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venerdì 25 settembre 2015

MUGGIA, LA FARMACIA "ALLA MARINA" DA LUNGOMARE VENEZIA A PIAZZALE FOSCHIATTI

"Fa piacere che la questione del trasferimento della farmacia "Alla Marina" dal Lungomare Venezia a Piazzale Foschiatti sia avviata a conclusione - commenta Claudio Grizon, consigliere del Pdl - anche se spiace per le parti che sia stata una sentenza del Consiglio di Stato a risolvere il contenzioso".
"Ritengo che le farmacie - sottolinea Grizon - costituiscano un presidio sociale fondamentale anche in ragione dei servizi che offrono ai cittadini per l'accesso ai servizi della sanità regionale per cui è bene che le istituzioni valorizzino il loro ruolo". 
"Auspico che la nuova collocazione - conclude l'esponente del centro destra muggesano - possa avere quanto prima il definitivo via libera dall'Azienda Sanitaria e che, al di la delle motivazioni che hanno portato alle vie legali gli interessati, risponderà meglio alle esigenze di accesso dei cittadini ed in particolare degli anziani che sono i principali e diretti beneficiari di servizi di questo tipo".

venerdì 14 agosto 2015

PARCO EX OPP, LA GESTIONE E' "UN POZZO SENZA FONDO"

Grizon (Pdl): "serve un progetto di sviluppo e di valorizzazione dell'area che sgravi almeno in parte i costi di gestione degli enti pubblici" 


“La gestione della manutenzione del parco dell’ex OPP nel 2014 è costatala ben 233 mila euro – sostanzialmente il costo di un caffè per ogni abitante della provincia (compresi i neonati e gli immigrati) - ripartiti poi tra  Provincia, Comune di Trieste, Azienda per i Servizi Sanitari e Università, proprietari di diversi edifici e aree scoperte nel comprensorio del Parco di San Giovanni”.
Lo sottolinea Claudio Grizon, capo gruppo del PDL a Palazzo Galatti evidenziando che “per quanto riguarda la Provincia il comprensorio dell’ex OPP è sempre stato un “pozzo senza fondo”, considerati i costi che l’ente ha sempre dovuto sopportare per la gestione condominiale delle aree comuni – quasi 66 mila euro nel 2014a cui si aggiungono quelli per i beni (le scuole e il teatrino) e le aree in proprietà: tra gli ultimi i costi per le bonifiche da rifiuti pericolosi”.
"Negli ultimi 20 anni - ricorda Grizon - solo la Provincia su quelle aree, oltre ai copiosi investimenti sulle scuole slovene, per la gestione e manutenzione ha speso alcuni milioni di euro: ricordo ad esempio i costi per il restauro dello scalone d'ingresso".
Mantenere in uno stato decoroso un’area d’interesse come quella dell’ex ospedale – evidenza Grizon – d’ora in poi costituirà sempre più un problema considerato che la Provincia in un prossimo futuro verrà meno ed i costi dovranno ricadere solo sugli altri proprietari”.
“E’ indispensabile quindi – conclude Grizon - che i proprietari definiscano un progetto di valorizzazione e sviluppo – scevro da ogni contaminazione politico-ideologica - in grado di generare un valore aggiunto in termini economici sia per il territorio che per ricondurre i costi di gestione a livelli compatibili con le sempre più ristrette disponibilità di bilancio delle pubbliche amministrazioni”.

