Visualizzazione post con etichetta Servizi Sociali. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Servizi Sociali. Mostra tutti i post

domenica 9 febbraio 2014

CASA DI RIPOSO SENZA SISTEMI DI VENTILAZIONE

Da Il Piccolo di domenica 9 febbraio 2014 - Pag. 36 - Trieste Provincia

MUGGIA, INTERROGAZIONE DI GRIZON (PDL-NCD)
Casa di riposo senza sistemi di ventilazione

MUGGIA - Casi di svenimento tra le lavoratrici che operano all'interno della Casa di riposo di Muggia. Sarebbe questa la conseguenza provocata dalle alte temperature che durante i mesi estivi affliggono l'interno della struttura di salita Ubaldini.
A chiedere spiegazioni sulla presunta vicenda in una interrogazione al sindaco di Muggia Nerio Nesladek è il consigliere comunale del Pdl-Ncd Claudio Grizon. «Sembrerebbe che alla Casa di riposo di Muggia durante la stagione estiva gli operatori che assistono gli anziani debbano sopportare temperature anche superiori ai 32° C con una percezione di calore pari probabilmente a 35°C - scrive Grizon -. A tal proposito mi è giunta notizia che tra le operatrici, in considerazione delle temperature elevate, vi sono annualmente episodi di svenimento anche a causa della mancanza di finestre e aspiratori nei bagni: infatti lì dove il personale assiste gli anziani durante la doccia la percezione del calore è ancora superiore»
E pare che questi disagi siano già stati segnalati al sindaco ma senza ottenere mai risposta. «L’avvento della stagione estiva, quindi, costituisce per le lavoratrici e gli anziani una vera tragedia per quando riguarda le condizioni ambientali - prosegue Grizon -. Parrebbe inoltre che anche le famiglie avrebbero protestato con il sindaco senza alcun esito. Spero che il sindaco Nesladek con il bilancio 2014 voglia attuare gli interventi necessari per rendere vivibili gli ambienti della casa di riposo realizzando sistemi di ventilazione, condizionamento e areazione degli ambienti. Se non vorrà fare nulla - promette Grizon - la prossima estate chiederò all’Azienda Sanitaria di verificare le condizioni ambientali a garanzia dei nostri anziani, delle loro famiglie e degli operatori». (ri.to.)

sabato 8 febbraio 2014

MUGGIA, CASA DI RIPOSO: D'ESTATE SVENIMENTI TRA LE OPERATRICI PER IL CALDO

IL COMMENTO

Temo che le voci che mi sono giunte abbiano fondamento, anche se l’amministrazione tenterà di ridimensionarne la gravità o di banalizzarle.
D’altra parte l’edificio risale agli anni ’50, è vecchio e concettualmente inadeguato ad ospitare oggi una moderna e funzionale casa di riposo, nonostante le ristrutturazioni e l’impegno degli operatori e dei responsabili.
Spero che il sindaco Nesladek con il bilancio 2014 voglia attuare gli interventi necessari per rendere vivibili gli ambienti della casa di riposo realizzando sistemi di ventilazione, condizionamento e aerazione degli ambienti. Se non vorrà fare nulla la prossima estate chiederò all’Azienda Sanitaria di verificare le condizioni ambientali a garanzia dei nostri anziani, delle loro famiglie e degli operatori.
La casa di riposo costa alla collettività quasi 2 milioni di euro, con una copertura delle spese pari a circa l’89%, quasi il 10% delle entrate complessive del comune. Il solo appalto di gestione assorbe 1 milione e 566 mila euro. A disposizione per le manutenzioni nel 2013 c’erano 9 mila euro.
Dopo oltre 60 anni sarebbe il caso di pensare a qualcosa di nuovo e che al Comune costi meno sul modello immaginato per il centro disabili di Aquilinia di cui però non si sa più nulla.

Claudio Grizon
Consigliere Comunale di Muggia PDL-NCD


L'INTERROGAZIONE

Al Sindaco del Comune di Muggia

Muggia, 29 gennaio 2014

Oggetto: interrogazione, con richiesta di risposta scritta, in merito alle alte temperature e critiche condizioni ambientali nella Casa di riposo di Muggia nel periodo estivo.

