Da Il Piccolo del 21 maggio 2012 - Pagina 21 - Cronaca Trieste
Il segretario di Rc Coslovich:
«Questa amministrazione non è di sinistra»
Il nodo delle divergenze sull’
Imu della prima casa e sull’articolo 18
di Riccardo Tosques
MUGGIA «Questa
amministrazione non ha più niente di sinistra: la mia permanenza al suo interno
potrebbe avere i giorni contati».
Scricchiola l’appoggio a Nerio
Nesladek da parte della Federazione della Sinistra. Maurizio “Lola”
Coslovich, segretario politico di Rifondazione comunista e capogruppo
consigliare del soggetto politico che alle elezioni del maggio scorso ha
unito Rifondazione e il Partito dei Comunisti italiani per dare forza alla
ricandidatura di Nesladek, ha aperto ufficialmente una crisi di governo.
Spiega: «Abbiamo aderito al progetto del centrosinistra con la candidatura
di Nesladek per poter battere la destra, ma ora ci troviamo in una situazione
insostenibile. Reduci dalla manifestazione di Roma in cui abbiamo
sostenuto con forza il no all’Imu siamo tornati a Muggia con l’amministrazione
Nesladek che appoggia l’istituzione di quella che è una tassa ingiusta sulla
prima casa».
Insomma: la situazione politica
nazionale si ripercuote anche a livello locale. E che i rapporti tra la
FdS e il resto della maggioranza (in particolare Pd e Sel) siano sempre più
tesi è ben testimoniato anche dalle ultime due riunioni dei Consigli comunali
muggesani.
Il primo episodio è stata
l’assenza di Coslovich durante il voto del bilancio. «Essendo contrario all’Imu
ho preferito non presenziare evitando così di uscire dall’aula come hanno fatto
i consiglieri d'opposizione», spiega il capogruppo comunista. Il secondo
episodio invece risale all’ultima riunione del Consiglio. Dopo che Sinistra
ecologia e libertà ha presentato un documento contro l’abrogazione
dell’articolo 18 si è creata una situazione di altissima tensione.
Il capogruppo del Pd Riccardo
Bensi ha infatti annunciato che non avrebbe votato il testo così come proposto.
Da lì una sospensione della seduta per oltre 30 minuti non ha affatto risolto
la questione. «Al rientro in aula si sono votati degli emendamenti che hanno
stravolto il senso iniziale del documento togliendo i veri motivi a tutela dei
lavoratori per cui era stato presentato», spiega Coslovich.
E il Sel? «Hanno calato le
braghe ed hanno votato a favore», dice il capogruppo. Da qui l’annuncio
ufficiale: «Non so ancora per quanto tempo farò parte di questa
maggioranza». Per ora è «il rispetto del voto dei cittadini che mi hanno voluto
in Consiglio» a non indurre Coslovich a possibili colpi di coda.
Dopo una prima riunione del
direttivo, questa settimana l'assemblea aperta ad iscritti e simpatizzanti si
riunirà nella sede di via Roma per decidere il da farsi. Ma cosa accadrà dunque
adesso? E come si comporterà l’assessore esterno (indipendente) Giorgio Kosic?
Coslovich mette le mani avanti: «L’assessore Kosic sta lavorando bene per il
sociale e non essendo un tesserato del partito sarà lui a decidere cosa fare».
Due gli scenari possibili sul
futuro della FdS muggesana: in caso di dimissioni di Coslovich, l'assessore
Kosic, il secondo più votato della FdS con 33 preferenze (3 in più
rispetto a Denny Coslovich, figlio di Maurizio), diverrebbe automaticamente
capogruppo. Più probabile però, proprio per rispettare gli 80 muggesani che
hanno votato Coslovich, che l’attuale segretario politico di Rc decida di
rimanere. Togliendo l'appoggio formale a Nesladek e passando all'opposizione.
Nessun commento:
Posta un commento