sabato 8 febbraio 2014

MUGGIA, CASA DI RIPOSO: D'ESTATE SVENIMENTI TRA LE OPERATRICI PER IL CALDO

IL COMMENTO

Temo che le voci che mi sono giunte abbiano fondamento, anche se l’amministrazione tenterà di ridimensionarne la gravità o di banalizzarle.
D’altra parte l’edificio risale agli anni ’50, è vecchio e concettualmente inadeguato ad ospitare oggi una moderna e funzionale casa di riposo, nonostante le ristrutturazioni e l’impegno degli operatori e dei responsabili.
Spero che il sindaco Nesladek con il bilancio 2014 voglia attuare gli interventi necessari per rendere vivibili gli ambienti della casa di riposo realizzando sistemi di ventilazione, condizionamento e aerazione degli ambienti. Se non vorrà fare nulla la prossima estate chiederò all’Azienda Sanitaria di verificare le condizioni ambientali a garanzia dei nostri anziani, delle loro famiglie e degli operatori.
La casa di riposo costa alla collettività quasi 2 milioni di euro, con una copertura delle spese pari a circa l’89%, quasi il 10% delle entrate complessive del comune. Il solo appalto di gestione assorbe 1 milione e 566 mila euro. A disposizione per le manutenzioni nel 2013 c’erano 9 mila euro.
Dopo oltre 60 anni sarebbe il caso di pensare a qualcosa di nuovo e che al Comune costi meno sul modello immaginato per il centro disabili di Aquilinia di cui però non si sa più nulla.

Claudio Grizon
Consigliere Comunale di Muggia PDL-NCD


L'INTERROGAZIONE

Al Sindaco del Comune di Muggia

Muggia, 29 gennaio 2014

Oggetto: interrogazione, con richiesta di risposta scritta, in merito alle alte temperature e critiche condizioni ambientali nella Casa di riposo di Muggia nel periodo estivo.

Premessa

Sembrerebbe che alla Casa di riposo di Muggia durante la stagione estiva gli operatori che assistono gli anziani debbano sopportare temperature anche superiori ai 32° C con una percezione di calore pari probabilmente a 35°C.
A tal proposito mi è giunta notizia che tra le operatrici, in considerazione delle temperature elevate, vi sono annualmente episodi di svenimento anche a causa della mancanza di finestre e aspiratori nei bagni. Infatti lì dove il personale assiste gli anziani durante la doccia la percezione del calore è ancora superiore a causa del vapore e dell’umidità.
Mi risulterebbe inoltre che da diversi anni le operatrici hanno manifestato al sindaco il loro disagio ma non hanno mai ottenuto risposta.
L’avvento della stagione estiva, quindi, costituisce per le lavoratrici e gli anziani una vera tragedia per quando riguarda le condizioni ambientali.
Parrebbe inoltre che anche le famiglie avrebbero protestato con il sindaco senza alcun esito.
Evidentemente il personale che opera alla Casa di riposo sopporta queste condizioni in quanto teme che troppe lamentele potrebbero compromettere il posto di lavoro.

Tutto ciò premesso e considerato 

INTERROGO IL SINDACO E LA GIUNTA

per sapere:

1.   quali sono le condizioni ambientali in cui opera nella stagione estiva il personale addetto all’assistenza degli anziani nella casa di riposo ed in particolare temperature ed umidità;
2.   se vi sono a tal proposito disposizioni di legge da rispettare e qual è l’Autorità pubblica competente alla verifica delle condizioni ambientali nei luoghi di lavoro;
3.   se vi sono stati (e in caso affermativo quanti negli ultimi 3 anni) episodi di svenimento tra le operatrici a causa delle condizioni ambientali nella Casa di riposo;
4.  se corrisponde al vero che nei bagni della Casa non vi sono ne finestre ne aspiratori o scambiatori d’aria;
5.    quante segnalazioni, e di che tenore, sono giunte al sindaco da parte delle operatrici in merito ai disagi ambientali;
6.    se corrisponde al vero che il sindaco non ha fornito loro riscontro o assicurazioni per una pronta soluzione dei problemi richiamati;
7.   se corrisponde al vero che anche le famiglie hanno segnalato le medesime problematiche che i loro congiunti devono sopportare nel periodo estivo senza riscontro alcuno;
8.   quali iniziative intendono assumere il sindaco e l’amministrazione per far fronte a quanto evidenziato in premessa.

