - sarebbe forse il caso di rivedere un po’ l’organizzazione di questa festa che lo scorso anno, nonostante i 15 mila euro stanziati dalla Provincia, non ha avuto un gran partecipazione”.
La manifestazione avrà inizio il prossimo 7 maggio con un’iniziativa inaugurale che si terrà nel comune di San Dorligo.

ACCORDO ATER, SCONTRO FRA GRIZON E NESLADEK

LA NOTA

Precisiamo al di la di quanto scrive Il Piccolo che sull'intervento per 72 appartamenti nell'ex macello di via Flavia di Stramare siamo perfettamente daccordo, anche se Nesladek non si è preoccupato dai servizi che serviranno, anche perchè l'amministrazione precedente aveva ipotizzato un progetto analogo dedicato agli anziani.
Nesladek ci propone una facile demagogia populista e dice che vuole dare le case a chi è senza come se noi non lo volessimo. Comunque credo che sia sufficente dare le case a chi risiede a Muggia e non a quanti stanno negli elenchi dell'ATER.
Intanto però ad esempio là dove ha una competenza diretta, in 4 anni, nulla ha fatto per eliminare le liste d'attesa della scuola per l'infanzia, dove il 50% delle famiglie rimane senza risposte.
Per quanto riguarda i 200 appartamenti su Monte San Giovanni per circa 500 abitanti in più abbiamo forti perplessità, non ci sembra questo un'utilizzo opportuno di quell'area che ci piacerebbe rimanesse dedicata allo sviluppo economico, all'artigianato e alle piccole imprese.
Non si dimentichi, a proposito di Nesladek "palazzinaro" che il sindaco, negli anni scorsi, ha voluto che sull'area dell'ex campetto di calcio alla fine di viale XXV Aprile, con la nostra contrarietà, sia modificata la destinazione urbanistica ed ora è possibile costruire palazzine. Comunque Nesladek ama le case solo se sono popolari. A lui quelle più belle che si costruiscono sui colli di Muggia, a Porto San Rocco o a Lazzaretto non piacciono: potrebbero celarsi nuovi cittadini che non la pensano come lui.


Da Il Piccolo del 20 aprile 2010 - Pagina 21 - Trieste

MUGGIA - APPRODA IN AULA LA POLEMICA PRE-ELETTORALE FRA L’ESPONENTE DEL PDL E IL PRIMO CITTADINO

Accordo Ater, scontro fra Grizon e Nesladek

Nel mirino anche il progetto ”social housing”. La replica: cerco di dare un alloggio a chi è senza


di GIOVANNI LONGHI


MUGGIA - Approda sui banchi del Consiglio comunale la polemica, dal netto sapore pre-elettorale, tra Claudio Grizon, coordinatore del Pdl muggesano, e il sindaco Nerio Nesladek. Nella seduta ieri mattina, prendendo spunto dall’incontro pubblico di qualche giorno fa sul ”social housing”, durante il quale è illustrato il progetto, appoggiato dal Comune, di realizzare 200 alloggi nell’area ex Aquila, l’esponente del centrodestra, senza tanti preamboli, ha dato del ”palazzinaro” al sindaco. Accusa fondata, secondo Grizon, anche sulla contemporanea approvazione del protocollo d’intesa siglato con Ater, Provincia e Comune di Trieste, per l’edificazione di altri 72 alloggi in via Flavia di Stramare. Abbastanza, sempre secondo l’esponente del Pdl, per definire il primo cittadino ”palazzinaro nazionalpopolare”.
La replica è arrivata a stretto giro di microfono, direttamente in aula: «Se con questo termine si indica un sindaco che offre un alloggio a chi non ce l’ha, allora confermo: sono un sindaco ”palazzinaro”. Se invece si intende un sindaco che vende ai privati un pezzo di costa per ricavarne interessi diversi, allora non lo sono».
Sul merito del protocollo firmato con l’Ater, e ricostruendo la genesi che lo ha determinato, lo stesso Nesladek ha ricordato che il piano regolatore ereditato dalle giunte precedenti destinava in effetti all’edilizia l’area dell’ex macello di via Flavia di Stramare sulla quale sorgerà il complesso Ater, ma non all’edilizia popolare: «Noi – ha sottolineato il sindaco – abbiamo proceduto a questa importante modifica, che soddisferà in un colpo solo il 35 per cento delle richieste di alloggio dei muggesani».
Al protocollo seguirà il piano attuativo, che a sua volta dovrà superare il vaglio del Consiglio comunale. In quella sede si inseriranno eventuali osservazioni, e si richiederanno le opportune modifiche da attuare poi presenti in fase di progetto.
Ieri il consiglio comunale ha discusso anche altri punti all’ordine del giorno. Tra questi l’approvazione della modifica al regolamento che fissa i termini e gli oneri di urbanizzazione. D’ora in poi l’autorizzazione a costruire, rilasciata dal Comune, non si pagherà più al momento del rilascio ma quando viene ritirata. Prevista anche una rateizzazione dei costi, in quote pari al 25 per cento del totale.
Gli schieramenti politici si sono trovati di nuovo in rotta di collisione al momento di votare la ratifica della delibera di giunta (del marzo scorso) su una variazione di bilancio che dirottava 770 mila euro, in un primo tempo destinati alla realizzazione del bypass di Aquilinia, su altri capitoli di spesa. Sulla questione, lo stesso Grizon aveva preannunciato battaglia in aula e così è stato: «Scelte di questa portata andavano discusse in consiglio – ha tuonato il rappresentante del Pdl – anche perché della decisione del sindaco di non procedere al bypass nessuno era informato». «Variazione urgente di 770 mila euro per trasferire la biblioteca? – ha rincarato la dose Paolo Prodan, di An –. Sa tanto di operazione ”stucco e pittura” da campagna elettorale. A Muggia serve qualcosa che duri nel tempo, anche perché importi di questa consistenza non ne incasseremo più per anni».

