venerdì 28 dicembre 2012

MUGGIA, IL PDL BOCCIA IL PRG GRIZON:"TROPPI DIVIETI"

Da Il Piccolo di venerdì 28 dicembre 2012 - Pagina 52 - Cronaca Trieste

Muggia, il Pdl boccia il Prg
Grizon: «Troppi divieti» 

Il consigliere del centrodestra accusa la giunta Nesladek: «Non vogliono alterare il tessuto sociale perché hanno paura di non vincere più le elezioni» 

MUGGIA - Trovare un punto d’incontro tra la tutela dell’ambiente e uno sviluppo strategico, che possieda quindi i requisiti della sostenibilità. In altre parole, promuovere una valorizzazione dell’ambiente che non comporti la rinuncia a quelle «attività turistiche che assicurino un indotto tale da aumentare la redditività delle imprese locali, assicurando entrate congrue in termini di fiscalità e tributi per adeguare e migliorare la qualità dei servizi comunali»
Sugli obiettivi che dovranno essere perseguiti nella redazione della prossima variante al Piano regolatore, il Pdl muggesano ha le idee chiare, e tutto sommato non dissimili da quelle della maggioranza. Ma è sui mezzi che il centrodestra, per bocca del coordinatore comunale Claudio Grizon, solleva qualche perplessità. 
Secondo il consigliere, il fatto stesso che il progetto del nuovo Prg – indicato come una priorità – non si fosse concretizzato nel periodo del primo mandato Nesladek, fermandosi invece all’emanazione delle direttive di luglio 2009, «la dice lunga su quale futuro e sviluppo la sinistra desideri per Muggia». Grizon commenta in questi termini le linee guida del prossimo piano, anticipate alcuni giorni fa dalla giunta e dai progettisti: «Il loro atteggiamento è orientato a marcare divieti e negazioni, più che ad assecondare i desideri dei muggesani che vorrebbero costruire una casa per se stessi o per i propri figli, o di altri cittadini interessati a vivere nella nostra comunità»
Dietro ai propositi ambientalisti si nasconderebbe «l’assillo di non consentire un’ulteriore modificazione del tessuto sociale, che potrebbe condizionare in futuro i successi elettorali della sinistra». Il consigliere rimarca come fu l’amministrazione Dipiazza a ridurre l’edificabilità ai limiti attuali, laddove i precedenti “disegni” del centrosinistra prevedevano per Muggia fino a 30mila abitanti. 
Detto questo, secondo Grizon lo sviluppo della costa non sarà mai possibile senza l’apporto di imprenditori privati, e per attrarli bisogna «sviluppare la vocazione turistica del territorio, andando oltre alla sagra di San Martino e ai Fido Lido»
Istanze che il Pdl è pronto a portare avanti nell’ambito di una variante “partecipata”, ma per il momento nessuno gliel’avrebbe chiesto: «Non siamo stati coinvolti nella stesura dei quattro “pre-piani”, ma auspichiamo che questi vengano presentati dettagliatamente in Consiglio», dichiara Grizon. Anche perché – spiega – discutere di temi quali l’ambiente, la mobilità, l’abitare e lo sviluppo prima che siano contestualizzati all’interno della variante potrebbe anche condurre a delle convergenze
Il coordinatore tratteggia lo scenario futuro che il Pdl immagina per Muggia: «Di qui a vent’anni, partendo da 13.400 abitanti, si potrebbero superare i 15mila: questo vorrebbe dire cambiare il sistema elettorale, ma anche assicurarsi entrate sufficienti a migliorare la qualità di vita dei cittadini». Bisognerà rileggere il territorio e rivederne la zonizzazione, che si ripercuote anche sull’Imu, regolando le nuove opportunità di sviluppo «con lo spirito del buon padre di famiglia e dell’attento imprenditore», raccomanda Grizon. 
Per fare ciò, conclude, «non servono posizioni precostituite né si devono dispensare divieti e ostacoli con norme urbanistiche ad hoc, costruite per agevolare alcuni e penalizzare altri: il Comune è talmente piccolo che sarebbe fin troppo facile capire chi sono i proprietari dei fondi, e quali le relative destinazioni». 
Davide Ciullo

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