Claudio Grizon
Consigliere del Comune di Muggia
Gruppo del Popolo della Libertà 



domenica 17 novembre 2013

ANALISI DEL SANGUE, MUGGESANI PENALIZZATI?

Da Il Piccolo di domenica 17 novembre 2013 - Pagina 54 - Cronaca Trieste

SANITÀ 
Analisi del sangue, muggesani penalizzati? 
Lo sostiene il consigliere Grizon (Pdl): «Orari troppo stretti». Il sindaco: «Scelta concordata» 

MUGGIA - Orari e modalità per il ritiro delle prove del sangue scomodi per i cittadini muggesani. È la denuncia avanzata dal consigliere comunale del Pdl Claudio Grizon in una interrogazione al sindaco di Muggia Nerio Nesladek. L'esponente del centrodestra, a seguito di numerose segnalazioni di cittadini, ha chiesto al primo cittadino di condividere l’esigenza di modificare l’organizzazione del centro prelievi di Muggia eliminando la prenotazione e rendendo l’accesso diretto
Secondo i dati raccolti da Grizon risulta che in tutte le sedi dei Distretti sanitari l’accesso per i prelievi del sangue è diretto, tranne che per quelle di Opicina e Muggia, dove in particolare è indispensabile la prenotazione da fare in sede dal lunedì al venerdì tra le 8 e le 13.30, con esclusione del sabato (ad Opicina è prevista la prenotazione telefonica). 
Gli orari per sostenere gli esami sono sostanzialmente simili, tra le 7.15 e le 8.15-8.30. Ma per il ritiro dei referti differiscono abbastanza: dal lunedì a venerdì 7.30–13 (5 ore e mezza) a Roiano, lunedì, martedì e giovedì 8.30–10 (un’ora e mezza) a Opicina, dal lunedì al venerdì 12–14 (2h) a San Giacomo; 10–12 (due ore) via Mascagni e 8.30–10 (un’ora e mezza) San Giovanni. 
A Muggia invece, stando sempre agli orari ufficiali riportati di Grizon, i referti si possono ritirare solo dalle 12 alle 13.30 (un’ora e mezza) dal lunedì al venerdì. Da queste valutazioni è stato escluso il Centro prelievo ora trasferito da Cattinara all’Ospedale Maggiore e quelli accreditati. 
Pronta la replica del sindaco Nesladek: «Dopo un confronto informale con dei responsabili dell’Azienda per i servizi sanitari si è avuto conferma che non è stata evidenziata alcuna esigenza di modificare l’organizzazione del centro prelievi di Muggia eliminando la prenotazione e rendendo l’accesso diretto, ma, al contrario, questa scelta risponde proprio all’evidenza delle esigenze recepite e manifestate. La prenotazione permette, infatti, di interfacciarsi con l’utente che può in tal modo avere tutte le informazioni ed il materiale necessari all’appuntamento di prelievo». Relativamente, poi, “all’istituzione, in subordine, quantomeno della possibilità di effettuare le prenotazioni telefonicamente”, essa risulta secondo Nesladek “quantomeno difficoltosa alla luce della complessità e varietà di tipologie di analisi possibili ed alla lecita impreparazione dei singoli cittadini a confrontarsi con le stesse e prenotarle, quindi, telefonicamente”. A riguardo della definizione di orari ufficiali per il ritiro dei referti, infine, il Comune informa che l’orario di ritiro è dalle 8 alle 14.30 e non dalle 12 alle 13.30 come erroneamente asserito da Grizon. Riccardo Tosques

giovedì 6 settembre 2012

RUBATI SUPERALCOLICI NELLA SEDE DI ETNOBLOG CHE CON OVERNIGHT DOVREBBE PREVENIRNE L'ABUSO

RUBATE 20 BOTTIGLIE DI SUPERALCOLICI NELLA SEDE DI ETNOBLOG A CUI PROVINCIA E COMUNE HANNO AFFIDATO IL PROGETTO OVERNIGHT PER PREVENIRE L'ABUSO DELL’ALCOL 