domenica 18 aprile 2010

NESLADEK CHE ODIAVA IL CEMENTO SI SCOPRE "PALAZZINARO"

Nei giorni scorsi è stato annunciato l'accordo tra il Comune di Trieste, l'ATER ed il Comune di Muggia in base al quale si prevede la realizzazione di 72 alloggi, 60% dei quali riservati a cittadini del comune di Muggia, al posto dell'ex macello della So.Pro.Zoo. di via Flavia di Stramare in stato di abbandono da anni.
Il Comune di Trieste, proprietario dell'area, ha tentato invano più volte, nel corso degli scorsi anni, di vendere l'area e la struttura. Adesso finalmente incasserà dall'ATER un milione e mezzo di euro che a sua volta realizzerà 72 alloggi, 29 per famiglie triestine e 43 per famiglie muggesane in stato di necessità.
E' stato annunciato un cantiere da 10 milioni di euro che comporterà per la frazione muggesana un aumento significativo dei residenti di almeno 200 persone, oltre al 10% di quelli attuali. Certamente l'iniziativa è positiva, viste le sinergie che si sono create e la possibilità di abbattere sensibilmente le liste d'attesa dei muggesani che hanno chiesto una casa all'ATER. Ma il sindaco si rende anche conto che conseguentemente bisognerà adeguare i servizi pubblici per i nuovi inquilini? Si rende conto che serviranno aule nella scuola di Aquilinia, che aumenterà il traffico, che serviranno scuolabus, servizi sociali ecc.? Chi pagherà i costi di questi servizi che dovranno essere garantiti a cittadini provenienti dal comune di Trieste? Nell'accordo che ha intenzione di firmare c'è scritto qualcosa in merito?
E così il sindaco che aborrisce le nuove case, le costruzioni, il cemento e lo sfruttamento del territorio si rallegra della nuova operazione di edilizia pubblica ma dimentica le ripercussioni sul bilancio e sui servizi comunali.
Non pago di questo accordo, dove chi ci guadagna veramente è il Comune di Trieste, buon per lui, Nesladek pensa di lasciare in eredità un'altra brillante operazione immobiliare, ammantata da risvolti sociali solo perché per l'ACLI la propone il geometra ed ex presidente provinciale Stefano De Colle, a cui lo stesso Nesladek ha strappato la candidatura a sindaco di Muggia nell'aprile 2006, e perché viene definita con un termine aulico come Social Housing.
Anche questa volta l'area individuata è ad Aquilinia, si tratta del terreno della Teseco che da monte S. Giovanni scende verso via Flavia di Aquilinia a partire dal lato destro di via di Stramare dove da quasi due anni sono stati rimossi i serbatoi dell'ex Aquila e dove su 75 mila metri quadrati sembra si pensi di realizzare altri 200 appartamenti.
Ebbene il sindaco che odia il cemento e le case (ma sembra solo le ville sui colli di Muggia e a Porto San Rocco) ha cambiato idea e ora si crede di essere un palazzinaro nazional popolare. Anche qui l'impatto sarebbe notevole, tra i 400 e i 500 abitanti in più (circa un terzo dei residenti tra Zaule e Belpoggio) con l'esigenza di urbanizzare e di predisporre i servizi necessari.
Ma sia per via Flavia di Stramare che per monte San Giovanni sono indispensabili modifiche agli strumenti urbanistici che dovrebbero essere inserite nell'ambito di un nuovo piano regolatore che Nesladek sembra abbia ormai deciso di non fare più.
Forse per l'ex Macello riuscirà a fare una variantina, se gli uffici non soccomberanno con i carichi di lavoro dettati dalla frenesia di fine mandato della maggioranza, ma per i 75 mila metri quadrati l'operazione è più complessa e lunga sia perché l'area è della Teseco sia perché attualmente l'area è vincolata a servizi e strutture tecnologiche. Di case o social housing non si parla proprio.
Non abbiamo ovviamente contrarietà a questo modello di edilizia residenziale ma riteniamo che forse i proponenti dovrebbero cercare altre aree sul territorio del comune di Trieste e sarà anche il caso di pensarci bene su come impiegare quell'area visto che, una volta che la questione del SIN sarà conclusa, la zona industriale delle Noghere avrà ben pochi spazi da impiegare. Per cui l'area di Monte San Giovanni forse sarebbe meglio difenderla e dedicarla prevalentemente ad attività produttive che portino al Comune un maggior gettito ICI e probabilmente anche di oneri di urbanizzazione che possano garantire entrate al comune. Ampliare ulteriormente la popolazione residente non mi sembra una priorità, meglio sarebbe darle i servizi di pubblica utilità e pubblici che mancano.

