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venerdì 1 agosto 2014

FURTO IN CASA DI RIPOSO, GRIZON (PDL-NCD): "COME SE AVESSERO RUBATO ALLA LORO MAMMA"

Nota 
Dichiarazione rilasciata a "Il Piccolo" in merito al furto avvenuto la scorsa notte nella Casa di Riposo di Muggia 

"Sono davvero amareggiato. Ma come si fa a scassinare una cassaforte in una casa di riposo, dove sono conservati pochi risparmi e forse qualche oggetto personale dei nostri anziani!!?? 
Mi auguro che i Carabinieri riescano a rintracciare questi delinquenti che evidentemente non si rendono conto che è come se avessero rubato alla loro mamma o ad un proprio nonno. Ma si sa che per pochi denari c'è chi è disposto a far di peggio! 
Anche se non c'è n'è mai stato bisogno forse ora sarà il caso di installare qualche sistema di allarme con telecamere collegate alle forze dell'ordine con cui prevenire eventuali casi analoghi, considerato che la casa si trova in una zona un po' isolata".

Claudio Grizon
Consigliere Comunale di Muggia PDL-NCD

lunedì 31 marzo 2014

CASA DI RIPOSO SURRISCALDATA: «IL PERSONALE SVIENE»

Da Il Piccolo del 31 marzo 2014 - Pagina 18

MUGGIA «Sono state confermate le mie preoccupazioni ed è evidente che la mia interrogazione ha sollevato questioni che non possono essere tollerate, specie in una casa di riposo dove vivono i nostri anziani e dove lavorano delle persone»
Claudio Grizon, consigliere comunale del Pdl-Ncd, torna con forza sull'argomento “temperature alte” all'interno della casa di riposo di Muggia. Mancando un adeguato sistema di ventilazione infatti si sono registrati nei mesi scorsi alcuni svenimenti da parte delle lavoratrici. 
Una interrogazione di Grizon ha avuto alcune conferme: «In merito alle condizioni ambientali verificherò con un esperto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro se i dati forniti sono compatibili con le norme di legge. Si confermano comunque le alte temperature che se abbinate con l’umidità ai lavori pesanti e allo stress possono contribuire ai malori subiti del personale che vengono confermati con un tentativo di minimizzazione»
Grizon sottolinea inoltre come «siano state confermate anche le lamentele delle famiglie che hanno scritto al sindaco all’inizio di luglio dello scorso anno ma per quanto ne so la risposta è giunta solo poche settimane or sono anche se nell’interrogazione l'assessore Rossi è vaga e si limita a dire che “a tale segnalazione si è data risposta anche se in ritardo”. Visto che non mi è stata fornita ne la data ne contenuti della risposta chiederò copia della lettera».
Il polverone sollevato da Grizon, però, non è stato condiviso da parte delle lavoratrici che operano all'interno della struttura comunale. In una lettera sottoscritta da 15 lavoratici, la visione della vicenda è un'altra: «È indubbio che lavorare quando fa molto caldo è tanto più faticoso, ma è altrettanto indubbio che nessun operatore è mai svenuto causa il caldo. Tra i colleghi che sentono il caldo più di altri, il caldo è soggettivo in quanto a percezione, ce ne sono stati alcuni, meno delle dita di una mano, che hanno avuto un malore che non è imputabile solamente al caldo». 
Le operatrici della casa di riposo hanno evidenziato che “da anni il Comune fornisce un ventilatore per ogni stanza e un condizionatore per il secondo piano e per l’infermeria”. Nel piano terra invece “ci sono i bagni senza finestre, ma dotati di un impianto di scambiatore d’aria e nessun operatore si è mai sentito male perché ha fatto la doccia ad un anziano. La cooperativa Itaca, presente da 3 anni, ogni estate fornisce agli operatori integratori di sali minerali e magliette di cotone più leggere rispetto alla divisa”. 
Ogni anno con gli anziani “facciamo campagna di sensibilizzazione sulla importanza di bere tanta acqua per combattere il caldo. Certo, auspichiamo che il problema di refrigerazione dell’ambiente sia risolto in maniera adeguata e definitiva per il benessere degli operatori che ci lavorano e per il benessere degli anziani che ci vivono e che hanno una percezione del caldo molto più bassa”. Riccardo Tosques

