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sabato 16 agosto 2014

LA GOLETTA VERDE BOCCIA ANCORA UNA VOLTA L’INQUINAMENTO DEL TORRENTE FUGNAN

Non è bastata la bocciatura del 2011 e del 2012, abbiamo dovuto prenderci anche la terza “bandiera nera” che la Goletta Verde di Legambiente attribuisce ai Comuni italiani in ragione dell’inquinamento ambientale delle loro coste. 
Ancora una volta il torrente Fugnan ci riporta agli onori della cronaca nazionale per il “forte inquinamento” dei suoi scarichi a mare in prossimità del piazzale Caliterna che fanno della nostra cittadina una dei tre punti monitorati fuori dalle norme sugli otto presi in considerazione. 
Sicuramente se la Goletta avesse campionato le acque anche lo scorso anno questa sarebbe stata la quarta bocciatura consecutiva. Bel vanto per un sindaco che è stato dirigenti di Legambiente
A nulla, o quasi, son servite le interrogazioni e le raccomandazioni che abbiamo fatto al sindaco e all’assessore Longo che, lo scorso anno, dopo aver fatto fare, a onor del vero, un monitoraggio ad una ditta specializzata, che ha individuato sette scarichi diretti che confluiscono nel Fugnan lungo il suo corso, sembra che non abbiano intimato ai responsabili identificati di provvedere ad eliminare i versamenti inquinanti. 
Io stesso ho chiesto a Longo più volte di seguire con attenzione il problema, che da parte sua aveva ci aveva dato ampie rassicurazioni, ma evidentemente non si è voluto andare fino in fondo su questa vicenda. Pare infatti, da quanto ci diceva l’assessore, che questi annosi inquinamenti non derivino dalla parte slovena ma sono riconducibili appunto agli scarichi individuati lungo il tratto che scende
lungo viale d’Annunzio e zone limitrofe.
Non ci fa per nulla piacere esser additati ancora una volta come inquinatori del nostro golfo, anche perché questi dati contribuiscono a porre in cattiva luce le coste regionali e quelle nazionali che hanno portato alle sanzioni da parte dell’Unione Europea
Tutti a Muggia hanno a cuore lo sviluppo turistico ma queste notizie sul piano nazionale non giovano affatto a dare della cittadina un’immagine accattivante
Esorto l’assessore Longo ed il sindaco Nesladek ad aggiornare se necessario il monitoraggio e ad intervenire sui responsabili degli inquinamenti e a relazionare su questo tema al prossimo consiglio comunale
Non ci sono più alibi e non sono ammessi ritardi, in caso contrario chiederemo l’intervento delle autorità competenti affinché intimino all’amministrazione gli atti dovuti in quanto sovente le violazioni alle norme ambientali possono avere risvolti penali.

Claudio Grizon
Consigliere del Comune di Muggia PDL

lunedì 16 settembre 2013

MUGGIA, FINALMENTE RIAPERTO L'ASCENSIONE DEL CALITERNA

Da Il Piccolo di lunedì 16 SETTEMBRE 2013 - Pagina 24 - Cronaca Trieste

Muggia, finalmente riaperto l’ascensore del Caliterna
La pratica era rimasta bloccata per un mese, e l’assessore Decolle richiama i funzionari comunali: «Compito di tutti migliorare nei tempi e nei modi»