DOPO QUATTRO ANNI IL BANDO PER IL NUOVO DISTRIBUTORE, MA I LAVORI POTRANNO PARTIRE FRA SEI MESI

LA NOTA

Con un ritardo di quattro anni la giunta Nesladek ha pubblicato il bando per il nuovo distributore. Il fatto è che il contratto con la società che si aggiudicherà l'area potrà essere firmato solo fra sei mesi, perchè bisogna fare una piccola variante urbanistica per poter perfezionare la pratica. Quindi i lavori potrebbero iniziare ad ottobre e concludersi dopo 10 o 12 mesi, ovvero tra l'agosto e l'ottobre 2011. Qualcuno ricorderà le dichiarazioni di Nesladek di mesi fa dove assicurava l'apertura del distributore entro la fine della prossima estate... altre promesse strampalate e mancate...


Da Il Piccolo del 18 aprile 2010 - Pagina 18 - Trieste

Muggia, primo distributore di metano in provincia

Entro il 3 giugno le offerte per il nuovo impianto di carburanti nell’area ex Alto Adriatico

MUGGIA - Sorgerà a Muggia il primo impianto di rifornimento della provincia per vetture a metano. Lo prevede il bando di concorso pubblicato dal Comune di Muggia per la realizzazione del nuovo distributore di carburanti, dopo che la chiusura delle due stazioni di rifornimento in centro ha privato i muggesani, da diverso tempo, della possibilità di fare il pieno, contringendoli così a ricorrere ai distributori della Slovenia e di Trieste.
Il nuovo impianto sorgerà in via di Trieste, nel parcheggio dell’area ex Alto Adriatico, che non rientra nell’ambito del Sito inquinato di interesse nazionale (non è quindi da bonificare), si estenderà su una superficie di 800 metri quadrati.
Oltre al rifornimento di metano (o in alternativa di gpl) il bando prevede nella struttura tre colonnine multiple per il gasolio e la benzina, impianti self service, servizi accessori per le auto, un bar o un’attività commerciale, purché di superficie inferiore a 250 metri quadrati, e un adeguato numerio di parcheggi.
Per consentire la realizzazione dell’impianto il Comune provvederà a modificare le norme urbanistiche, attraverso l’adozione di un’apposita variante al piano regolatore, che dovrebbe entrare in vigore nel giro di sei mesi. Prima dell’inizio dei lavori per la costruzione della stazione di servizio, l’amministrazione si impegna inoltre a spostare la cabina elettrica presente nell’area interessata.
Si aggiudicherà la gara l’impresa che, entro le 12 del 3 giugno, presenterà la miglior offerta economica al Comune, proprietario dell’area.
Il bando di gara prevede la locazione dell’area per nove anni, rinnovabile per altri nove. Si parte da un canone minimo annuo di 61mila euro: le offerte al rialzo dovranno essere di 2mila euro in 2mila euro. (...)

"NESLADEK SNOBBA IL BYPASS DI AQUILINIA"

LA NOTA
Si notino nell'articolo pubblicato oggi da Il Piccolo gli errori e le omissioni che rendono meno efficace l'articolo.