Premessa

Sembrerebbe che alla Casa di riposo di Muggia durante la stagione estiva gli operatori che assistono gli anziani debbano sopportare temperature anche superiori ai 32° C con una percezione di calore pari probabilmente a 35°C.
A tal proposito mi è giunta notizia che tra le operatrici, in considerazione delle temperature elevate, vi sono annualmente episodi di svenimento anche a causa della mancanza di finestre e aspiratori nei bagni. Infatti lì dove il personale assiste gli anziani durante la doccia la percezione del calore è ancora superiore a causa del vapore e dell’umidità.
Mi risulterebbe inoltre che da diversi anni le operatrici hanno manifestato al sindaco il loro disagio ma non hanno mai ottenuto risposta.
L’avvento della stagione estiva, quindi, costituisce per le lavoratrici e gli anziani una vera tragedia per quando riguarda le condizioni ambientali.
Parrebbe inoltre che anche le famiglie avrebbero protestato con il sindaco senza alcun esito.
Evidentemente il personale che opera alla Casa di riposo sopporta queste condizioni in quanto teme che troppe lamentele potrebbero compromettere il posto di lavoro.

Tutto ciò premesso e considerato 

INTERROGO IL SINDACO E LA GIUNTA

per sapere:

1.   quali sono le condizioni ambientali in cui opera nella stagione estiva il personale addetto all’assistenza degli anziani nella casa di riposo ed in particolare temperature ed umidità;
2.   se vi sono a tal proposito disposizioni di legge da rispettare e qual è l’Autorità pubblica competente alla verifica delle condizioni ambientali nei luoghi di lavoro;
3.   se vi sono stati (e in caso affermativo quanti negli ultimi 3 anni) episodi di svenimento tra le operatrici a causa delle condizioni ambientali nella Casa di riposo;
4.  se corrisponde al vero che nei bagni della Casa non vi sono ne finestre ne aspiratori o scambiatori d’aria;
5.    quante segnalazioni, e di che tenore, sono giunte al sindaco da parte delle operatrici in merito ai disagi ambientali;
6.    se corrisponde al vero che il sindaco non ha fornito loro riscontro o assicurazioni per una pronta soluzione dei problemi richiamati;
7.   se corrisponde al vero che anche le famiglie hanno segnalato le medesime problematiche che i loro congiunti devono sopportare nel periodo estivo senza riscontro alcuno;
8.   quali iniziative intendono assumere il sindaco e l’amministrazione per far fronte a quanto evidenziato in premessa.

Claudio Grizon
Consigliere del Comune di Muggia
Gruppo del Popolo della Libertà 



giovedì 16 gennaio 2014

MUGGIA, SENZA BENZINA LE AUTO DEI SERVIZI SOCIALI

Da Il Piccolo di giovedì 16 gennaio 2014 - Pagina 29 - Cronaca Trieste

Muggia, senza benzina le auto dei Servizi sociali 
Un ritardo delle procedure burocratiche ferma le autovetture 
Potenzialmente coinvolti anche i mezzi di Municipale, Casa di riposo e altri 

di Riccardo Tosques

MUGGIA - Le automobili del Servizio sociale e dell'Ambito socio assistenziale sono ferme ai box perché senza benzina. La clamorosa notizia sulla fase di stallo delle autovetture utilizzate dai Comuni di Muggia e San Dorligo della Valle è trapelata nella mattinata di ieri, tanto da essere subito oggetto di un’interrogazione urgente da parte del consigliere comunale del Pdl Claudio Grizon. 
«C'è stato un disguido di natura tecnica, ora risolto, ma è importante evidenziare che non è stato sollevato nessun problema da parte dei Servizi» è stata la pronta replica da parte del vicesindaco Laura Marzi. Nel giro di poche ore dalla segnalazione il Comune ha in effetti pubblicato all'Albo pretorio la determina (sottoscritta il 13 gennaio) con l'impegno di spesa pari a 11mila 725 euro sino al 31 marzo per la “fornitura di carburante per autotrazione”. Ruggero D'Italia, responsabile del servizio Lavori pubblici e Cura della città, ha ripartito la spesa su diversi capitoli che di fatto interesseranno anche le autovetture di Ufficio tecnico, Polizia municipale, Casa di riposo, Assistenza domiciliare Ambito, Scuolabus, Protezione civile, smaltimento rifiuti. La fornitura dei carburanti è stata affidata alla Totalerg spa. 
Rimane il fatto comunque che la determina è stata prodotta in leggero ritardo, motivo per il quale sono arrivate anche le segnalazioni da parte dei vigili urbani sul fatto che la benzina nei serbatoi delle autovetture fosse oramai agli sgoccioli. Nell'interrogazione urgente Grizon ha chiesto in merito conferma se gli operatori dei Servizi sociali che «utilizzano queste vetture per raggiungere le abitazioni degli assistiti prevalentemente anziani, spesso su appuntamento, per accompagnarli anche a visite mediche, all’ospedale o in altre commissioni abbiano sospeso la loro attività e la presa in carico di appuntamenti»
Pare inoltre che l’attività dei Servizi sociali sia da tempo limitata anche dal fermo di altri due mezzi, uno dei quali, un Renault “Kangoo”, abbandonato da due mesi all’Autofficina Carli assieme a una Fiat “600” ferma da due anni in quanto incidentata. «La situazione è sotto controllo, nessuna macchina si è fermata, si è incappati banalmente in un handicap di natura tecnica, non certo una mancanza di volontà o un episodio frutto di cattiva amministrazione», spiega il vicesindaco Marzi. In effetti le risorse necessarie non erano mai state messe in discussione. Urgeva però l'esigenza di adottare degli atti amministrativi che in effetti sono stati ratificati solo il 13 gennaio. 
In attesa di ottenere risposta alla propria interrogazione urgente, il consigliere Grizon stigmatizza l'accaduto: «Come si fa a non assicurare la benzina alle auto del Servizio sociale, dove gli operatori le usano quotidianamente per raggiungere gli anziani assistiti? La scorsa estate il Comune brillò per il lungo guasto all’ascensore di Caliterna, prima ancora ho scoperto che gli ascensori comunali erano senza contratto di manutenzione ed ora questa delle macchine del sociale senza benzina. Siamo al ridicolo».