di Riccardo Tosques

MUGGIA - L’ascensore di Caliterna è tornato ad essere operativo. Lieto fine dunque per la querelle sorta in seguito alla denuncia del consigliere comunale del Pdl Claudio Grizon sullo stop alla struttura del parcheggio muggesano.
«Specie alla luce del livello di tassazione a cui il cittadino è sottoposto, non possiamo permetterci di non garantire certi funzionamenti o determinati servizi che deve essere nostro impegno tenere in efficienza», spiega l'assessore alla Promozione della città Stefano Decolle.
L'ascensore era stato messo fuori servizio lo scorso 19 luglio con tanto di segnalazione da parte della ditta responsabile, la Rimaco, la quale aveva scritto al Comune di Muggia che il “dispositivo di comunicazione bidirezionale non funzionava e che l’impianto era stato messo fuori servizio per sicurezza”. L’impresa inoltre aveva aggiunto che per tornare alla normalità sarebbe occorso sostituire il combinatore telefonico il cui costo era pari a poco più di 786 euro, restando in attesa del benestare dell’amministrazione. La determina di autorizzazione a prelevare i fondi è slittata però sino al 19 agosto.
«È servito un mese per provvedere ad un impegno di spesa così modesto che doveva costituire una priorità, considerato che l’ascensore è indispensabile agli anziani e ai disabili – aveva spiegato il consigliere comunale Grizon -. Eppure con tutto quello che il Comune incassa dai parcheggi non era nemmeno una questione di costi, ma soltanto di responsabilità e organizzazione».
E anche i turisti, peraltro in piena stagione estiva, non hanno certo potuto apprezzare la mancanza di un ascensore funzionante nel parcheggio principale della cittadina. Che l'ascensore del Caliterna non fosse nuovo a problemi non soltanto di natura tecnica, ma anche relativi alla gestione del condominio di cui fa parte è cosa risaputa. Ma pur essendo stata risolta la criticità tecnica di cui era stato interessato, non poteva essere rimesso in servizio senza la linea telefonica d’emergenza.
E proprio con un fitto scambio di telefonate con la ditta di manutenzione e l’amministrazione dello stabile, si è infine riusciti a risolvere il problema attraverso un impianto gsm con scheda. «Sono dovuti passare ancora dei giorni e una presa in carico del problema proprio da parte mia per poter giungere ad una risoluzione», stigmatizza l'assessore Decolle. L'esponente della maggioranza Nesladek ha infine cercato di lanciare un appello a tutti i funzionari comunali ma non solo: «È compito di tutti migliorare nei tempi e nei modi dati a un ente pubblico».
Ora però è molto probabile che il park di Caliterna dovrà essere oggetto di nuove attenzioni da parte dell'amministrazione comunale per quanto riguarda la manutenzione delle pareti. Un fattore di carenza estetica che certo non rende onore al parcheggio più importante di Muggia.

venerdì 6 settembre 2013

IL PARK CALITERNA SENZA ASCENSORE

Da Il Piccolo di venerdì 6 settembre 2013 - Pagina 22 - Cronaca Trieste 

Il park Caliterna senza ascensore 
L’impianto nel centro di Muggia non funziona da luglio. Polemiche sui ritardi 