Da Il Piccolo del 18 aprile 2010 - Pagina 18 - Trieste

MUGGIA. IL CENTRODESTRA SPARA A ZERO, CON I VERTICI LOCALI SPALLEGGIATI DA TONONI E DALLA SAVINO


«Nesladek snobba il bypass di Aquilinia»

Grizon: si sprecano 770 mila euro per trasferire la biblioteca che ha già una sede adeguata

IL SINDACO
«L’opposizione si impegni a reperire in Regione i fondi già concesssi da Illy e revocati da Tondo»


di GIOVANNI LONGHI

MUGGIA - A un anno dalle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale, la campagna elettorale entra nel vivo. Dopo le scaramucce delle scorse settimane, con scambio incrociato di frecciate al curaro tra l’opposizione e il sindaco, soprattutto sul tema del recupero della costa, adesso il coordinatore del Pdl e consigliere comunale Claudio Grizon, e il suo vice Christian Gretti, spalleggiati per l'occasione dal consigliere regionale del Pdl Piero Tononi e dall’assessore regionale alle Finanze, Sandra Savino, gettano altra benzina sul fuoco della polemica.
Questa volta nel mirino del centrodestra c’è la scelta di Nesladek di «rinunciare ai 770 mila euro derivanti dagli oneri di urbanizzazione del centro commerciale Montedoro Freetime, già stanziati dalla precedente amministrazione per il bypass di Aquilinia, e riprogettato al costo di 80mila euro, a favore di altri interventi».
Il riferimento è al previsto trasferimento della biblioteca comunale nell’attuale sede dei vigili urbani, nei pressi dei giardini Europa, e alla risistemazione dell’intera area. «Non siamo contrari ad asfaltare le strade, a sistemare i marciapiedi e alla manutenzione del verde pubblico – spiegano Grizon e Gretti – ma se il sindaco ha cambiato idea dovrebbe venirlo a dire in Consiglio comunale e ai muggesani sulla base di dati tecnici certi, anche se è noto a tutti che dopo l’apertura della superstrada il traffico ad Aquilinia è sensibilmente calato».
Secondo il Pdl maggiore oculatezza si sarebbe resa necessaria proprio perché questi 770mila euro, assieme ai 500mila euro della convenzione con Teseco e Coop Nord Est, «rappresentano gli ultimi grossi importi derivanti da oneri di urbanizzazione che entreranno nelle casse comunali per i prossimi due o tre anni. Spero che il sindaco – aggiunge Grizon – non abbia il tempo di spenderli a pioggia in interventi, forse utili, ma che non lascerebbero il segno come invece opere e infrastrutture per il territorio».
Nel merito del trasferimento della biblioteca, l’esponente del Pdl parla poi di «eclatante e scandaloso esempio di spreco di denaro pubblico: ai 335 mila euro della Fondazione CRTrieste si aggiungono i 324mila della Regione: siamo a 669mila euro, cui vanno aggiunti più di 55mila euro per la progettazione. Oltre 700 mila euro, quindi, per cambiare una sede già adeguata alle esigenze, luminosa e accessibile a tutti, oltre che perfettamente inserita in quello che fin dai tempi del vecchio Pci-Lista Frausin è il centro culturale di Muggia».
Non tarda la replica del diretto interessato, che rispedisce le critiche al mittente: «Mi fa piacere che il centrodestra abbia a cuore il bypass di Aquilinia – commenta Nesladek –. Premesso che con i 770 mila euro degli oneri di urbanizzazione non facciamo neppure le strisce pedonali, invito il consigliere Grizon a dare il suo contributo per cercare di reperire in Regione, retta dalla maggioranza del suo schieramento, gli stanziamenti, già concessi da Illy e poi immediatamente revocati da Tondo, per il completamento dell'opera, visto che a Zaule sorgerà il terminal Ro-ro che necessita di un potenziamento della viabilità. La biblioteca? La decisione di rivalutarla e trasferirla in una sede migliore – prosegue – non fa che riflettere la volontà espressa dagli abitanti in sede di Agenda 21, che a suo tempo ha chiesto di dare maggior centralità alla struttura, fermo restando che programmeremo incontri con la popolazione per spiegare il progetto e coinvolgere tutti».

sabato 17 aprile 2010

NESLADEK E’ ORMAI IN CAMPAGNA ELETTORALE

TAGLIA I 770 MILA EURO PER IL BYPASS DI AQUILINIA E NE SPRECA 700 MILA PER TRASFERIRE LA BIBLIOTECA


“Con la variazione di bilancio di lunedì prossimo – sottolinea Claudio Grizon, coordinatore del Pdl e consigliere comunale a Muggia - Nesladek chiude definitivamente ogni prospettiva al bypass di Aquilinia per il quale la precedente amministrazione aveva stanziato 850 mila euro derivanti dagli oneri di urbanizzazione del Centro Montedoro Free Time”.
“Nonostante che la giunta Nesladek ne abbia spesi circa 80 mila per riprogettare il bypass e per studiare la nuova viabilità – aggiunge Christian Gretti, vice coordinatore e consigliere del Pdl - ne rimanevano 770 mila che avrebbero costituito la compartecipazione del Comune su un’opera certamente più costosa che sarebbe stata sostenuta dalla Regione”.

