martedì 14 febbraio 2012

53 IMPRESE CONTRO NESLADEK E LA PRESIDENTE BASSA POROPAT PER IL DEGRADO NELLA ZI DELLE NOGHERE

Fino a quando governava il centro destra le cose funzionavano, poi con Nesladek e la Bassa Poropat il degrado, fino alla protesta delle imprese


A poco o nulla, nonostante le promesse e le assicurazioni, son valse le mie interrogazioni al sindaco Nesladek e alla presidente Bassa Poropat: nel settembre scorso sono dovute intervenire con una petizione accorata e esasperata a Comune, Provincia ed EZIT ben 53 imprese che lavorano e vivono quotidianamente l’area industriale di cui ne Nesladek ne la Bassa Poropat sembravano conoscere i problemi pur attraversandola quotidianamente come tutti.
Chiarificatrice, pragmatica e concreta è stata l'immediata risposta che il presidente dell’EZIT Dario Bruni ha inviato alle imprese che hanno sottoscritto l’appello alle istituzionisono stati richiamati gli oggetti dei contratti sottoscritti il 17 giugno 1997, ben 14 anni orsono, e in questo modo il Comune è stato inchiodato alle sue responsabilità, senza se e senza maNesladek non poteva non sapere, dopo oltre cinque anni, che vigevano questi contratti ed avrebbe dovuto provvedere da anni orami a prevenire la situazione di degrado a cui dobbiamo assistere oggi. Nesladek ha speso oltre due milioni di euro prima delle elezioni in contributi a pioggia ma non ha destinato neanche un euro ad adempiere agli impegni del Comune nei confronti delle aree industriali.
Mentre da Palazzo Galatti (a parte la riunione di cui riferisco nel post precedente) ancora tutto tace, da quanto mi hanno comunicato gli uffici comunali il 28 settembre scorso il sindaco Nesladek e alcuni funzionari comunali hanno incontrato il presidente Bruni e il direttore dell’EZIT De Alti e due rappresentanti delle aziende e sarebbero state concordate una serie di iniziative, in parte comuni, al fine di risolvere i problemi sollevati.
Come detto nel post di qualche giorno fa qualcosa è stato fatto ma a questo punto mi aspetto oltreché impegni concreti anche finanziamenti adeguati per assecondare gli interventi segnalati dalle 53 imprese sia al Comune di Muggia che della Provincia per le strade provinciali muggesane continuano ad essere tra le peggiori del territorio provinciale nonostante alcuni interventi di asfaltatura svolti prima della campagna elettorale di un anno fa.

Con la sua proverbiale concretezza Roberto Dipiazza aveva affrontato e risolto il problema fin dai primi mesi del suo mandato di sindaco a Muggia: le strade dell’area industriale dell’EZIT erano abbandonate e buie e si segnalavano spesso la presenza di drogati che abbandonavano siringhe negli angoli più nascosti. Il Comune non poteva spendere denaro su aree che non erano in suo possesso per cui Dipiazza trovò la soluzione: tre convenzioni con l’EZIT con le quali l’ente di via Caboto cedeva gratuitamente il possesso al Comune di Muggia che da parte sua si impegnava a mantenere la destinazione pubblica e ad assumersi la gestione delle infrastrutture (strade, impiannti elettrici e rete gas) sollevando l’EZIT da ogni responsabilità. Io lo ricordo bene perché in quegli anni ho avuto la fortuna di far parte della maggioranza e di suggerire al sindaco molti problemi del territorio che lui non mancava mai di prendere in mano e risolvere.
Finché ci fu il centro destra al governo le cose andarono bene: Dipiazza potenziò l’illuminazione pubblica dell’area industriale a spese del Comune, i drogati sparirono e l’aspetto migliorò decisamente. Ma in questi ultimi anni la situazione è peggiorata di molto: sporcizia, segnaletica orizzontale cancellata, ghiaia ai bordi delle strade, l’erba e gli arbusti infestanti hanno invaso i marciapiedi ed i bordi delle strade e i tombini sono pieni di rifiuti al punto che ad ogni acquazzone si formano numerosi laghetti sulle strade del comprensorio.
Con il completamento della grande viabilità si sperava che il Comune si facesse carico della situazione per la sua parte e la Provincia per la sua ma nulla è stato fatto.

Claudio Grizon
Consigliere del PDL al Comune di Muggia
Capo Gruppo PDL in Provincia di Trieste

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