MUGGIA - Ascensori della discordia. Stavolta a latitare è la manutenzione dell’impianto installato nel parcheggio Caliterna e così i pedoni devono uscire dalla rampa destinata ai veicoli, correndo il rischio di venire travolti. A dare l’allarme è sempre Claudio Grizon, consigliere comunale muggesano del Pdl che aveva segnalato recentemente la mancanza di un contratto di manutenzione sugli ascensori negli edifici di proprietà comunale. Invece sul “caso Caliterna”, stando all’esponente dell’opposizione, una pezza si sarebbe dovuta mettere più di un mese fa. 
«Il 19 luglio scorso la ditta responsabile, Rimaco, scriveva al Comune di Muggia che il dispositivo di comunicazione bidirezionale non funzionava e che l’impianto era stato messo fuori servizio per sicurezza», informa Grizon. L’impresa precisava inoltre che occorreva sostituire il combinatore telefonico e che il costo per la riparazione era pari a 650 euro più Iva, restando in attesa del benestare dell’amministrazione. 
«Curiosamente però – rileva Grizon – quella nota è stata protocollata soltanto il 9 agosto: nel frattempo dov’era? Abbandonata su qualche scrivania?». Il pidiellino non ha dubbi: «Quella che poteva sembrare una procedura corretta e normale è diventata l’ennesimo esempio di inefficacia del nostro Comune, poiché l’ufficio competente ha impiegato esattamente un mese per dare l’ordine di effettuare l’intervento». Risale infatti al 19 agosto la determina di autorizzazione rivolta alla Rimaco, per una cifra di 786,50 euro Iva inclusa
«È servito un mese per provvedere ad un impegno di spesa così modesto che doveva costituire una priorità, considerato che l’ascensore è indispensabile agli anziani e ai disabili. Eppure – tuona Grizon – con tutto quello che il Comune incassa dai parcheggi non era nemmeno una questione di costi, ma soltanto di responsabilità e organizzazione». 
L’evidenza dei conseguenti disagi è da poco giunta al consigliere: «Qualche giorno fa una cittadina, dopo aver parcheggiato al secondo livello, ha notato un’autovettura austriaca da cui era sceso un signore disabile in carrozzella accompagnato da altre persone anziane e claudicanti. Queste – prosegue Grizon – l’hanno avvicinata per farsi indicare l’ascensore, che ovviamente non funzionava, e lei ha dovuto accompagnarli alla rampa d’accesso, sapendo che non avrebbero potuto nemmeno utilizzare le scale, abbandonate come le pareti in condizioni indecorose». 
L’amara conclusione: «I turisti austriaci, che conoscevano bene Muggia, sono rimasti sconcertati e la signora si è vergognata molto. Dopo la mia recente interrogazione sugli ascensori comunali, si è verificato l’ennesimo fatto che evidenzia disorganizzazione e incuria».
Il Comune fa sapere che l’ascensore di Caliterna non è nuovo a problemi non soltanto di natura tecnica, ma anche relativi alla gestione del condominio di cui fa parte. In tempi «ormai brevissimi» l’impianto sarà nuovamente operativo. E l’assessore alla cura della città, Stefano Decolle, dopo aver premesso ironicamente che «gli ascensori non sono né di destra né di sinistra, neppure quando non funzionano», si scusa con gli utenti per il disagio: «È impensabile che una comunità che vuol fare dell’accoglienza un punto fermo del proprio futuro non riesca a garantire certi funzionamenti. Conosco la buona volontà di gran parte dei funzionari, ma è compito di tutti migliorare nei tempi e nei modi dati a un ente pubblico». Malgrado una «burocrazia asfissiante». Davide Ciullo

giovedì 5 settembre 2013

CALITERNA, OLTRE UN MESE PER FAR RIPARARE L'ASCENSORE

CALITERNA, OLTRE UN MESE PER FAR RIPARARE L'ASCENSORE 
Grizon (Pdl): turisti austriaci disabili in carrozzella costretti ad uscire da Caliterna lungo la rampa d'accesso rischiando di essere travolti da qualche automobile che scende 

"A seguito della visita di manutenzione programmata il ns. tecnico ha riscontrato che il dispositivo di comunicazione bidirezionale non funziona" per cui "l'impianto è stato posto in fuori servizio per motivi di sicurezza"
Così scriveva il 19 luglio scorso la ditta RIMACO, responsabile della manutenzione sugli ascensori, al Comune di Muggia precisando inoltre che "per ripristinare il funzionamento si rende necessario sostituire il combinatore telefonico", che "il costo per la riparazione è pari ad € 650,00 più IVA" e che rimanevano "in attesa di un Vs. benestare per procedere". 
Curiosamente però quella nota della RIMACO è stata protocollata soltanto il 9 agosto: ma ne frattempo dov'era? Abbandonata su qualche scrivania? 
Ebbene quella che potrebbe sembrare una procedura corretta e normale di fatto è diventato l'ennesimo esempio di inefficienza del nostro Comune in quanto per dare l'ordine di effettuare l'intervento l'ufficio competente ci ha messo esattamente un mese. Infatti la determina con la quale è statto autorizzato l'intervento della RIMACO per una spesa di € 786,50 IVA inclusa risale al 19 agosto scorso: è servito un mese per provvedere ad un impegno di spesa così modesto che doveva costituire una priorità considerato che l'ascensore è indispensabile per gli anziani e per i disabili. 
Eppure con tutto quello che il Comune incassa con i posteggi non era neanche una questione di costi soltanto una questione di responsabilità ed organizzazione
A conferma dei disagi causati dal lungo blocco dell'ascensore mi è giunta proprio oggi una segnalazione di una cittadina che qualche giorno fa, dopo aver parcheggiato la sua autovettura al secondo livello, ha notato un'autovettura austriaca da cui era appena sceso un signore disabile in carrozzella accompagnato da altre persone anziane e clauticanti. Queste l'anno avvicinata per trovare l'ascensore, che ovviamente non funzionava, e lei sapendo che non avrebbero potuto usare le scale, oltretutto abbandonati come le pareti in condizioni indecorose, li ha accompagnato gli austriaci versa la rampa di accesso al posteggio, con tutti i rischi del caso, spiegando che questa è la situazione in cui si trova la bella cittadina muggesana a causa dell'amministrazione. 
Gli austriaci che conoscevano bene Muggia sono rimasti sconcertati e amareggiati mentre la signora mi ha detto che si è vergognata molto per la situazione
Credo che a questo punto non servono ulteriori commenti: servirebbero almeno le scuse dell'amministrazione ai cittadini e a quei visitatori austriaci che di Muggia non conserveranno un bel ricordo. Dopo la mia recente interrogazione sulla mancanza del servizio di manutenzione sugli ascensori si è aggiunto questo ennesimo fatto che evidenzia disorganizzazione e incuria della cosa pubblica. Faremo un'altra interrogazione e vedremo come motiveranno l'accaduto. 