“E’ curioso – interviene Piero Tononi, consigliere regionale e vice coordinatore provinciale del Pdl – che il Comune, dopo averlo riprogettato, rinunci al bypass preferendo spendere per interventi certamente utili, ma da un chiaro sapore elettorale, piuttosto che investirli in opere che possano rimanere sul territorio”.

“Prendiamo atto che Nesladek in bypass non lo vuole più – aggiunge Sandra Savino, assessore regionale alle finanze e coordinatore provinciale del Pdl - dopo aver bloccato il progetto della precedente amministrazione, tarato sulle effettive esigenze e facilmente cantierabile e averlo riprogettato ipotizzando addirittura un bypass a quattro corsie, visto che vuole destinare quell’ingente ed irripetibile importo ad altri interventi”.
Come Pdl non siamo certamente contrari ad asfaltare le strade, a sistemare i marciapiedi e alla manutenzione del verde urbano – spiegano Claudio Grizon e Christian Grettima, ha cambiato idea lo venga a dire in consiglio comunale e lo dica ai muggesani sulla base di dati tecnici certi anche se è noto a tutti che il traffico ad Aquilinia è calato sensibilmente”.

“Questi 770 mila euro – conclude Grizon - assieme al milione e 500 mila euro che a breve arriveranno dalla convenzione con Teseco e Coop Nord Est per le nuove aree commerciali, sono gli ultimi grossi importi derivanti da oneri da urbanizzazione che entreranno nelle casse comunali per i prossimi 2 o 3 anni, considerato che nell’area industriale non si può costruire nulla finché non si concluderà la vicenda dei siti inquinati. Spero che Nesladek non abbia il tempo di spenderli a pioggia in interventi forse anche utili ma che non lascerebbero un segno concreto con opere o infrastrutture per il territorio”.



“E che dire poi dell’altra chicca che ci viene proposta da Nesladek e la sua maggioranza – continua il coonsigliere Claudio Grizon - ovvero il trasferimento della biblioteca dalla storica sede di Piazza della Repubblica all’edificio che attualmente ospita gli uffici dei vigili urbani e la mensa in prossimità dei giardini Europa? Un esempio eclatante e scandaloso di spreco del denaro pubblico!”.
“Ci chiediamo poi come sia possibile – prosegue Grizon - che il finanziamento di 290 mila euro, originariamente assicurato all’amministrazione precedente di centro destra dalla Fondazione CRTrieste per ristrutturare la vecchia scuola di San Rocco, integrato addirittura da ulteriori 45 mila euro all’inizio di quest’anno, sia stato destinato alla ristrutturazione di quell’immobile per trasferirvi la biblioteca, quando l’attuale sede è adeguata alle esigenze, luminosa, accessibile ed oltretutto inserita in quello che è stato fin dai tempi del vecchio PCI – Lista Frausin il centro culturale muggesano”.
“Ai 335 mila euro della Fondazione CRTrieste – sottolinea il coordinatore del Pdl – si aggiungono i 324.100 euro della Regione, stanziati sulla base del progetto da 700 mila euro presentato dal Comune la scorsa estate e suddivisi in 10 rate annuali, che portano la spesa a 669.100 euro. Sono stati poi già stanziati circa 55 mila euro per la progettazione e quindi arriviamo ben oltre ai 700 mila euro, una vera follia!”
Un’operazione quindi – aggiunge Grizonnon dettata da esigenze tecniche o logistiche specifiche ma semplicemente dalla convinzione che sia più bello che la biblioteca stia vicino ai giardini Europa”.
“Oltretutto – spiega il consigliere Christian Gretti – se ci fosse l’esigenza di ulteriori spazi per i libri, l’ex ampia sala espositiva al piano terra di Piazza della Repubblica è perfettamente in grado di ospitare nuove sezioni senza dover spendere un miliardo e mezzo delle vecchie lire”.
Si aggiungeranno poi – continua Gretti – le spese ed i problemi conseguenti a questa scelta assurda, ovvero quelle per il trasloco dei volumi, i costi per trasferire gli uffici dei vigili urbani e la mensa situata ora al piano terra.”
“Ma dov’è finita l’idea iniziale del sindaco – ricorda Gretti – che prevedeva il trasferimento della biblioteca nella stazione degli autobus? Non sarebbe stato meglio che l’amministrazione si impegnasse piuttosto per trovare, acquisire ed attrezzare degli spazi che i giovani muggesani chiedono per ritrovarsi e per le loro attività, come ad esempio l’ex scuola di Santa Barbara e quella di Chiampore?”