sabato 29 marzo 2014

CALDO, DISAGI E SVENIMENTI ALLA CASA DI RIPOSO DI MUGGIA

Sono state di fatto confermate le mie preoccupazioni ed è evidente che la mia interrogazioni ha sollevato questioni che non possono essere tollerate, specie in una casa di riposo dove vivono i nostri anziani e dove lavorano delle persone. La nostra casa di riposo spesso veniva citata dalle amministrazioni di sinistra come un esempio da imitare ma mi pare che non lo sia più, senza nulla togliere agli operatori che so essere seri e preparati.
In merito alle condizioni ambientali verificherò con un esperto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro se i dati forniti sono compatibili con le norme di legge. Si confermano comunque le alte temperature che se abbinate con l’umidità ai lavori pesanti e allo stress possono contribuire ai malori subiti del personale che vengono confermati con un tentativo di minimizzazione.
Confermate anche le lamentele delle famiglie che hanno scritto al sindaco all’inizio di luglio dello scorso anno ma per quanto ne so la risposta è giunta solo poche settimane orsono anche se nell’interrogazione la Rossi è vaga e si limita a dire che “a tale segnalazione si è data risposta anche se in ritardo”. Visto che non mi è stata fornita ne la data ne contenuti della risposta chiederò copia della lettera.
L’assessore Rossi conferma infine che intende acquistare “due condizionatori mobili per il secondo piano”, ben poca cosa direi, ed ammette che “la soluzione del problema è tuttavia un intervento radicale piuttosto onerosa”. Il richiamo del patto di stabilità poi è ancora una volta l’alibi assieme all’obiettivo di ricercare finanziamenti europei per rinviare interventi definitivi e strutturali.
In realtà su quella casa di riposo non ha senso spendere risorse importanti. Bisogna rendersi conto che dopo quasi settant’anni bisogna pensare ad una nuova casa di riposo, funzionale e moderna che possa farci risparmiare risorse anche nella sua gestione. E questo progetto dovrebbe essere una priorità per una amministrazione di sinistra ma per loro è più importante spostare la biblioteca sprecando centinaia di migliaia di euro. Lo sarà di certo per noi quando avremo la responsabilità di tornare ad amministrare la cittadina.

Claudio Grizon
Consigliere del Comune di Muggia PDL - NCD



domenica 9 febbraio 2014

CASA DI RIPOSO SENZA SISTEMI DI VENTILAZIONE

Da Il Piccolo di domenica 9 febbraio 2014 - Pag. 36 - Trieste Provincia

MUGGIA, INTERROGAZIONE DI GRIZON (PDL-NCD)
Casa di riposo senza sistemi di ventilazione

MUGGIA - Casi di svenimento tra le lavoratrici che operano all'interno della Casa di riposo di Muggia. Sarebbe questa la conseguenza provocata dalle alte temperature che durante i mesi estivi affliggono l'interno della struttura di salita Ubaldini.
A chiedere spiegazioni sulla presunta vicenda in una interrogazione al sindaco di Muggia Nerio Nesladek è il consigliere comunale del Pdl-Ncd Claudio Grizon. «Sembrerebbe che alla Casa di riposo di Muggia durante la stagione estiva gli operatori che assistono gli anziani debbano sopportare temperature anche superiori ai 32° C con una percezione di calore pari probabilmente a 35°C - scrive Grizon -. A tal proposito mi è giunta notizia che tra le operatrici, in considerazione delle temperature elevate, vi sono annualmente episodi di svenimento anche a causa della mancanza di finestre e aspiratori nei bagni: infatti lì dove il personale assiste gli anziani durante la doccia la percezione del calore è ancora superiore»
E pare che questi disagi siano già stati segnalati al sindaco ma senza ottenere mai risposta. «L’avvento della stagione estiva, quindi, costituisce per le lavoratrici e gli anziani una vera tragedia per quando riguarda le condizioni ambientali - prosegue Grizon -. Parrebbe inoltre che anche le famiglie avrebbero protestato con il sindaco senza alcun esito. Spero che il sindaco Nesladek con il bilancio 2014 voglia attuare gli interventi necessari per rendere vivibili gli ambienti della casa di riposo realizzando sistemi di ventilazione, condizionamento e areazione degli ambienti. Se non vorrà fare nulla - promette Grizon - la prossima estate chiederò all’Azienda Sanitaria di verificare le condizioni ambientali a garanzia dei nostri anziani, delle loro famiglie e degli operatori». (ri.to.)

