Eravamo alle porte dell’inverno nel novembre del 2010. E stando al titolo
dell’evento, coniato dall’allora cittadino e geometra Stefano Decolle, che per il Pd
si era così tanto prodigato per coordinare i quattro gruppi di lavoro che
erano stati approntati per l’occasione, avrebbe dovuto essere uno “Sta…tuto in una note”.
Quel Pd, però, che il 5 e 6 novembre 2010, con la regia del prof. Franco Colombo, già assessore allo sport nella giunta del
socialista Jacopo Rossini (oggi
Rothenaisler), dell’ex sindaco Sergio
Milo, della dott.ssa Marisa Semeraro
e del commercialista Marco Pieri
(ex Alleanza Nazionale), intrapresa la
successiva campagna elettorale ben presto abbandonò il tema.
Quasi
tre anni dopo venne ripreso in mano dall’instancabile consigliere Geremia Liguori che, senza alcuna propaganda, ma con serietà
e dedizione s’è preso l’impegno di guidare
una commissione consiliare provvisoria dedicata alla riscrittura dello
statuto e del regolamento consiliare.
Da quello “Statuto
in una notte” in realtà sono
trascorsi ormai quasi cinque anni ed il
buon Decolle, candidato sindaco in
pectore sin da quando il centro sinistra gli preferì Nesladek, è in tutt’altre faccende affaccendato.
Stefano Decolle |
Comunque sia, anche senza il suo prezioso contributo, la bozza di un nuovo statuto e del
regolamento consiliare siamo riusciti a vederle nei giorni scorsi: prima per una fugace apparizione all’ordine
del giorno del consiglio del 29 aprile scorso dove, causa gli imbarazzanti
pareri contrari degli uffici gli atti sono stati ritirati, e poi giovedì 14 maggio in una riunione congiunta
delle tre commissioni consiliari che finalmente, dopo i chiarimenti del
caso sui punti su cui gli uffici avevano sollevato delle riserve, hanno
iniziato ad entrare nel merito dei testi.
Dopo
una fase iniziale in cui sono state trattate serenamente una serie di
considerazioni e richieste dei consiglieri del Pdl Claudio Grizon, Dario Grison
e Nicola Delconte, le commissioni hanno assistito ad un vero e proprio fuoco di fila con
osservazioni di ordine politico provenienti dalle file del Pd con il capo
gruppo Riccardo Bensi, l’assessore Valentina Parapat, il consigliere Danilo
Savron (Unione Slovena) e con il sindaco Nerio Nesladek che non è rimasto certo
a guardare. L’assessore Fabio Longo
invece ha voluto evidenziare l’incostituzionalità
della legge regionale che prevede il doppio voto per la preferenza di genere.
Sono
state lamentate lacune nello statuto specie per quanto riguarda la parità di
genere, la mancanza di riferimenti ai temi trattati con il famoso “Sta…tuto in
una note” di venerata memoria, di riferimenti ad alcuni temi ambientali e alla
storia di Muggia (da integrare o
modificare, ndr) alle
quali l’imbarazzato presidente Liguori ha replicato dicendo che la commissione
non ha voluto entrare nel merito degli articoli iniziali, ben più politici,
lasciando quelle scelte al consiglio.
Geremia Liguori |
Per
cercare di dirimere la situazione il consigliere Claudio Grizon ha proposto di
aggiornare i lavori delle commissioni invitando tutti i colleghi a formulare le
proprie proposte come emendamenti, ad inviarle agli uffici
prima della riconvocazione della commissione in modo di dar moto a tutti di
valutare le proposte prima che le commissioni affrontino i testi per la
discussione finale prima di passarli al consiglio.
Nel contempo Grizon
ha chiesto di sapere se la maggioranza intende votare lo statuto con un
consenso unanime o a maggioranza evidenziando che statuto e regolamento del consiglio devono tener conto delle
sensibilità di tutti e non solo di quelle di alcuni partiti. Il centro
sinistra con il sindaco si sono dichiarati disponibili ad affrontare il tema
con il consenso più ampio possibile.
Tra le novità che la lo statuto dovrebbe recepire da
segnalare l’eliminazione della figura
del presidente del consiglio, la possibilità di nominare fino a cinque assessori esterni (finora era
solo uno, ndr), che il vice sindaco
dovrà essere eletto consigliere e non esterno e l’istituzionalizzazione del consiglio dei ragazzi.
Vedremo
se statuto e regolamento riusciranno ad essere approvati entro la fine del
mandato: questo è stato l’auspicio di Liguori e del sindaco che almeno su
questo hanno convenuto. A dire il vero se questo è il clima con tutti gli
appuntamenti che il consiglio si trova davanti tra consuntivo, regolamento sul
piano acustico, emendamenti e piano regolatore e bilancio 2016 ne vedremo delle
belle.
(red.)
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