SONDAGGI, TANTE RAGIONI PER GIOIRE

Da "Il Mattinale" del 16 aprile 2010


Il primo sondaggio sulle intenzioni di voto per i partiti e sulla fiducia ai leader dopo le elezioni regionali è stato effettuato dall’Istituto Piepoli. Ovviamente il risultato del voto si riflette sul sondaggio secondo quel processo circolare che tiene legati il momento reale (il voto) e quello virtuale (il sondaggio).
La principale novità è il netto aumento di consensi per Silvio Berlusconi che ha guadagnato 4 punti, collocandosi ben al di sopra del 50%, nelle due settimane a cavallo del voto. Con ciò ha cumulato i consensi suscitati dal suo particolare impegno nella campagna, culminato con la manifestazione di Piazza San Giovanni, e quelli seguiti al risultato largamente favorevole al centrodestra. A ciò si aggiunge, secondo Piepoli, il gradimento nei confronti della dichiarazione del Premier a Parma, all’assemblea di Confindustria, centrata sull’impegno a liberare i cittadini e le imprese dall’oppressione fiscale, burocratica e giudiziaria.
In altre parole, l’opinione pubblica apprezza sia l’impegno diretto di Berlusconi sia il nucleo riformista che egli propone quando le riforme sono percepite come in grado di incidere direttamente sulla vita quotidiana dei cittadini e delle imprese.
A questo incremento di consensi per il Premier fa riscontro la riduzione di 5 punti dei consensi nei confronti del leader dell’opposizione, Pierluigi Bersani, sceso al 30%, per cui il vantaggio di Berlusconi su Bersani è di oltre 20 punti. A sua volta, questo significa che la gente crede più nelle possibilità di Berlusconi di fare le riforme che non in quelle dell’opposizione.
Come hanno confermato i risultati del voto regionale, ma in questo caso sostanzialmente in linea con la media dei sondaggi condotti tra febbraio e marzo sulle intenzioni di voto, i partiti della maggioranza consolidano le proprie posizioni. Il Popolo della libertà è al 36,5%, la Lega tra l’11 e il 12%, l’MpA allo 0,5% e La Destra all’1%: i partiti della maggioranza sono quindi al 50%.
Non riesce a decollare il Partito democratico, che sembra essersi fermato sulla strada della leggera ripresa segnalata negli scorsi mesi: le intenzioni di voto per il partito di Bersani sono infatti al 29,5%, dato che si somma allo stagnante 7,5% dell’IdV per cui l’opposizione è al 37%, ovvero distaccata di 13 punti dalla maggioranza. Stabile l’Udc al 6,5%.

giovedì 15 aprile 2010

MUGGIA, NEL MIRINO I LAVORI A "FIDO LIDO"

LA NOTA

Nonostante sia stato diffuso un comunicato stampa preciso e circostanziato il cronista de Il Piccolo si è inventato dichiarazioni mai diffuse in questi termini e se ne assume la responsabilità. Anche a nome del Coordinamento Comunale del PDL nel comunicato abbiamo dichiarato (si veda tra i post precedenti) che "se questi detriti non trattati e selezionati precedentemente (il che significa un trattamento in impianti adeguati e autorizzati) dovrebbero essere smaltiti nelle discariche autorizzate" e quindi, se come asserisce il sindaco Nesladek qusto è stato fatto ("arido proveninente da ditte autorizzate") questo aspetto potrebbe essere chiarito.
Rimangono perplessità sul fatto che in area inserito nel SIN non si possono fare interventi di movimentazione di terra e questo non lo diciamo noi ma la legge, vedremo cosa diranno le competenti autorità. Per quanto riguarda la realizzazione di "Fido Lido" non abbiamo espresso alcuna contrarietà, se tutto si svolgerà rispettando la legge, ma solo osservato che dall'altro versante dell'Ospo il Comune ha usato criteri diversi.