Claudio Grizon 
Consigliere Comunale di Muggia del PDL

giovedì 30 maggio 2013

L'INFOPOINT "TRASLOCA", MUGGIA PREFERISCE TORNARE AL CALITERNA

Da Il Piccolo di giovedì 30 maggio 2013 - Pagina 38 - Cronaca Trieste 

L’Infopoint “trasloca” 
Muggia preferisce tornare al Caliterna 

di Riccardo Tosques 

MUGGIA - L’Infopoint turistico previsto all’entrata di Muggia non è più una priorità dell’amministrazione Nesladek. L’inatteso dietrofront è stato annunciato dall’assessore al Turismo, Stefano Decolle: «Dobbiamo razionalizzare le spese e in periodo di crisi economica abbiamo pensato che sia meglio ritornare nella palazzina del Caliterna». 
Una scelta che ha destato subito la reazione politica da parte dell’opposizione: «Avrebbe dovuto essere uno dei cavalli di battaglia del secondo mandato del sindaco Nesladek - tuona il consigliere Pdl Claudio Grizon - invece quel progetto, a lungo accarezzato e con gran fatica finanziato, conferma soltanto che anche a Muggia “far e disfar xe tutto un lavorar”». 
Era stato annunciato più volte come il punto più strategico attraverso il quale catturare l’attenzione dei turisti, invitarli a fermarsi e prendere informazioni su tutte le opportunità offerte da Muggia. L’ex pompa di benzina della Esso pareva davvero essere l’ideale. Uno stabile di circa 30 metri quadri e relativo parcheggio di 300 metri in cui si erano già programmati i lavori: rifacimento di intonaci e pavimenti, riqualificazione dell’impianto elettrico e di quello idrico oltre all’integrazione dei servizi per disabili.
L’area di parcheggio era già stata organizzata con un tempo determinato e regolamentata mediante disco orario in modo da permettere facile accessibilità allo sportello da parte dei turisti. E per avere il nullaosta sulla partenza dei lavori era stata richiesta anche la concessione dell’Autorità portuale. Concessione che era poi arrivata. 
Grizon (Pdl): anche a Muggia “far e disfar xe tutto un lavorar”»
«Lavorare su quella struttura avrebbe significato investire qualcosa come circa 50 mila euro, una cifra che in questi tempi il Comune non si può permettere, soprattutto se esiste già un luogo in cui poter ospitare l’Infopoint», spiega Decolle. Il riferimento è alla palazzina di tre stanze sita in Caliterna. 
«Sì, il punto informativo per i turisti verrà realizzato qui - conferma Decolle - e poi molto probabilmente cercheremo di ospitare anche alcuni pezzi della società civile muggesana». Questo almeno l’intento dell’assessore. Sulle tempistiche previste per l’apertura Decolle è ottimista: «Gli uffici del commercio sono in fase di trasloco e quindi ritengo che a metà giugno l’Infopoint potrebbe essere operativo». 
Non è mancata la reazione da parte del Pdl. «La giunta Nesladek ha cambiato idea, ancora una volta, e si appresta ad allestire gli spazi per l’informazione turistica nell’edificio realizzato dal sindaco Lorenzo Gasperini sul piazzale di Caliterna, originariamente destinato proprio a questo scopo - spiega Grizon -. Tale situazione mette purtroppo in evidenza la confusione che alberga negli uffici comunali, quando la soluzione ideale per l’ufficio turistico sarebbe stata quella dell’area a mare attigua all’imbocco del cavalcavia dove era prevista l’area attrezzata per i camper e dove, assieme alla Provincia e a Turismo Fvg, si sarebbe potuto realizzare uno spazio dedicato anche alla promozione dei prodotti locali, come a Sistiana». Aggiunge Grizon: «L’idea di abbandonare l’area dell’ex Esso sarà legata all’esigenza di contenere i costi ma il Comune per quell’area ha già pagato, a questo punto infruttuosamente, un canone di concessione all’Autorità portuale». Ora bisogna capire il futuro dell’area ex Esso, auspicando l’interesse di qualche privato.