Trieste - "Cosa ci facevano le venti bottiglie di superalcolici che sono state rubate nella sede dell’Associazione Etnoblog a cui la presidente Bassa Poropat ed il sindaco Cosolini hanno affidato anche quest’anno la gestione del progetto Overnight che dovrebbe aiutare i giovani a prevenire l’abuso dell’alcol?" 
Se lo chiede il capo gruppo del PDL a Palazzo Galatti Claudio Grizon che, assieme ai colleghi Massimo Romita, Viviana Carboni e Daniela Pallotta, proprio sulle modalità della gestione del progetto ed in particolare sui costi, che quest’anno avrebbero raggiunto con i buoni taxi gli 80 mila euro all’inizio dell’estate ha presentato una dettagliata interrogazione alla presidente Bassa Poropat."
"A questo punto – sottolineano le consigliere Carboni e Pallotta - richiederemo la convocazione della commissione competente anche per fare luce su questo increscioso episodio che non mette certo in buona luce l’associazione rispetto l’obiettivo che la Provincia le ha affidato."
Dopo questo fatto – concludono Grizon, Romita, Carboni e Pallotta – avremo motivazioni in più per pretendere che Etnoblog non si occupi più dell’informazione sulla prevenzione dell’aboso dell’alcol tra i giovani che, invece, a nostro avviso la Provincia dovrebbe promuovere direttamente nelle scuole con l’aiuto dell’Azienda Sanitaria”.



09:21 - forzano porta e rubano in sede associazione a trieste
(ANSA) - TRIESTE, 6 SET - La scorsa notte ignoti si sono introdotti nella sede dell' associazione Etnoblog in riva Traiana rubando 15 microfoni, due mixer audio, due lettori cd e una ventina di bottiglie di superalcolici per un valore di circa 3.500 euro. I malviventi hanno scavalcato una recinzione che delimita l'ingresso e poi forzato la porta d'ingresso. Le indagini sono condotte dalla polizia. Ad accorgersi del fatto è stato un idraulico che avrebbe dovuto eseguire alcuni lavori, che ha notato l'effrazione compiuta alla porta e ha avvertito la presidente dell'associazione, che a sua volta ha telefonato al 113. Sul posto sono giunti un equipaggio della Squadra Volante e personale della Polizia scientifica della locale Questura che hanno avviato indagini. (ANSA). DO 

giovedì 24 marzo 2011

IL CASO POLITICO SOLLEVATO DAL PDL GRIZON

Da Il Piccolo del 24 marzo 2011 - Pagina 30 - Cronaca Trieste

Il caso politico sollevato dal pdl Grizon

MUGGIA - Il problema dell'ambulanza privata che opera a Muggia, era già stato sollevato in sede politico - amministrativa dal consigliere comunale e provinciale Claudio Grizon, coordinatore del Pdl a Muggia. «L'ambulanza voluta dal sindaco Nerio Nesladek, contrariamente a quanto annunciato, non avrebbe gli infermieri a bordo, ma soltanto un autista e due operatori tecnici con una formazione di primo soccorso. In sintesi non sono certo professionisti sanitari". Grizon nel sito "Muggia nel cuore" ha scritto che sembrerebbe che il 118, contattato da un cittadino, fino a non molti giorni fa, non sapeva nulla di questo servizio». Questa circostanza non viene però confermata dalla lettera inviata ai vertici dell'Azienda sanitaria da Alfredo Cettina a nome della segreteria provinciale del Nursind. «E curioso notare che gli operatori della Pubblica assistenza Nord Est, indossavano vecchie divise già in uso del Sistema 118 con inserti indicativi del sistema stesso, riconoscibili dalla popolazione quali operatori professionali del sistema pubblico. Tutto ciò non si è limitato al periodo del Carnevale: infatti la stessa organizzazione fornisce, pare a spese del Comune di Muggia, anche il servizio di autoambulanza per coprire il territorio della cittadina fino al perdurare dei disagi causati dai lavori in corso a Zindis». La lettera del sindacato si conclude richiamando l'attenzione della autorità «sull'esigenza irrinunciabile che su tutto il territorio il soccorso sanitario sia sempre effettuato da mezzi e personale adeguato: o del 118 o da organizzazioni convenzionate come precede la normativa».