Da Il Piccolo del 15 aprile 2010 - Pagina 18 - Trieste

LA SISTEMAZIONE DELL’AREA NEI PRESSI DEL RIO OSPO CHE SARÀ INAUGURATA IL 24 APRILE

Muggia, nel mirino i lavori a ”Fido lido”

Grizon: scaricati materiali non permessi. Il sindaco smentisce ma l’Arpa ha chiesto spiegazioni
di GIOVANNI LONGHI

MUGGIA A pochi giorni dall’inaugurazione ufficiale (prevista il sabato 24), sul parco riservato ai cani e ai loro padroni, nei pressi del ponte sull’Ospo, si scatena il putiferio. Da un parte Claudio Grizon, coordinatore comunale del Pdl di Muggia e il suo vice, Christian Gretti, entrambi consiglieri comunali, ai quali il recente andirivieni di camion e ruspe nel sito recintato ha sollevato più di qualche dubbio, tanto da accusare il Comune di scaricare sull’area «materiale inerte da smaltire in discariche autorizzate».
Dall’altra, a garantire la perfetta regolarità dell’operazione, il sindaco Nerio Nesladek che conferma come il Comune si sia limitato a mettere in sicurezza e livellare il terreno, preparandolo alla manifestazione inaugurale. Tesi, questa, che verrà ribadita nel prossimo Consiglio comunale, nel quale Grizon presenterà un’interrogazione sulla vicenda.
Tutto nasce dalla presenza, nei giorni scorsi, di un camion e di un escavatore all’interno del terreno recintato, dato in concessione all’associazione ”Crescere insieme”. Dal cassone del camion è stato rovesciato sul terreno del materiale (”arido certificato proveniente da ditte autorizzate”, specificherà poi il sindaco, smentendo la versione di Grizon (”materiale inerte da destinare a discarica autorizzata”). Una ruspa ha poi livellato i cumuli, e distribuito uniformemente ghiaino, terra e materiale. Dal terreno sono stati anche eliminati alcuni pericolosi spuntoni di ferro. Operazione che ha creato avvallamenti e buche, che si è dovuto poi riempire.
Un camion che scarica, la ruspa che sposta la terra, il fatto che l’area si trova nel Sito inquinato. Agli occhi di un osservatore esterno, niente di più simile a un interramento sospetto. Per i rappresentanti dell’opposizione, un autentico invito a nozze, considerate anche le severe norme che consentono sull’area soltanto interventi minimali, disposizioni peraltro confermate anche nella delibera con cui la giunta comunale ha dato il via libera all’associazione.
«Proprio a questi interventi di manutenzione minima ci siamo limitati – sottolinea Nesladek –. Non era possibile procedere alla manifestazione del 24 senza prima sistemare, e soprattutto rendere sicura, l’area». Fatto sta che anche l'Arpa ha voluto vederci chiaro, e ha inviato una richiesta di spiegazioni al Comune. il quale ha smentito qualsiasi irregolarità ed escluso scarichi e interramenti abusivi.
«È incredibile che accadano fatti di questo tipo – rincarano la dose Grizon e Gretti, alzando il tiro sull'opportunità stessa di concedere l’area a ”Crescere insieme” – ed è curioso come su aree attigue, anch’esse inserite nel Sin (Sito inquinato d'interesse nazionale, ndr) si sia revocata la concessione a chi promuoveva esibizioni di moto da cross e fuoristrada, accampando rischi per la salute anche senza che alcun ente abbia condotto una specifica analisi del sottosuolo o delle caratterizzazioni, mentre dall’altro lato della foce dell’Ospo i cani potranno passeggiare, correre, scavare nella terra senza alcun danno per la propria e altrui salute».

mercoledì 14 aprile 2010

SENSO UNICO SU VIA DI TRIESTE PER CINQUE CARRIOLE DI FLISH

Ho appena ricevuto l'ennesimo commento sul senso unico su via di Trieste... ovviamente credo che non servano commenti...


Caro Claudio,
i muggesani con un poco di sale in zucca si chiedono come mai per cinque carriole di flish, trattenute tra l’altro da una rete, in via di Trieste – zona Lido sia stato necessario chiudere una corsia di marcia, quando bastava transennare il marciapiede.
Al mattino dalle 7.30 alle 8.15 grazie al solerte impegno di 2 vigili urbani posti all’incrocio all’altezza del cimitero si formano file di macchine fino sul Lungomare Venezia. Domani giovedì, giorno di mercato, ci sarà il caos completo, sembra di essere Alice nel paese delle meraviglie. Ha senso chiudere tutta quanta via Battisti e via di Trieste?

Giriamo il quesito al sindaco, qualora frequenti il mio blog... pubblicheremo volentieri la sua risposta.

UNA DISCARICA SULL’AREA DESTINATA A SPIAGGIA PER I CANI

Scaricati alcuni camion di materiale inerte, sembra che la responsabilità sia del Comune


Mentre qualsiasi azienda insediata nell’ambito del SIN (sito inquinato d’interesse nazionale) da anni non può effettuare alcun tipo d’intervento sull’area o sull’immobile di sua proprietà a Muggia, nell’area su cui entro Pasqua si sarebbe dovuta completare la spiaggia per i cani denominata Fido Lido, il Comune ha ben pensato di far scaricare alcuni camion di materiale inerte.