venerdì 20 aprile 2012

MUGGIA, FAME DI PARCHEGGI - E IL COMUNE ASPETTA PISUS

LA NOTA
Il Pdl ha sempre avuto posizioni unitarie e concrete sul tema parcheggi che si evidenziano anche nelle dichiarazioni dei nostri consiglieri. L'ex assessore Bussani che in cinque anni ha fatto l'attuale piano parcheggi ha dichiarato che "a Muggia non servono nuovi parcheggi, bastano quelli che ci sono" ma evidentemente viveva in "un'altra Muggia". Fa piacere rilevare che le posizioni di Paolo Cigui su questi temi danno ragione a quanto ho detto in consiglio comunale tante volte. 
Nesladek ed i suoi quindi aspettano "Pisus" come nell'opera più famosa di Samuel Beckett, del genere del teatro dell'assurdo, Vladimiro ed Estragone aspettano in una desolata strada di campagna un "certo Signor Godot". Non vi è nulla sulla scena (non ci sono idee), solo un albero dietro ai due personaggi che regola la concezione temporale attraverso la caduta delle foglie che indica il passare dei giorni. Ma Godot non appare mai sulla scena, e nulla si sa sul suo conto. Egli si limita a mandare un ragazzo (la Regione?) ai due vagabondi, il quale dirà ai due che "oggi non verrà, ma verrà domani", riferendosi al suo mandante. 
Come nell'opera di Beckett, Nesladek (Vladimiro) e il suo assessore "Estragone", rischiano di aspettare invano il finanziamento per "Pisus" (Godot) mentre il tempo scorre (caduta delle foglie) e ci accingiamo al secondo anno di mandato. Se Godot non appare sulla scena vedremo se "Pisus" si farà vedere: certo è che anche questo progetto non risponde ai veri bisogni dei muggesani, nonostante le presentazioni e le mostre. Chissà se la Regione ne terrà conto? Chissà se la storia di Godot sarà quella della giunta Nesladek?


Da Il Piccolo del 20 aprile 2012 - Pagina 39 - Cronaca Trieste

Muggia, fame di parcheggi E il Comune aspetta Pisus

Coro di critiche alla situazione attuale con qualche proposta per l’emergenza Cigui: Caliterna con le auto, che orrore. Delconte (Pdl): tanti piani, pochi fatti

