lunedì 20 maggio 2013

FIERA DI TRIESTE E' SENZA SOLDI, A RISCHIO GLI STIPENDI DI GIUGNO PER I DUE DIPENDENTI RIMASTI

Il testo dell'interrogazione presentata oggi alla Presidente della Provincia Bassa Poropat in merito alla mancanza di liquidità nelle casse di Fiera Trieste S.p.A. in liquidazione. 
La Fiera è stata costituita nel 1948 con la forma giuridica di Ente Autonomo per cui quest'anno si "festeggiano" i suoi 65 anni di "vita". Evidentemente i fondatori allora non avrebbero mai potuto immaginare l'infelice epilogo che avrebbe avuto 65 anni dopo quella istituzione che allora costituiva una prospettiva di sviluppo. 


Al Presidente della Provincia di Trieste
Prof.ssa Maria Teresa Bassa Poropat 
Piazza Vittorio Veneto, 4 
34122 Trieste 

Trieste, 20 maggio 2013

Oggetto: Interrogazione, con richiesta di risposta scritta e in aula, sul tema “Fiera Trieste S.p.A. in liquidazione senza liquidi”. 

Premessa 
La Fiera di Trieste S.p.A., partecipata al 25,50% dal Comune di Trieste, per il 24,95% dalla Provincia di Trieste e al 25,95% dalla Camera di Commercio IAAA di Trieste, è stata posta in liquidazione a seguito della deliberazione dell’Assemblea dei Soci del 27 settembre 2010. 

Da allora il Liquidatore ha provveduto al pagamento dei creditori secondo le disponibilità di cassa, anche mediante l’alienazione di beni per il 100% del valore del credito da questi vantato. 

Lo scorso 14 gennaio il Liquidatore ha diffuso un Comunicato-Invito al fine di acquisire manifestazioni d’interesse da parte di operatori economici, enti pubblici e privati, consistenti in proposte di nuova destinazione economica – sociale dell’area fieristica di Montebello a Trieste che ponendo quale termine per la presentazione delle proposte la data del 15 marzo. 

L’11 aprile il Liquidatore divulgava un nuovo avviso con il quale prorogava i termini per la presentazione delle offerte alla data del 4 luglio 2013. In data 9 maggio u.s. l’Assemblea dei Soci ha approvato il bilancio consuntivo 2012 che evidenzia al conto economico una perdita per l’esercizio pari ad € 323.083,00 in lieve diminuzione rispetto a quella del 2011 quando era pari ad euro 455.586,00. 

Lo stato patrimoniale 2012 pareggia invece a € 3.382.282,00, in diminuzione rispetto al 2011 quando si era assestato a € 3.535.313,00. Al 31.12.2012 la società Fiera S.p.A. disponeva di liquidità pari ad € 35.843,00 di cui € 34.600,00 in depositi bancari ed € 1.244,00 in cassa. 

Risultavano inoltre debiti verso banche per € 1.812.523,00, verso fornitori per € 333.222,00 ed ulteriori debiti per € 41.828,00 per un totale € 2.188.493,00. 

Tra i diversi fornitori, ancora in attesa di essere saldati, ci sono professionisti ed aziende triestine, il collegio dei revisori dei conti e lo stesso Liquidatore. 

Agli atti della Fiera è conservata una perizia di stima del comprensorio fieristico, esteso su 22.790 mq, redatta da un professionista su incarico della società in data 24.07.2012 che, nell’ipotesi che l’attuale destinazione urbanistica (U1 – zone per servizi ed attrezzature pubbliche) venisse modificata nella categoria B2 (residenziale, commerciale, pubblici esercizi, direzionale ecc.), prevede un valore pari a € 14.840.000,00 ed una seconda perizia, redatta dall’Agenzia del Territorio, che con l’attuale classamento prevede un valore di € 4.174.070,00 (il valore della parte di proprietà del Comune di Trieste è pari ad € 2.725.930,00). 

Nel corso dell’Assemblea dei Soci del 20.12.2012, anche in considerazione del parere negativo espresso dall’istituto di credito della società alla concessione di un finanziamento integrativo a quello già erogato, pur in presenza di capienti garanzie ipotecarie, il Liquidatore invitava i Soci a voler valutare l’opportunità di effettuare, pro-quota, specifico finanziamento fruttifero in favore della società, di un complessivo importo non inferiore ad euro 200.000,00 per assicurare alla Società le necessarie disponibilità liquide di cassa. 

