venerdì 31 luglio 2009

ALTRE NOMINE, NEL DIRETTIVO PROVINCIALE ANCHE GRIZON E VASCOTTO

E Greco in giunta attacca Ravidà
Il ”titolare” della Cultura responsabile pidiellino degli enti locali


Se da un lato, nelle fila del Popolo delle Libertà a Trieste, si sta giocando la partita del coordinatore comunale, dall’altro se n’è appena chiusa un’altra: il coordinamento provinciale è fatto. I nomi dei componenti sono stati infatti decisi, si attende solo il via libera da Roma per renderli ufficiali. Lo aspettano il coordinatore Sandra Savino e il suo vice, Piero Tononi, già nominati da Silvio Berlusconi lo scorso aprile nei rispettivi ruoli. In questi mesi, hanno lavorato anche per assemblare al meglio il «loro» nuovo direttivo.
Nel muro di riserbo che avvolge l’elenco di nominativi, si è aperta nelle ultime ore qualche crepa. Lo statuto del Pdl, all’articolo 31, prevede che fra i componenti del coordinamento della provincia vi siano capogruppo e vicecapogruppo vicario del partito in Consiglio provinciale: a palazzo Galatti, come anche in Comune, però Forza Italia e Alleanza nazionale non si sono ancora fuse. Ergo, le indicazioni statutarie verranno in qualche modo soddisfatte con l’ingresso nel direttivo dei due capigruppo: Claudio Grizon (Fi) e Marco Vascotto (An).
Individuato pure il responsabile degli enti locali per Trieste, altro elemento chiave del coordinamento: toccherà al forzista Massimo Greco, oggi assessore alla Cultura in Municipio. Per il resto, buio fitto, ma non è escluso compaia, fra gli altri, anche il nome del vicesindaco Paris Lippi.
Un’altra colonna di quella giunta comunale che, proprio lo scorso lunedì, ha registrato un nuovo momento di tensione innescato da presunte invasioni di campo fra assessori. Protagonista della sfuriata proprio Greco, cui pare non sia andata giù la recente diffusione di dati sui musei cittadini da parte del collega Giovanni Battista Ravidà, detentore non solo della delega alle Finanze ma anche responsabile della pianificazione strategica. Una vibrante protesta che Greco presumibilmente bisserà, in nome di un rapporto corretto e diretto, al momento del rientro dalle vacanze di Ravidà.
Quest’ultimo, infatti, lunedì era assente e Greco vorrà certamente chiarire con lui di persona. Non è la prima volta che capita un episodio del genere in giunta: in molti rammenteranno per esempio lo scontro Lippi-Bandelli del gennaio scorso, siparietto che aveva fatto andare su tutte le furie Roberto Menia.
Fra i vari assessori comunali, è indubbio che nell’ultimo periodo, grazie anche agli incarichi di responsabilità ricevuti in serie (lo studio di fattibilità sul Parco del mare, il protocollo d’intesa con i sindacati confederali) proprio in nome della delega alla pianificazione strategica, lo stesso Giovanni Battista Ravidà abbia guadagnato visibilità. E, probabilmente, posizioni in vista del 2011: il suo nome era già stato inserito da tempo nella lista dei papabili per la designazione a futuro candidato sindaco del centrodestra. Il rapporto di fiducia sempre più stretto con Roberto Dipiazza potrebbe rappresentare un’ulteriore conferma di ciò. (m.u.)

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