MUGGIA - Uno dei maggiori problemi della “sostenibilità” di Muggia è legato ai posti auto dei residenti. In attesa che l'amministrazione Nesladek dia vita alla tanto annunciata rivisitazione del piano parcheggi – forse ci penserà il progetto Pisus a fornire a breve una risposta alla cittadinanza? - esponenti dell'associazionismo e dell'opposizione hanno voluto dire la loro. Paolo Cigui Togliere le auto in sosta dal piazzale di Caliterna, agevolare l'accesso al centro storico da parte di chi risiede in periferia, modificare la rotazione dei posti auto a pagamento. 
Paolo Cigui, ristoratore-politico, pare avere le idee chiare. «Il piano parcheggi di Muggia manca di una precisa strategia e non guarda alla Muggia delle generazioni future: non favorisce né il commercio né i residenti e non si addice a una città che vuole aspirare a diventare turistica», sostiene. Da qui le proposte: la realizzazione di un parcheggio nel piazzale ex Alto Adriatico con dotazione di bus navetta per il centro storico, più collegamenti con la periferia per disincentivare l'uso dei mezzi privati verso il “cuore” di Muggia ed assegnare un titolo di viaggio per le corse in bus gratuito o agevolato ai muggesani che si recano in centro. L'affondo più importante arriva però contro Caliterna: «Che brutto colpo d'occhio per i turisti sono le auto in sosta sul piazzale del Caliterna: una città come Muggia dovrebbe presentarsi con un centro storico senz'auto che ne valorizzi tutta la bellezza, a partire dal porticciolo». 
Il Pdl Dal maggior partito d'opposizione arrivano voci univoche: la situazione attuale del piano parcheggi va cambiata. Il vicecoordinatore e consigliere comunale Christian Gretti: «In questi anni abbiamo vissuto ogni tipo di sperimentazione - sul posteggio sul lastrico solare bisogna prendere una decisione definitiva - che di fatto non ha risolto granché con una spesa che si avvicina ai 60mila euro (pitturazioni, pali, segnali, gratta e sosta , cabine di pagamento). Bisognerebbe quindi partire da zero e rivedere il quadro d'insieme con annesso un piano della viabilità, un nuovo regolamento per il passaggio veicolare in centro storico ed uno per il passaggio veicolare sui moli»
Critico anche il consigliere comunale Nicola Delconte: «L’amministrazione comunale ci ha propugnato vari piani parcheggi nel corso degli anni, ma nulla è cambiato. Auspico che i ventilati progetti sull’area Alto Adriatico e su alcuni terreni che si potrebbero acquisire per incentivare anche l’uso delle biciclette e potrebbero in parte alleggerire la quantità di auto presenti nel centro, abbiano finalmente concretezza». Ad oggi, secondo Delconte, poco o nulla si è fatto. «Finora abbiamo avuto solo parole, come solo parole sono riservate al problema del dissesto delle strade comunali letteralmente abbandonate a se stesse, vedi via San Giovanni. Prima dei progetti faraonici sarebbe opportuno almeno mettere in atto quelle piccole manutenzioni stradali necessarie più che mai».
Il consigliere comunale Dario Grison sposta invece il tiro: «Piccoli interventi da parte del Comune per spostare ad esempio i cassonetti dei rifiuti hanno creato delle situazioni di anomalia in diverse zone del centro e aree limitrofe. Penso ai cassonetti sulle linee blu in via D'Annunzio e ai bottini che hanno portato via dei parcheggi in viale XXV aprile»
Il Comune Per ora il Comune è in attesa degli sviluppi di Pisus: «L'amministrazione comunale sta facendo delle valutazioni su una rivisitazione del piano parcheggi approvato dalla precedente amministrazione nell'ottica dell'esperienza maturata e di richieste pervenute dalla cittadinanza. Una rivisitazione più approfondita sarà successiva all'eventuale concessione del finanziamento per il piano Pisus, ma fino a tale auspicato evento l'indirizzo è solo quello di una revisione e non di uno stravolgimento della situazione attuale».

sabato 6 agosto 2011

"CALITERNA, POSTEGGI GRATIS ANCHE LA NOTTE E NEI FESTIVI"