sabato 8 febbraio 2014

MUGGIA, CASA DI RIPOSO: D'ESTATE SVENIMENTI TRA LE OPERATRICI PER IL CALDO

IL COMMENTO

Temo che le voci che mi sono giunte abbiano fondamento, anche se l’amministrazione tenterà di ridimensionarne la gravità o di banalizzarle.
D’altra parte l’edificio risale agli anni ’50, è vecchio e concettualmente inadeguato ad ospitare oggi una moderna e funzionale casa di riposo, nonostante le ristrutturazioni e l’impegno degli operatori e dei responsabili.
Spero che il sindaco Nesladek con il bilancio 2014 voglia attuare gli interventi necessari per rendere vivibili gli ambienti della casa di riposo realizzando sistemi di ventilazione, condizionamento e aerazione degli ambienti. Se non vorrà fare nulla la prossima estate chiederò all’Azienda Sanitaria di verificare le condizioni ambientali a garanzia dei nostri anziani, delle loro famiglie e degli operatori.
La casa di riposo costa alla collettività quasi 2 milioni di euro, con una copertura delle spese pari a circa l’89%, quasi il 10% delle entrate complessive del comune. Il solo appalto di gestione assorbe 1 milione e 566 mila euro. A disposizione per le manutenzioni nel 2013 c’erano 9 mila euro.
Dopo oltre 60 anni sarebbe il caso di pensare a qualcosa di nuovo e che al Comune costi meno sul modello immaginato per il centro disabili di Aquilinia di cui però non si sa più nulla.

Claudio Grizon
Consigliere Comunale di Muggia PDL-NCD


L'INTERROGAZIONE

Al Sindaco del Comune di Muggia

Muggia, 29 gennaio 2014

Oggetto: interrogazione, con richiesta di risposta scritta, in merito alle alte temperature e critiche condizioni ambientali nella Casa di riposo di Muggia nel periodo estivo.

Premessa

Sembrerebbe che alla Casa di riposo di Muggia durante la stagione estiva gli operatori che assistono gli anziani debbano sopportare temperature anche superiori ai 32° C con una percezione di calore pari probabilmente a 35°C.
A tal proposito mi è giunta notizia che tra le operatrici, in considerazione delle temperature elevate, vi sono annualmente episodi di svenimento anche a causa della mancanza di finestre e aspiratori nei bagni. Infatti lì dove il personale assiste gli anziani durante la doccia la percezione del calore è ancora superiore a causa del vapore e dell’umidità.
Mi risulterebbe inoltre che da diversi anni le operatrici hanno manifestato al sindaco il loro disagio ma non hanno mai ottenuto risposta.
L’avvento della stagione estiva, quindi, costituisce per le lavoratrici e gli anziani una vera tragedia per quando riguarda le condizioni ambientali.
Parrebbe inoltre che anche le famiglie avrebbero protestato con il sindaco senza alcun esito.
Evidentemente il personale che opera alla Casa di riposo sopporta queste condizioni in quanto teme che troppe lamentele potrebbero compromettere il posto di lavoro.

Tutto ciò premesso e considerato 

INTERROGO IL SINDACO E LA GIUNTA

per sapere:

1.   quali sono le condizioni ambientali in cui opera nella stagione estiva il personale addetto all’assistenza degli anziani nella casa di riposo ed in particolare temperature ed umidità;
2.   se vi sono a tal proposito disposizioni di legge da rispettare e qual è l’Autorità pubblica competente alla verifica delle condizioni ambientali nei luoghi di lavoro;
3.   se vi sono stati (e in caso affermativo quanti negli ultimi 3 anni) episodi di svenimento tra le operatrici a causa delle condizioni ambientali nella Casa di riposo;
4.  se corrisponde al vero che nei bagni della Casa non vi sono ne finestre ne aspiratori o scambiatori d’aria;
5.    quante segnalazioni, e di che tenore, sono giunte al sindaco da parte delle operatrici in merito ai disagi ambientali;
6.    se corrisponde al vero che il sindaco non ha fornito loro riscontro o assicurazioni per una pronta soluzione dei problemi richiamati;
7.   se corrisponde al vero che anche le famiglie hanno segnalato le medesime problematiche che i loro congiunti devono sopportare nel periodo estivo senza riscontro alcuno;
8.   quali iniziative intendono assumere il sindaco e l’amministrazione per far fronte a quanto evidenziato in premessa.

Claudio Grizon
Consigliere del Comune di Muggia
Gruppo del Popolo della Libertà