Le immagini che alcuni cittadini preoccupati ci hanno inviato sono chiare: cumuli di mattoni e detriti vari che, se non selezionati e trattati precedentemente, sarebbero da considerare rifiuti da smaltire nelle discariche autorizzate.

Nel frattempo, oltretutto, l’Associazione triestina, che con il sostegno del sindaco Nesladek sta realizzando il parco per i cani, è intervenuta con un mezzo meccanico per livellare il terreno avuto in comodato, scavando e movimentando terra dove invece, secondo la delibera con cui il Comune la scorsa estate ha concesso l’area, precisa che sull’area sono concessi interventi minimali.

Ci chiediamo qual è la natura del materiale scaricato e la sua provenienza; se il suo conferimento e la sua successiva stesura, all’interno dell’area, siano compatibili con quanto prevede la legge (152/06) che regola la normativa in materia ambientale, vista la natura particolare del sito, se siano state consultate l’ARPA e la Provincia per un parere preventivo e se gli Uffici Comunali preposti abbiano rilasciato eventuali autorizzazioni per i lavori eseguiti.

Sui questi fatti presenteremo un’interrogazione urgente al sindaco Nesladek per chiarire la situazione ed accertare eventuali responsabilità.

E’ incredibile che accadano fatti di questo tipo ed è curioso come, su aree attigue ed entrambe inserite nel SIN, si sia revocata la concessione dell’area a chi promuoveva le frequentate esibizioni delle moto cross e dei fuoristrada, evocando i rischi per la salute pur senza che alcun ente abbia fatto una specifica analisi del suolo o delle caratterizzazioni, mentre dall’altro lato della foce dell’Ospo, i cani potranno passeggiare, correre, scavare nella terra senza danno alcuno per la propria ed altrui salute.

Anche a nome del Coordinamento Comunale del PDL di Muggia

Claudio Grizon
Coordinatore Comunale del PDL e Consigliere Comunale di Muggia

Christian Gretti
Vice Coordinatore Comunale del PDL e Consigliere Comunale di Muggia

domenica 11 aprile 2010

SEGNALAZIONE SU "IL PICCOLO", LA LAUREA NON C'ENTRA

Da Il Piccolo dell'11 aprile 2010 - Rubrica Segnalazioni - Pagina 22 - Trieste

LA NOTA

Al signor Di Toro, di cui riportiamo l'odierna segnalazione su Il Piccolo, ricordo che visto il ruolo particolarmente delicato e complesso ricoperto dal responsabile del servizio pianificazione ed urbanistica del Comune di Muggia, i numerosi professionisti che ho consultato mi hanno ampiamente motivato l'opportunità che lo stesso abbia il titolo di ingegnere o architetto. L'esperienza è assolutamente indispensabile in entrambi i casi ma un geometra, ad esempio, mi segnalano che non può firmare un piano regolatore. Sugli altri aspetti siamo perfettamente d'accordo.


MUGGIA

La laurea non c’entra

In relazione a quanto riportato nell’intervento del sig. Grizon apparso su «Il Piccolo dd 28.3.2010 – Le promesse mancate della giunta Nesladek» devo dire che non condivido quanto da lui espresso sul responsabile del settore urbanistico in cui afferma che pesa il fatto che egli sia un geometra, lasciando intendere che le cose migliorerebbero se al suo posto ci fosse un architetto e/o ingegnere.
Sono convinto che l’esperienza, il duro lavoro e la conoscenza del territorio possano sostituire il titolo di studio che non sempre è garanzia di preparazione e conoscenza del lavoro.
Le carenze vanno ricercate altrove, anche perché le norme regionali che regolano il territorio di Muggia sono le stesse che valgono per gli altri Comuni minori e per quello di Trieste, amministrazioni nelle quali non si registrano i problemi di Muggia.
A mio avviso è chiaro che le responsabilità del caso siano politiche e vadano ascritte all’esecutivo che sta amministrando il Comune di Muggia che non è in grado di coordinare, pianificare ed informare sulle attività del Comune e non ha saputo dare le giuste risorse in termini di personale ed attrezzature agli uffici come, d’altra parte, quotidianamente la cronaca ci ricorda.
Quindi, evitiamo di addebitare le colpe ad i funzionari che mettono in pratica gli indirizzi dei politici. A tal fine consiglio di predisporre celermente la documentazione illustrativa con la risposta alle problematiche più diffuse e, magari, di istituire uno sportello di consulenza, collaborando anche con le parti sociali, per evitare che i diritti dei cittadini possano essere soddisfatti solo pagando a caro prezzo professionisti per prestazioni puramente burocratiche e non tecniche.
Claudio Di Toro