In tale occasione il Liquidatore richiamava infatti l’attenzione dei Soci “sull’attuale precario equilibrio finanziario, che se compromesso, potrebbe generare uno stato di insolvenza riconducibile all’art. 5 della Legge Fallimentare”, sottolineando inoltre che “lo stato di illiquidità della stessa potrebbe non consentire il puntuale adempimento delle obbligazioni sociali”. 

Considerata l’esigua liquidità registrata con il consuntivo 2012 da Fiera S.pA. in liquidazione è ragionevole immaginare che la società sarà forse in grado di corrispondere lo stipendio dei due dipendenti (1 tempo pieno e 1 part time) fino al mese di maggio ma per giugno è probabile l’erosione completa delle disponibilità liquide. 

Informati che, rispetto alla richiesta avanzata ai Soci dal Liquidatore nel corso dell’Assemblea del 20.12.2012 tesa ad ottenere un finanziamento fruttifero al fine di ripristinare la liquidità, ad oggi sembra abbia risposto la sola Camera di Commercio IAA di Trieste, dopo aver deliberato in tal senso, mentre la Provincia ed il Comune pare non abbiano portato all’attenzione dei rispettivi Consigli la richiesta avanzata dal Liquidatore che scongiurerebbe la consegna dei libri contabili al Tribunale. 

Alla luce dei fatti sopra esposti si ritiene che l’Assemblea dei Soci di Fiera Trieste S.p.A. in liquidazione, con la messa a disposizione pro-quota dei fondi richiesti dal Liquidatore per un importo oggi stimabile ormai in almeno 300.000,00 € (per il 2013), debba porre la Società nelle condizioni di poter adempiere a tutti gli obblighi nei confronti dei terzi creditori, del Liquidatore, del Collegio dei Revisori e dei due dipendenti rimasti personale, individuando per essi, per quanto possibile, soluzioni di reimpiego. 

Dopo quasi tre anni dalla sua messa in liquidazione è indispensabile, infine, che i Soci e la Società stessa mettano in atto, senza indugio alcuno e con la massima trasparenza, ogni azione utile e possibile al fine di valorizzare il patrimonio del comprensorio fieristico di Montebello, prima della definitiva liquidazione della Società, a garanzia dei Soci, dei creditori rimasti e a favore di un recupero dell’area che in considerazione della sua collocazione ed estensione ha un valore intrinseco ben maggiore di quello attualmente documentato dai bilanci. 

Tutto ciò premesso e considerato 

INTERROGO IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA

per sapere e/o conoscere: 

1. se intendono, e con quali tempi e modalità, accogliere la richiesta di erogazione a Fiera Trieste S.p.A. di un finanziamento fruttifero pro-quota, avanzata dal Liquidatore nel corso dell’Assemblea dei Soci del 20.12.2012, portandola all’attenzione del Consiglio Provinciale; 

2. l’importo complessivo dovuto ai creditori della Società (con il dettaglio), compreso quanto dovuto al Liquidatore, al Collegio dei Revisori dei Conti e al personale, alla data più recente possibile; 

3. l’importo delle disponibilità liquide in c/c bancario e in cassa alla data più recente possibile; 

4. quali sono le linee strategiche sulle quali i Soci, ed in particolare il Comune di Trieste, sono impegnati al fine della valorizzazione patrimoniale del comprensorio fieristico anche mediante una riclassificazione urbanistica; 

5. i tempi ancora necessari affinché gli obiettivi del precedente punto 4 si concretizzino, e quindi i tempi per giungere alla conclusione della liquidazione della Società che, di norma, debbono essere i più brevi possibili, in quanto il loro protrarsi porterebbe ad una costante mancanza di liquidità e al depauperamento del patrimonio; 

6. quali sono le possibili soluzioni individuate dai Soci per il reimpiego dei due dipendenti della Società rimasti. 

Claudio Grizon 
Consigliere della Provincia di Trieste 
Capo Gruppo del Popolo della Libertà

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