Da Il Piccolo del 6 agosto 2011 - Pagina 27 - Cronaca Trieste

L’opposizione insiste per modificare le attuali tariffe al parcheggio di superficie
Grizon (Pdl): «Basta fare come a Trieste». E individua altri cinque posti all’ex Agip

di Riccardo Tosques

MUGGIA - Parking notturno gratuito al Caliterna e incremento dei posti auto nell’area dell’ex chiosco del distributore Agip. Sono queste le due proposte principali messe sul piatto da parte del consigliere del Pdl di Muggia Claudio Grizon alla luce della proroga, varata dalla giunta Nesladek, per la sperimentazione del parcheggio scoperto di Caliterna. Proroga che non ha affatto lasciato indifferente Grizon: «Da piazza sul mare a parcheggio sul mare... a questo punto mi aspetto che la giunta con il prossimo piano regolatore cambi la destinazione urbanistica dell’area». Da qui la proposta di modificare le attuale tariffe che prevedono un inedito costo di 80 centesimi all’ora applicato con fascia oraria 0-24 per tutti i sette giorni della settimana. Costo che ricade direttamente sulle tasche dei residenti del centro storico. «Se parcheggio dev’essere - spiega Grizon - almeno si applichino le tariffe con le modalità di tutti i parcheggi in superficie che anche a Trieste prevedono il pagamento nella fascia oraria 8-20: l’amministrazione farebbe bene quindi - propone Grizon - a considerare la gratuità della sosta nell’orario notturno e, come giustamente sollevato dal collega Christian Gretti, anche nei giorni festivi». Così facendo però il Comune si ritroverebbe ad avere nelle casse una discreta somma di denaro in meno. Considerazione confutata dall’esponente pidiellino. «Il recepimento delle nostre proposte – spiega l’esponente del Pdl - non comporterebbe particolari minori introiti alle casse comunali ma assicurerebbero medesime condizioni di sosta a quelle del comune capoluogo e oltretutto è facile immaginare che sarebbero graditissime a chi risiede in centro». Ma il “problema” di Caliterna rientra in un puzzle decisamente più grande legato ad un piano parcheggi che necessita di essere rivisto. E Grizon auspica ora «che l’assessore Stefano Decolle valuti tecnicamente la possibilità, da più parti sollecitatami, di istituire un parcheggio a pettine sull’area a suo tempo occupata dal chiosco del distributore Agip che porterebbe gli attuali 5 posti a 9 o 10».

venerdì 5 agosto 2011

GRIZON (PDL): SUL PIAZZALE CALITERNA POSTEGGI GRATIS LA NOTTE

Con i posteggi a pettine sull’area dell’ex distributore AGIP potremmo passare da 5 a 10 posti


“Da piazza sul mare a parcheggio sul mare: a questo punto mi aspetto che la giunta con il prossimo piano regolatore cambi la destinazione urbanistica dell’area”.
Il consigliere comunale del PDL Claudio Grizon interviene con alcune proposte sulla questione sempre calda dei posteggi a Muggia.
"Se parcheggio dev’essere – sottolinea Grizon - almeno si applichino le tariffe con le modalità di tutti i parcheggi in superfice che anche a Trieste prevedono il pagamento nella fascia oraria 8.00 - 20.00”.
“Tale logica soluzione – sottolinea il consigliere - agevolerebbe oltretutto i residenti del centro storico che ora per posteggiare la notte su Caliterna, come mi è stato confermato dai vigili urbani devono pagare anche se, vien da chiedersi, non si sa bene chi controlli”.
“L’amministrazione farebbe bene quindi – propone Grizon - a considerare la gratuità della sosta nell’orario notturno e, come giustamente sollevato dal collega Christian Gretti, anche nei giorni festivi”.
“Il recepimento delle nostre proposte – spiega l’esponente del PDL - non comporterebbe particolari minori introiti alle casse comunali ma assicurerebbero medesime condizioni di sosta a quelle del comune capoluogo e oltretutto è facile immaginare che sarebbero graditissime a chi risiede in centro”.
“Sarebbe inoltre il caso – conclude Grizon - che l’assessore Stefano Decolle, che stimo e nel quale ho fiducia, nell’attesa che sia realizzato l’ennesimo nuovo piano parcheggi, dopo quello evidentemente fallito dell’ex assessore Bussani, valuti tecnicamente la possibilità, da più parti sollecitatami, di istituire un parcheggio a pettine sull’area a suo tempo occupata dal chiosco del distributore Agip che porterebbe gli attuali 5 posti a 9 o 10”.