MUGGIA, FINISCE SOTTO TIRO IL 118 "FAI DA TE"

















Da Il Piccolo del 24 marzo 2011 - Pagina 30 - Cronaca Trieste

Muggia, finisce sotto tiro il 118 "fai da te"


Il sindacato NurSind scrive al direttore generale insinuando irregolarità sul servizio svolto da un'associazione privata


LA REPLICA DEL SINDACO


Nesladek: «Tutto è stato fatto assieme all'Azienda sanitaria»

«Il servizio è stato fatto in collaborazione e in collaborazione con il 118. È stato tutto assolutamente regolare». Nerio Nesladek, sindaco di Muggia, non ha nulla da rimproverarsi. La sua è una difesa d'ufficio. «Respingiamo le accuse di avere messo in piedi un servizio non all'altezza dei nostri cittadini. Noi abbiamo attivato in concerto con il 118 un servizio di macchina base che ha due operatori addestrati e certificati per la rianimazione cardio-respiratoria. Per rispondere ai codici bianchi e verdi». Non si sono mai mossi, mai sottolineo, se non sotto la direzione del 118». E la qualità dell'associazione privata Pubblica Assistenza Nord Est? «Non è vero che sono degli conosciuti. Sono persone che hanno avuto una convenzione con il 118 per circa 6 mesi. Non mi sarei mai sognato di affidare a loro il servizio se non avessi avuto garanzie dal 118. E, va detto, con loro non ci sono mai stati alcun problemi». La stoccata finale è politica. «Respingo con forza questa strumentalizzazione che è di una parte politica. Tutto parte, infatti, da un'interrogazione. Questa persona (Grizon, ndr) evidentemente non ha a cuore il fatto che l'amministrazione si è attivata per garantire un surplus di assistenza sanitaria ai muggesani rispetto al normale servizio che non è mai venuto meno».


di Claudio Ernè
Il Comune di Muggia ha organizzato, a partire dall'inizio del periodo di Carnevale, un proprio servizio di soccorso sul territorio. Questo servizio che si affianca al «118», è stato affidato alla Pubblica Assistenza Nord Est che ha utilizzato alcune ambulanze della Cooperativa sociale "Triade" di San Donà di Piave. Fin qui tutto chiaro, cristallino ed anche encomiabile. Ora però il NurSind, uno dei sindacati a cui aderisce il personale impiegato nel Servizio "118", ha inviato una lettera al direttore generale dell'Azienda sanitaria Fabio Samani chiedendo spiegazioni su quanto è accaduto a Muggia e sta ancora accadendo. Secondo il sindacato su queste ambulanze spesso non è presente personale adeguatamente qualificato ed istruito. Non si tratterebbe di veri infermieri professionali, ma di soccorritori generici. La stessa lettera è stata inviata al Direttore sanitario Adele Maggiore e al responsabile del "118" Vittorio Antonaglia, nonchè a tutti i dipendenti del 118. Il presupposto che sta alla base della richiesta di chiarimenti è semplice: il Decreto del Presidente della Repubblica del 27 marzo 1992 ha creato il "118" e ha stabilito che tutta l'attività di soccorso sul territorio sia di competenza del Servizio sanitario pubblico. Il 118 può però avvalersi di associazioni "convenzionate". In provincia di Trieste appartengono a questa categoria la Cri, la Sogit e la Croce Italia-Marche. «Della Pubblica Assistenza Nord Est si sa poco» si legge nella lettera inviata ai vertici dell'Azienda sanitaria. Certo è che, fino a ieri l'organizzazione che opera sul territorio di Muggia non era convenzionata. E a questo proposito viene citato nella lettera un episodio poco commendevole. «È già capitato in alcuni interventi nella zona di Muggia che l'automedica, accorsa assieme all'ambulanza di questa associazione privata, abbia dovuto richiedere ed attendere l'arrivo da Trieste di una ambulanza del 118 per poter assistere adeguatamente il paziente». In effetti il servizio organizzato autonomamente dal Comune di Muggia viene attivato dagli operatori del centralino del 118. In caso di problemi sanitari ritenuti lievi - codice bianco e verde - si muove l'ambulanza della Pubblica assistenza Nord Est. Se invece il caso appare più grave - codice giallo o rosso - parte da Aquilinia l'ambulanza del vero" 118. «A questa associazione privata, a Carnevale sono arrivate risorse dallo stesso 118: un medico, tutte le sere per il Posto Avanzato di Muggia, bombole di ossigeno, presidi sanitari ed anche tre dei quattro nuovissimi apparecchi di monitoraggio cardiaco appena acquistati dall'Azienda sanitaria con una spesa di 100mila euro e immediatamente dati in uso a questa organizzazione».