sabato 24 maggio 2008

A MUGGIA PROCLAMATO LO STATO D’AGITAZIONE AI SERVIZI SOCIALI


Grizon (F.I.): dopo i ritardi delle pratiche dell’urbanistica prosegue il tracollo della fallimentare gestione del Comune


“Dopo gli infruttuosi incontri con il vice sindaco Crevatin i dipendenti sei servizi sociali del Comune di Muggia e dell’ambito socio assistenziale che comprende anche quello di San Dorligo della Valle hanno proclamato lo stato d’agitazione”.


La notizia la fa trapelare Claudio Grizon, consigliere comunale e coordinatore di Forza Italia a Muggia, dopo aver appreso da “fonti bene informate” che lo stesso sindaco Nesladek abbia fallito nel tentativo di evitare per martedì prossimo il ricorso al Prefetto per una mediazione che, se non si concluderà con un accordo, porterà allo sciopero i servizi sociali di Muggia e San Dorligo della Valle.


Il tracollo della gestione del Comune è ormai inarrestabile – commenta il coordinatore Grizon – e il rallentamento dell’attività complessiva dell’ente è evidente a chiunque”.


“Dopo l’adozione la definizione della nuova organizzazione dell’ente – prosegue Grizon - con segretario generale, direttore generale, ufficio legale, 14 responsabili degli uffici ed una previsione di assunzioni per 21 persone nel 2008 che aumenterà la spesa del personale di circa 600 mila euro, si è giunti a delle sospette dimissioni del segretario generale”.


“Sono passate alcune settimane – aggiunge il consigliere forzista – dalla denuncia dei ritardi delle pratiche all’ufficio urbanistica ed ora è scoppiata la grana dei servizi sociali. Sembra che l’organizzazione dell’ambito socio assistenziale che unisce Muggia e San Dorligo stia soffrendo per la mancanza di personale. Sembra sia aumentata la richiesta di servizi, in particolare nel comune di San Dorligo”.


“Anche qui – spiega il consigliere – per gestire l’ambito abbiamo un funzionario apicale giunto dalla Regione che ci costa oltre 70.000 euro all’anno che a breve andrà in pensione. Oltre alla situazione contingente, che spero qualcuno vorrà illustrare anche ai consiglieri, un’altra grana ci si presenterà quando si dovrà sostituire il funzionario”.


“Temo che dobbiamo aspettarci – rileva l’esponente del Pdl – altre assunzioni o l’affidamento di una parte dei servizi a cooperative esterne con un aumento della spesa per il personale per i servizi. Chi pagherà queste spese? Il bilancio dell’ambito è autonomo, pur se inserito in quello di Muggia, comune capofila. Il sindaco venga in consiglio a spiegare quello che sta succedendo visto che l’assessore Tul continua a brillare per la sua assenza e alla luce dei fatti farebbe bene a dimettersi”.


“A questo punto – conclude Grizon - davvero non se ne può più, presenterò sulla vicenda una dettagliata interrogazione e poi vedremo quali sono le responsabilità”.

(Nella foto la mia visita ad una anziana per il progetto Il Pane e la Rosa che la Provincia promuoveva con la Croce Rossa di Trieste)