mercoledì 4 agosto 2010

NESLADEK SNOBBATO DALL'AZIENDA SANITARIA SULL'AMBULANZA E SUGLI ORARI RIDOTTI DEGLI SPORTELLI

A quattro mesi dall’impegno ad “adoperarsi per posizionare un’autoambulanza del 118 nell’abitato di Muggia” che il consiglio comunale ha attribuito all’unanimità al sindaco Nerio Nesladek dobbiamo registrare che non c’è stato alcun esito alla richiesta e addirittura che vi è stata una riduzione delle giornate di apertura e di orario degli sportelli dell’Azienda Sanitaria a Muggia.
Nesladek, quindi, farebbe bene a rimproverarsi la sua mancanza di interlocuzione con l’Azienda Sanitaria in quanto lui stesso asserisce che “non siamo stati contattati dall'Azienda” e in secondo luogo dell’inutilità della petizione di Rifondazione Comunista che la maggioranza di sinistra aveva fatto sembrare la chiave di volta per portare un’ambulanza a Muggia.
A proposito del 118 a Muggia il consiglio comunale, con il voto responsabile e convinto del centro destra, aveva sottolineato che la richiesta trova fondamento in particolare nel periodo estivo, visto il considerevole aumento della popolazione presente sul territorio e la conseguente necessità di garantire tempi ridotti agli eventuali interventi di pronto soccorso, ma a questo punto è evidente che, visto che ambulanze a Muggia non se ne sono viste, anche a questo ci penserà il prossimo sindaco.
Considerato che il dott. Nesladek, pur continuando a lavorare nel suo ambulatorio, non ne sapeva niente ci chiediamo dove sia l’assessore ai servizi sociali Giorgio Kosic e se gli uffici dell’Ambito Socio Assistenziale erano stati informati dell’imminente riduzione del servizio.
Alla luce dei fatti ci sembra il caso di evidenziare che l’assessorato ai servizi sociali e la regia dell’Ambito facciano acqua e che l’amministrazione non sia stata capace di concertare i servizi per il proprio territorio.
Comunque, a questo punto, prima di attribuire facili responsabilità al direttore generale Francesco Cobello, riteniamo utile che siano verificate le ragioni delle scelte dell'Azienda Sanitaria, speriamo non irrevocabili, e le effettive esigenze dell’utenza muggesana, al di fuori da ogni strumentalizzazione sindacale o politica da parte della maggioranza.

Claudio Grizon
Consigliere e Coordinatore Comunale del PDL di Muggia